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Beni comuni, usurai e pubblici amministratori

11/23/2011

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_Intervento di Paolo Brunetti, Presidente del Comitato “Viva la Porrettana viva” nel novembre 2011 a Pistoia)
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Io credo che se vogliamo comprendere le ragioni che stanno dietro ai tagli del trasporto pubblico, così come ai tagli di tutti gli altri servizi pubblici (e cioè dei Beni Comuni), sia necessario avere un quadro di insieme che individui quale sia il legame tra i problemi locali e quelli nazionali, europei e mondiali.
Non so infatti quando e se ce la faremo ad uscire da questa situazione.
Ma un primo passo è quello di avere il coraggio di dire le cose come stanno.

Il dato che salta agli occhi di ogni persona di buon senso è che, a distanza di un decennio, l’Europa vede ‘fallire’, uno dopo l’altro, la maggior parte degli Stati che la compongono. E i loro Governi, per pagare i debiti alla banche francesi e tedesche, tagliano tutto ciò che in decenni e decenni di lotte era stato conquistato dai lavoratori: dall’istruzione alla sanità… fino al diritto al posto di lavoro, al salario e alla pensione. Ma non ci avevano detto che era un affare andare in Europa? Ma per chi, allora, è stato un affare l’Europa ?

I PASSAGGI CHE HANNO PORTATO ALLA SITUAZIONE ODIERNA

• A partire dagli anni ’70 le Autorità Economiche e Politiche che stanno dietro ai vari Governi dell’Occidente, non sono più in grado di rispondere alla pressione crescente dei loro cittadini che aumentano di continuo la richiesta di una migliore qualità di vita attraverso aumenti salariali e diminuzione dell’orario di lavoro.
Decidono di passare al contrattacco.
Inizia così quel processo di trasformazione della Democrazia in Democrazia Autoritaria e di Centralizzazione del Comando finanziario, energetico e militare che in trent’anni ha portato alla Globalizzazione con la scomparsa del potere degli Stati Nazionali e la concentrazione del Potere Mondiale nelle mani occulte di Organizzazioni poco note come Bilderberg, Trilateral, ecc…, di cui Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, WTO, Agenzie di Rating e altri analoghi organismi multinazionali sono la faccia pubblica, autorevole e “rispettabile”. Sono questi organismi sovrastatali (e sono migliaia a fronte di 200 Stati !!!) i VERI legislatori globali del terzo millennio.

• Una campagna mediatica di gigantesche proporzioni svalorizza il pubblico (inefficiente, clientelare, conservatore) e “celebra” i vantaggi del privato, sinonimo di efficienza, redditività, spirito innovatore e procede a cambiare il senso delle parole: le Guerre diventano Missioni di Pace, l’Intensificazione dello Sfruttamento si chiamerà Flessibilità del Lavoro, la Distruzione dello Stato Sociale Privatizzazione dei Servizi Pubblici, l’Usura Interesse, la Tangente Provvigione, e il Bene Comune sarà l’Interesse Privato.
L’unica cosa che conta è il denaro, il bilancio in attivo, le entrate che superano le uscite: insomma una visione aziendale di ogni aspetto della nostra vita e di ciò che ci circonda.


• Così tutto è stato privatizzato: innanzitutto le Banche Centrali, e poi Informazione, Poste, Salute, Istruzione, Servizi Sociali, Energia, Trasporti, Telecomunicazioni, Acqua… tutto è diventato MERCE… I Cittadini sono stati trasformati in Consumatori, e la vita stessa di ciascuno di noi è divenuta una attività a pagamento… acqua, terra, aria…le nostre vite trasformate in rendita di pochi.

• Gli Stati hanno rinunciato alla propria Sovranità Monetaria ed essi stessi vengono considerati come Aziende, e “giudicati” con la logica delle entrate e delle uscite… mentre la Legge sulla Banche del 1936, promulgata con il fine di impedire proprio alle Banche di impossessarsi delle Imprese, viene abolita nel 1993 (quando nasce l’Europa) da parte dell’allora Pres.te del Consiglio Ciampi (ex Governatore di Bankitalia) allargando così a dismisura il territorio di caccia delle Banche stesse.

• Nel 2002 l’Euro sostituisce le monete nazionali europee. E immediatamente salari, stipendi e pensioni valgono esattamente la metà di prima. Ma se si credeva veramente nell’Europa la moneta unica doveva essere l’ultima delle azioni da eseguire. Prima si dovevano fare leggi, economie, culture comuni. Si vede oggi con chiarezza che il fine ultimo era ben diverso. Era ed è l’Europa dei Banchieri. E i Governi hanno fatto di tutto per non far conoscere ai propri cittadini i veri scopi dell’Unione Europea.

• Gli Economisti hanno sostituito i Politici alla guida dei Governi (ricordiamo in Italia Prodi, Dini, Ciampi). E chi decide le sorti degli Stati Europei è una Commissione di 20 persone che “non sollecitano né accettano istruzioni da alcun Governo né da alcun organismo” e le cui deliberazioni “sono esecutive” (artt. 157 e 140 Trattato di Maastricht). Siamo alla Dittatura delle Banche. Il Parlamento Europeo è un fantoccio, i Parlamenti nazionali sono svuotati di ogni potere. Compreso il nostro ovviamente. E la fine della Sovranità dell’Italia è stata decretata dall’Europa, altro che dal separatismo della Lega Nord !

• Nel 2008 una grande crisi finanziaria colpisce il mondo della finanza proprio in seguito alle politiche speculative dei Banchieri Internazionali. Di fronte al pericolo di fallimento delle grandi Banche i Governi di tutto il mondo intervengono con cifre da capogiro. Si parla di 13 mila miliardi di dollari (senza parlare di quelli usciti dalle stamperie segrete delle Banche Imperiali – leggasi Federal Reserve in primis). Non intervengono certo nello stesso modo se a pericolo di fallimento è un imprenditore, un artigiano, un semplice cittadino o, da ultimo, uno Stato Sovrano. Per essi valgono le “regole del Mercato”. Ma se le “regole del Mercato” devono valere per tutti perché dare soldi a Banchieri falliti ? (perché dire Mercato significa dire Banche !).

• E siamo giunti così, alla fine del 2011, con gli Stati Europei che sono piombati nelle mani degli Usurai (BCE in testa… Germania uber alles, ancora una volta !), che ne controllano e ne determinano ogni comportamento. Come le Compagnie di ventura e gli eserciti mercenari scorazzavano e saccheggiavano liberamente l’Europa nel Medioevo, facendo valere la legge del più forte, così oggi Banche e Multinazionali (Corporations) saccheggiano le ricchezze dei popoli europei imponendo ai singoli Stati la svendita dei Beni Comuni. Ecco per chi è stato un affare l’Europa ! Le Istituzioni Europee sono nate proprio con questo fine: rendere legale il CRIMINE che si sta perpetrando contro le popolazioni europee.
Di conseguenza, come succede da sempre con gli Strozzini, prima si vendono i Beni Comuni (reti del Trasporto Pubblico, delle Telecomunicazioni, scuole e Università, reti idriche, beni culturali e paesaggistici, ospedali, strutture della difesa, carceri, sistemi di disposizione dei rifiuti, immobili pubblici), che sono i gioielli di famiglia, all’interesse privato multinazionale… ma tutto ciò non basta … ci saranno da tagliare salari, pensioni, posti di lavoro… e non basterà mai… I prestiti usurai vengono concessi sempre dietro minacce e ricatti e le vittime vengono spinte a svendere il proprio patrimonio, a chiedere aiuto ad amici e parenti, fino al collasso o al suicidio. (Ma a Gran Bretagna, Svezia e Danimarca, che non hanno accettato l’euro, com’è che questo non succede ? E ancora, come mai l’Argentina si è ripresa solo quando ha deciso di non accettare le “ricette” della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale ?)


• Ai Pubblici Amministratori che sono nel Governo o negli Enti Locali resta solo una funzione: quella di Esattori, nuovi Robin Hood alla rovescia, che tolgono i soldi dalle tasche dei Cittadini per metterli in quelle delle Banche. Una funzione che ha un solo significato: RUBARE A POVERI E MENO POVERI PER DARE AI RICCHISSIMI.
Perché dunque da 40 anni questa è l’unica soluzione proposta per i mali dell’economia?


DEMOCRAZIA O USUROCRAZIA?
IL DEBITO PUBBLICO, OVVEROSIA LA LEGALIZZAZIONE DELL'USURA


Che le Banche siano vissute dalla gente come le istituzioni legalizzate dello strozzinaggio è una realtà inoppugnabile. Chiunque di voi possegga un conto corrente bancario, o abbia chiesto un prestito, o stia pagando un mutuo lo sa bene.
Cosa significa allora che gli Stati stanno fallendo a causa del loro Debito Pubblico ?   
Che cosa è e come si forma il Debito Pubblico ?
Chi sono i creditori del Debito Pubblico ? E come si può ridurre il Debito Pubblico ?


A – Come si forma il Debito Pubblico ?
•   Quando un Governo, a fronte di forti richieste di reddito da parte di lavoratori o imprese, decide di allargare i cordoni della borsa, se non gli bastano i soldi delle entrate tributarie si indebita (emettendo titoli di stato) con i non produttori (quelli che NON LAVORANO ma detengono il capitale finanziario quali banche, assicurazioni, società finanziarie) per reperire i fondi necessari alle spese pubbliche (opere pubbliche, sanità, scuola, ambiente, ricerca, università, salari dei dipendenti pubblici), o al credito agevolato per alcune categorie. Questo indebitamento si chiama Debito Pubblico. E su questo Debito il Governo paga gli interessi. Calcolando che la maggioranza del debito è detenuta da Banche, ciò significa che il Governo paga la maggior parte degli interessi del debito alle Banche stesse. (E questo Debito, da noi ma non solo da noi, è aumentato a dismisura proprio per pagare i debiti delle Banche nella crisi finanziaria del 2008 !)

B – Chi possiede i titoli che compongono il Debito Pubblico ?
•        I titoli non sono divisi omogeneamente. Semplifico dicendo che i piccoli risparmiatori detengono il 10% dei titoli di stato, mentre le Banche possiedono il 90% dell’intero Debito Pubblico.
Quando si parla dunque del “risparmio delle famiglie italiane" deve essere chiaro che Il "risparmio italiano", per il 90%, è la "rendita finanziaria", che succhia ricchezza alla collettività. Questa si chiama USURA LEGALE !!!

C – Come ridurre il Debito Pubblico ?
•        Se il Governo decidesse di nazionalizzare le Banche - e l’Islanda lo ha  fatto – ecco che la maggior parte del debito sparirebbe… ma è necessaria una decisa volontà politica.

Fino ad oggi ha funzionato così. I soldi dati alle Banche (gli interessi sul debito) invece di essere usati per investimenti produttivi sono finiti regolarmente nelle speculazioni monetarie per essere poi polverizzati nelle cicliche crisi finanziarie. Ultima in ordine di tempo quella del 2008. É impensabile, in altri termini, e ‘contro natura’, che possa durare una situazione in cui il denaro investito in modo improduttivo (titoli di stato o speculazioni finanziarie) renda di più di quello destinato ad investimenti produttivi: alla produzione cioè dei beni e dei servizi che costituiscono l'unico fondamento reale del potere d'acquisto della moneta.

Ma la nascita della Unione Europea è riuscita a fare ancora peggio. L’abitudine di emettere titoli di Stato da fare acquistare alla Banca Centrale (per noi la Banca d’Italia) è stata proibita. Poiché gli Stati che hanno aderito all’ Euro sono OBBLIGATI a mettere sul Mercato Internazionale i titoli di Stato emessi e sarà il Mercato (cioè le Banche stesse) a fissarne il prezzo. Quindi uno Stato non si può permettere più di emettere titoli a volontà, pena dover alzare moltissimo il loro rendimento per poterli fare acquistare (È per questo che si parla di attacchi speculativi, spread tra titoli italiani e tedeschi e via dicendo…) Ma chi non ha l’Euro, nonostante abbia enormi debiti pubblici, più grandi del nostro, non ha questo problema … e nessuno può decidere il suo “fallimento” (default). È questo il caso di Gran Bretagna, USA, Giappone.
Su queste premesse si può comprendere l'esatta portata della lettera spedita da uno dei Rothschild alla Ditta Kleimer, Morton e Vandergould di New York il 26 giugno 1863:
"… Pochi comprenderanno questo sistema, coloro che lo comprenderanno saranno occupati nello sfruttarlo, il pubblico forse non capirà mai che il sistema è contrario ai suoi interessi."

CHE FARE DUNQUE PER USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE ?

È dalla metà degli anni ’70 che gli Economisti di destra e di sinistra ci hanno detto che per "risanare" l'economia era indispensabile: 1) stroncare l'inflazione (la politica del rigore) 2) restringere il credito alzando il costo del denaro (la difesa della lira contro gli speculatori!) 3) contenere gli aumenti salariali entro il tetto programmato d'inflazione (la politica di moderazione salariale!) 4) tagliare la scala mobile (la fonte di tutti i guai!) 5) aumentare il carico di lavoro agli occupati aumentando il numero dei disoccupati (la flessibilità!) 6) tagliare le spese sociali: scuola, casa, sanità, trasporti, ricerca scientifica, pensioni (il vituperato assistenzialismo !) Dare insomma più soldi ai ricchi togliendoli ai poveri!

Ma in 35 anni di queste ricette l'economia non è stata risanata, la situazione è degenerata, e

IL SISTEMA BANCARIO HA ESPROPRIATO LA SOVRANITA’ POLITICA DEGLI STATI DIVENTANDO COSI’ IL PADRONE DEL MONDO.
APPELLO A TUTTI I POLITICI E PUBBLICI AMMINISTRATORI IN BUONA FEDE

Vi diciamo, politici e amministratori del centro e della periferia: Voi dovete innanzitutto difendere la Sovranità del nostro Paese, del nostro territorio, a partire dalla nostra moneta. Che non può più essere questo Euro ! Dovete opporvi a chi vi racconta che per risanare l’economia dovete svendere Beni che sono di tutti noi perché tutti noi e le generazioni che ci hanno preceduto abbiamo contribuito a pagarli. Acqua, Boschi, Spiagge, Immobili pubblici, Sistemi del Trasporto Pubblico, Scuole, Ospedali, Beni culturali non sono vostri, sono di Tutti. E un giorno, quando sarà finita questa ubriacatura di PRIVATO, potreste essere chiamati a risponderne ed a pagarne care le conseguenze. Dovete opporvi al denaro che produce denaro, perché la ricchezza di una società non può fondarsi sul valore dei titoli ma sui frutti della Terra e sul lavoro degli uomini. Uscite da questo girone infernale di bugie costruite ad arte, e diffuse da media asserviti, da chi ci vuole depredare per ridurci schiavi delle Banche e metterci al rango di colonie del Sud Europa, assieme a Portogallo, Spagna e Grecia (e poi toccherà alla Francia), sotto il tacco, ancora una volta, della Germania.

Oggi più che mai Ribellarsi è Giusto e Necessario. Le popolazioni europee, a fronte di Governi imbelli o asserviti, non credono più alla favola dei “sacrifici oggi” e della “crescita domani”. Sono coscienti che si può Lavorare tutti per Lavorare meno. Il mondo e la natura non possono “appartenere” a qualcuno soltanto, ma devono essere condivisi e accessibili a TUTTI.

La situazione in cui ci troviamo oggi è la dimostrazione palese che il capitalismo realizzato, che pone al centro la proprietà privata, è fallito così come è fallito il socialismo realizzato che metteva al centro la proprietà statale. La visione puramente economica del mondo mostra il suo limite proprio in questa, ennesima, crisi. Il Privato e la Rendita finanziaria, il denaro che produce denaro hanno dimostrato che non sono la soluzione di nulla, anzi sono il PROBLEMA.

E allora dobbiamo cambiare visione, privilegiandone una ecologica, in cui la proprietà comune (i Beni Comuni) venga posta al centro, affinché si arresti la distruzione esponenziale delle ricchezze del Pianeta, che ci sono state date in prestito, e sono nell’uso di tutti, e non nella proprietà di pochi. Poiché per colpe che sono unicamente di chi usa il denaro per produrre altro denaro stanno pagando la Natura e la Comunità degli Uomini.

Se vogliamo salvare noi e chi ci succederà dobbiamo “disarmare la finanza”. E dobbiamo farlo a partire, ciascuno, dal proprio ruolo.
Voi sapete che quanto abbiamo detto è la verità, e che un altro mondo è possibile e necessario. Voi, in ogni Consiglio comunale, provinciale, regionale, nel Parlamento, ovunque siete stati da noi eletti, dovete avere uno scatto d’orgoglio, e dire con chiarezza che non volete sottostare al ‘diktat’ degli Usurai. Che non accettate i tagli di fondi agli enti locali, che non accettate di privatizzare i servizi pubblici, l’acqua, i rifiuti, la sanità, le ferrovie… Voi dovete avere la coscienza del fatto che la creazione di grandi Società private per gestire i Beni Comuni  va nell’interesse degli Usurai, e non dei Cittadini.


Noi, che vogliamo essere considerati Cittadini, e non semplicemente Consumatori o peggio Sudditi, vi chiediamo questo. Un sussulto di orgoglio e di dignità, se non altro per i privilegi che tanti di voi hanno rispetto ai semplici cittadini. Compite atti di disobbedienza civile. Su questo, su quanto farete o su quanto vi impegnerete a fare, decideremo al momento del voto. E se gli Economisti, nei loro prospetti e nei loro grafici, si dimenticano dell’esistenza degli Uomini, noi Cittadini gliela faremo tornare in mente.

Concludiamo questo Appello con le parole, quanto mai attuali, che scrisse Papa Pio IX nel 1931. E vi chiediamo di riflettere e agire di conseguenza, ciascuno secondo il ruolo che gli compete.
"E in primo luogo ciò che ferisce gli occhi, è che ai nostri tempi non vi è solo concentrazione della ricchezza, ma l'accumularsi altresì di una potenza enorme, di una dispotica padronanza della economia, in mano di pochi, e questi sovente neppure proprietari, ma solo depositari ed amministratori del capitale, di cui essi però dispongono a loro grado e piacimento. Questo potere diviene più che mai dispotico in quelli che, tenendo in pugno il denaro, la fanno da padroni; onde sono in qualche modo i distributori del sangue stesso di cui vive l'organismo economico, e hanno in mano, per così dire, l'anima dell'economia, sicché nessuno, contro la loro volontà, potrebbe nemmeno respirare". (Enciclica Quadragesimo Anno - nn. 105 e 106, 1931)


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Uscire dall'euro e riprendesi la sovranità monetaria

11/23/2011

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Di D.ssa Ida Magli - 15/11/2011 - tratto da http://www.italianiliberi.it/
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Non ci sono altre vie d’uscita alla situazione: uscire dall’euro e riprendersi la sovranità monetaria. Il quadro è ormai chiarissimo agli occhi di tutti: lo scopo dell’alta finanza e dei banchieri che guidano il mondo è quello di averlo totalmente nelle loro mani distruggendo gli Stati nazionali e ogni differenza politica ed economica.

La prima a dover essere distrutta è l’Europa; le fasi che stiamo vivendo ne sono la più chiara testimonianza. Siamo pilotati spietatamente dalla Banca centrale europea verso la nostra fine, sotto le vesti del fallimento finanziario. A poco a poco i banchieri prendono il posto dei politici e la democrazia viene messa a tacere, come è successo in Grecia dove invece del referendum annunciato è stato nominato primo ministro un ex vicepresidente della Bce. In Italia, dopo averla spinta nel baratro del debito con gli attacchi ai nostri titoli, è stato inviato dal nido della Bce, dove è stato arroccato per oltre vent’anni, il signor Mario Monti con l’incarico di liquidare qualsiasi volontà di governo democratico e gli ultimi beni che l’Italia possiede.

Dobbiamo chiedere, dunque, nuove elezioni e presentarci in un partito che unisca, al di fuori di ogni ideologia politica, tutti coloro che vogliono raggiungere questo solo scopo:

uscire dall’euro, denunciando come illegittima, e quindi invalida, la rinuncia alla sovranità monetaria da parte di uno Stato sovrano; ricominciare a battere la moneta “Lira” e riservare l’acquisto dei titoli di Stato esclusivamente ai cittadini italiani.

Tutti i soci degli Italiani Liberi, tutti i loro amici e chiunque condivida questa proposta può mandare la propria firma, una e-mail col proprio nome, o il proprio pensiero all'indirizzo degli Italiani Liberi.

Per maggiori informazioni http://www.italianiliberi.it/ 

posta@italianiliberi.it  

stiamo ricevendo le vostre numerose email. potete esprimeteci il vostro pensiero sull'europa che sta trasformando cosI' profondamente le nostre vite e il nostro destino senza averci mai interpellato in merito, senza dibattito politico e imponendoci l'euro senza averne mai sperimentato l'impatto sociale ed economico sulle singole realtà nazionali. da questi stessi esperti ci aspettiamo ora la salvezza? Vai alla pagina dei messaggi dei lettori



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Da Tre-Monti ad un Monti: il Calvario

11/23/2011

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_di Marcello Pamio – 11/11/11
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_Oggi 12 novembre 2011 si è dimesso il Premier Silvio Berlusconi! 
Casualmente, lo stesso giorno di 215 anni fa, Napoleone si arrese agli austriaci nella battaglia di Caldiero! Certamente il parallelo tra il condottiero francese e l'omino di Arcore è una bestemmia, ma la coincidenza della data è veramente interessante...
“Tutta colpa di Silvio Berlusconi. Se l’Italia è in rovina è colpa sua. Non ha fatto nulla per questo paese, se non leggi ad personam”.
La colpa è di una persona e adesso che si è dimesso, avremo risolto tutti i problemi nazionali.
Tale è il messaggio che sta passando, e anche i mercati internazionali danno segnali di questo tipo.
Il presente articolo non ha lo scopo di difendere l’indifendibile, difendere cioè un personaggio (politico?) che non ha fatto nulla per il popolo, se non evitare con tutti gli strumenti possibili la magistratura e farsi leggi ad uso e consumo personale. 
Lo scopo è invece quello di cercare di usare il proprio cervello per pensare fino in fondo e capire cosa sta realmente succedendo nello scenario nazionale e internazionale: quali sono le dinamiche e soprattutto le forze in gioco.


L’agnello sacrificale è stato trovato, e dopo la sua caduta, verrà scannato al pubblico ludibrio.
Festeggiamo con spumante, perché finalmente ci siamo liberati dalla dittatura berlusconiana, dal male per antonomasia.
Ma è proprio così? E’ solo colpa del grembiulino di Arcore o invece c’è dell’altro che non ci dicono? 


Ci sono potentissime forze, in confronto alle quali Silvio è un ridicolo e innocuo cantastorie. Forze che lavorano nell’ombra da decenni e che hanno permesso a Silvio di occupare Palazzo Chigi, perché funzionale al sistema. 
Ora quelle stesse forze che lo hanno voluto, sostenuto e appoggiato, lo hanno abbandonato, perché?


Il cancro della speculazione finanziaria
Mentre noi sbraitiamo, la speculazione selvaggia affonda gli ultimi colpi sulla povera. Mentre perdiamo tempo ed energia vitale, gli sciacalli sentono l’odore del sangue. E dove c’è sangue, c’è guadagno![1] Se poi nel frattempo la gente si scanna, poco importa: il sangue è sempre sangue.

Lo spread con i Bund ha avuto in questi giorni un andamento altalenante, salendo e abbassandosi a seconda delle voci di dimissioni del premier. Il tutto conferma che i mercati e gli speculatori, cioè i veri avvoltoi, non credono nel governo. Come mai credono nell'Italia e non nel governo?

Anche se il fenomeno interessa i cosiddetti P.I.I.G.S., acronimo che sta a indicare “maiali”: Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna, le domande da porci (a proposito di suini) sono le seguenti: perché l’Italia e perché in questo momento?
Ovviamente l'Italia non è la sola e l’esempio della Grecia è lampante: prima i banchieri l’hanno devastata e disintegrata economicamente, per poi comperarsi le ricchezze con gli spiccioli. L’attuale premier greco è Luca Papademus(uomo Goldman Sachs, ha lavorato alla Federal Reserve Bank di Boston) e nientepopodimenoché ex vicepresidente della B.C.E., la Banca Centrale Europea di Francoforte!
La stessa cosa è avvenuta in Italia a partire dal 1992 e continua in questi giorni.


Il momento storico è molto importante: forse per la prima volta nella storia i popoli europei sono stati totalmente privati della loro sovranità politica e monetaria con il Trattato di Maastricht prima e con quello di Lisbona poi.
I governi sono diventate mere finzioni teatrali del Regime per distrarre i sudditi, e le bandierine politiche destra o sinistra sono specchietti per le allodole. I partiti di qualsiasi colore e posizione, sono le ali del medesimo avvoltoio: il potere economico! I politici, come direbbe Ezra Pound, sono i camerieri dei banchieri. Ed è proprio così: a gestire la politica e l’economia in Europa e nel mondo intero, sono i banchieri internazionali.


Perché gli speculatori finanziari, provenienti dai soliti mercati anglo-ebraici-statunitensi, hanno preso di mira i P.I.I.G.S. e soprattutto l’Italia?
Ecco alcune possibili spiegazioni.


1)    La politica energetica italiana dava molto fastidio alle consorelle e ai confratelli che gestiscono e controllano l’energia a livello mondiale.
Il cavaliere, nella sua totale inutilità politica, è però riuscito a instaurare rapporti commerciali energetici con Libia e Russia.
Queste ovviamente non sono cose da fare, e il tragico incidente all’aereo di Enrico Mattei dovrebbe insegnare…
Dopo l’eliminazione fisica del colonnello Gheddafi è rimasta soltanto la Russia di Putin.
Attualmente, e ancora per molto poco, il 30% dell’E.N.I. è in mano pubblica.[2] Un altro 20% lo possiedono gli stessi investitori anglo-statunitensi che vogliono accaparrarsi, grazie alla crisi economica creata ad arte, tutto il malloppo di decine di miliardi.
Vogliono mettere i loro artigli affilati sul gioiello italiano per guadagnare e impedire qualsiasi altro sviluppo energetico del paese.
L’indipendenza energetica è sempre un male da combattere con ogni mezzo, lecito e illecito.


2)    Un’altra cosa da interessante da sapere, e forse il vero bersaglio della speculazione internazionale nei nostri confronti, sono le riserve auree dell’Italia.
Il nostrano Fort Knox, ammonta a circa 2.451,80 tonnellate di oro fisico.
Con quasi 2500 tonnellate di oro, l’Italia possiede la terza maggior riserva di oro al mondo, dopo Stati Uniti e Germania.[3] Un piatto molto invitante...


3)    La svendita di altri importantissimi patrimoni pubblici è sempre invitante per i capitali stranieri, vedi Grecia. E la storia tende a ripetersi, se non compresa.
A poche settimane dalla strage di Capaci (il 23 maggio 1992 perdettero la vita il giudice Giovanni Falcone la moglie e tre agenti della scorta), esattamente il 2 giugno 1992 sul Britannia, il panfilo della Regina Elisabetta II, si organizzò un vero e proprio complotto ai danni dell’Italia.
Personaggi come il “filantropo” George Soros, Giulio Tremonti, il Direttore generale del Tesoro Mario Draghi, Il Presidente dell’IRI Romano Prodi, il Presidente dell’ENEL Franco Bernabé, il Governatore di Bankitalia Carlo Azeglio Ciampi, il Ministro Beniamino Andreatta, svendettero il patrimonio pubblico ai capitali stranieri come Goldman Sachs, Barings, Warburg, Morgan Stanley e pochi altri.
Gli altri “complici” italiani furono il Ministro del Tesoro Piero Barucci, il Direttore di Bankitalia Lamberto Dini, e l’allora capo del governo, Giuliano Amato.  
Partendo dal declassamento dei nostri B.O.T., da parte di Moody’s, l’agenzia statunitense di rating, lo speculatore ungaro-ebraico George Soros, cercò di impossessarsi di 10.000 miliardi di lire della Banca d’Italia, speculando sterlina contro lira.
Carlo Azeglio Ciampi, per “impedire”, diciamo così, tale speculazione, bruciò le riserve in valuta straniera: 48 miliardi di dollari. Ciampi, per questi suoi servigi sarà premiato con la Presidenza della Repubblica...
Su George Soros indagarono le procure di Roma e Napoli, ma sappiamo bene come andò a finire, anche perché trattasi di un uomo di punta del gruppo bancario anglo-francese Rothschild. 
A seguito di questo attacco mirato alla lira, e della sua immediata svalutazione del 30% partì la più grande privatizzazione di Stato a prezzi stracciati (ENEL, ENI, Telecom, ecc.), per opera dei governi Amato (1992-1993) e Prodi (1996-1998).
Continuerà tale svendita con il prossimo governo Monti e/o Dini e/o Amato.


4) Non dimentichiamo mai la madre dell'Euro. La moneta unica europea è nata nel grembo del mondialismo, e lo scopo è quello di frantumare politicamente ed economicamente tutta l'Europa. Uniti per dividerci. L'illusione dell'unione dei popoli e delle culture infatti ci stanno portando alla debacle politica, economica e sociale. Problema-Reazione-Soluzione. E la soluzione qual è? La medicina salvavita per tutti è la moneta unica mondiale, magari elettronica. 
Un ulteriore passo verso l'instaurazione di un Nuovo Ordine Internazionale.


All’ombra della Goldman Sachs
Quasi tutti gli uomini interessati da queste mega speculazioni, sono legati a doppia mandata a banche d’affari internazionali come per esempio l’anglo-ebraica Goldman Sachs.
Nomi come Mario Draghi (vice Presidente Internazionale della Goldman per l’Europa), Romano Prodi (advisor), Gianni Letta (l’ex sottosegretario alla presidenza del governo Berlusconi è advisor di Goldman[4]) e lo stesso Mario Monti…


All’ombra della massoneria
I personaggi che contano non si incontrano solo a bordo dei panfili reali, ma anche in riunioni supersegrete come quelle del Gruppo Bilderberg.
Nel 2004 il Gruppo si è riunito a Stresa, lungo le rive del Lago Maggiore, e ha visto la partecipazione di nomi quali Franco Bernabè, Mario Draghi, Mario Monti, Tommaso Padoa Schioppa (scomparso di recente), Riccardo Passera, Paolo Scaroni, Marco Tronchetti Provera e altri.
Negli anni successivi, a parte qualche nome nuovo, a questi meeting figurano sempre gli stessi..
Attualmente nel Comitato centrale del potente gruppo lobbistico, figurano tra gli italiani: Franco Bernabé (Telecom Italia spa) e l'attuale capo del governo italiano Mario Monti (Presidente Bocconi).
Il Gruppo Bilderberg nasce nel 1952, ma viene ufficializzato nel giugno del 1954, quando un ristretto gruppo di vip dell’epoca si riunisce all’hotel Bilderberg di Oosterbeek, in Olanda. Da quel momento le riunioni si sono svolte una o due volte all’anno, nel più totale riserbo. I primi incontri si sono svolti esclusivamente nei paesi europei, ma dall’inizio degli anni ’60 anche negli Usa. Si tratta di una delle associazioni più controverse dei nostri tempi, accusata di decidere i destini del mondo a porte chiuse. Nessuna parola di quanto viene detto nel corso degli incontri è (quasi) mai trapelata.

Il senatore Mario Monti
Come ha scritto la grande d.ssa Ida Magli nel suo recente articolo: "creare all’improvviso un senatore a vita per far credere che si tratti di un politico e fingere così che l’Italia non si sia consegnata nelle mani dei banchieri, è un sotterfugio intollerabile". 
Il neo senatore a vita (grazie all’intervento provvidenziale del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, uomo politico funzionale*), il prof. Mario Monti (che ha studiato dai gesuiti e poi è finito anche a Yale, università sede della Skull & Bones...), oltre ad essere uomo Goldman Sachs, membro del Bilderberg Group, è anche Presidente europeo della “famigerata Commissione Trilaterale, una specie di massoneria ultraliberista statunitense, europea e nipponica, ispirata da David Rockefeller e Henry Kissinger”[5].
La Commissione Trilaterale, nasceva quasi quarant’anni fa, nel luglio 1973, ed è il cenacolo dell’élite politica ed economica internazionale: un circolo chiusissimo e sempre attivo che si prefigge di diventare un organo privato di concertazione e orientamento della politica internazionale dei paesi della triade (Stati uniti, Europa, Giappone), da qui il nome.

Tra le altre cose fa parte pure del comitato esecutivo del gruppo Aspen Institute Italia[6], un’altra struttura abbastanza ambigua finanziata da Fondazione Ford e Fondazione Rockefeller, il cui presidente attuale è Giulio Tremonti e vicepresidente Enrico Letta[7] nipote del più potente Gianni Letta.
I membri esecutivi del Comitato dell’Aspen Institute sono: Luigi Abete, Giuliano Amato, Lucia Annunziata, Francesco Caltagirone, Fedele Confalonieri, Francesco Cossiga, Gianni De Michelis, Umberto Eco, John Elkann, Franco Frattini, Cesare Geronzi, Enrico Letta, Gianni Letta, Umberto Colombo, Paolo Mieli, Mario Monti, Tommaso Padoa Schioppa (scomparso), Corrado Passera, Romano Prodi, Cesare Romiti, Carlo Scognamiglio, Domenico Siniscalco, Lucio Stanca, Giulio Tremonti, Giuliano Urbani ecc. – tratto dal sito ufficiale dell’Aspen Institute www.aspeninstitute.it/AspenWeb/AspenWeb.nsf/esecutivo?OpenForm&Lingua=E&Area=10000. Tra i membri stranieri, figurano personaggi come Henry Kissinger, Madeleine K. Albright, ecc.

Ricapitolando, Goldman Sachs, la banca privata anglo-ebraica più potente del mondo, ha messo diversi uomini nei posti di comando, i più noti forse sono:Mario Draghi (BCE), Mario Monti (in Italia) e Papademus (in Grecia)

Quindi il nuovo capo del governo italiano, accettato da destra e sinistra, è indiscutibilmente uno degli uomini più potenti d'Italia, forse dopo Mario Draghi (chiamato Mr. Britannia negli ambienti che contano), ed il portavoce dell’ultraliberismo anglo-ebraico-statunitense.
Sotto la brillante immagine del brizzolato rettore e professore di economia, sotto la tunica del senatore, porterà avanti, forse come non mai, la svendita definitiva dell’Italia e di quello che rimane del nostro paese. Il tutto a beneficio dei soliti poteri forti internazionali.
Dalle vergognose leggi ad personam, per la pace di molti, passeremo alle leggi ad massonam…  


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* Giorgio Napolitano, nell'aprile 1978 fu il primo dirigente comunista di alto livello, ad avere il visto d'ingresso negli Stati Uniti. Fu ospite in varie università, come Harvard, Yale, Princeton e tenne una conferenza al C.F.R., il Council on Foreign Relations di New York. Al C.F.R. Napolitano affermò che "Il Pci non si oppone più alla NATO come negli anni Sessanta"
Nel gennaio 1978, al Dipartimento di Stato USA erano molto preoccupati per una partecipazione comunista al governo Andreotti, che proprio in quei giorni era entrato in crisi, e infatti l'operazione segreta era quella di spaccare il Pci. 
Nel marzo 1978 Aldo Moro venne sequestrato e il resto è storia...
Tornato in Italia Napolitano insieme ad altri "moderati" fonderà una corrente interna al Partito, detta "migliorista", mentre Berlinguer guardava alla "terza via", una via capace di andare al di là del capitalismo e della socialdemocrazia. Il progetto di spaccare il Pci formalmente riuscì e grazie a questa corrente, il Partito Comunista sposò la causa della NATO. Tratto da http://www.appelloalpopolo.it/?p=3969 


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Qualche articolo per approfondire:

- Commissione Trilaterale: http://www.disinformazione.it/trilaterale2.htm 
- Gli opachi poteri della Trilaterale http://www.disinformazione.it/trilaterale.htm 
- Gruppo Bilderberg a Stresa 2004: http://www.disinformazione.it/bilderberg.htm 
- Il Bilderberg riunito: cosa deciderà per noi? http://www.disinformazione.it/bilderberg6.htm 
- Bilderberg 2006: http://www.disinformazione.it/bilderberg7.htm 
- I massoni e la sinistra italiana: http://www.disinformazione.it/massoniesinistra.htm 


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[1] “La speculazione affonda gli ultimi colpi sull’Italia”, Filippo Ghira, “Rinascita”, 8 novembre 2011
[2] Idem
[3] “Chi specula sulla crisi e perché”, Lucio Garofalo, “Rinascita”, 9 novembre 2011
[4] Gianni Letta nominato advisor di Goldman Sachs: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2007/06/letta-goldman.shtml?uuid=909fc446-1d74-11dc-ab9f-00000e251029&DocRulesView=Libero
[5] Piergiorgio Odifreddi, www.repubblica.it - http://www.trilateral.org/go.cfm?do=Page.View&pid=32#nag
[6] Aspen Institute Italia - http://www.aspeninstitute.it/istituto/comunita-aspen/comitato-esecutivo
[7] “Mario Monti – Da Goldman Sachs ad Aspen Institute passando per la Trilateral” - http://www.polisblog.it/post/12335/chi-e-mario-monti-aspen-goldman-sachs



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La schiavitù monetaria: una mostruosità storica nata nel 1694 con la Banca d’Inghilterra

11/23/2011

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Articolo del grandissimo Prof. Giacinto Auriti, pubblicato nel 2001. Sono passati oltre dieci anni, ma è ancora attualissimo!
Di Giacinto Auriti – Fonte Abruzzopress (nr 33) del 19 aprile 2001 - Visto su www.effedieffe.com

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_Goethe affermava che «nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo». Questo principio è particolarmente valido per il sistema monetario vigente. Il cittadino si illude di essere proprietario dei soldi che ha in tasca, mentre ne è debitore. La banca, infatti, emette la moneta solo prestandola, sicché la moneta circola gravata di debito. Il segno della schiavitù monetaria è data dal fatto che la proprietà nasce nelle mani della banca o, per meglio dire, del banchiere che emette prestando e prestare è prerogativa del proprietario. La moneta, invece, deve nascere di proprietà del cittadino perché è lui che, accettandola, ne crea il valore; tanto è vero che, se si mette un governatore a stampare moneta in un isola deserta, il valore non nasce perché, mancando la collettività, viene meno la possibilità stessa della volontà collettiva che causa questo valore. Come ogni unità di misura (e la moneta è la misura del valore) anche la moneta è una convenzione. Quando la moneta era d’oro chi trovava una pepita se ne appropriava senza addebitarsi verso la miniera. Oggi al posto della miniera c’è la Banca Centrale, al posto della pepita un pezzo di carta, al posto della proprietà il debito. 

Non si può comprendere come sia stata possibile questa mostruosità storica (nata nel 1694 con la Banca d’Inghilterra e con l’emissione della sterlina) se non si muove dalla definizione della moneta  strumento (sterco) del demonio. La verità di questa definizione è stata avvertita anche da San Francesco d’Assisi quando vietava ai padri questuanti di ricevere oboli in moneta. Noi ora ne dimostreremo la piena fondatezza sulla base delle stesse parole di Satana che stanno nel Vangelo.

Satana, nel Vangelo, parla tre volte. Dopo il digiuno di Cristo nel deserto, Satana Gli dice: «Tramuta le pietre in pane». Per lo più queste parole sono interpretate nel senso di considerarle come tentazione in quanto Cristo era affamato e mangiare pane sarebbe stato motivo della tentazione. Questa interpretazione non è accettabile perché la tentazione è sempre relativa ad un peccato e mangiare pane dopo quaranta giorni di digiuno è moralmente ineccepibile. Dunque la giustificazione delle parole di Satana va intesa diversamente e chi ci dice come interpretare le parole di Satana è proprio Cristo quando, rispondendo a Satana, afferma (Matteo 4,4): «Sta scritto, non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». Ciò che sorprende in questa frase di Gesù è la novità della proposta, mai considerata dai teorici dell’interpretazione, di dedurre il significato delle parole non dalla loro espressione letterale, ma dalla bocca che le pronuncia. Quelle parole erano uscite dalla bocca di Satana; sicché per interpretarle esattamente va considerata l’ipotesi, peraltro assurda, che Cristo avesse accettato l’invito di Satana e trasformato le pietre in pane. In tal caso avrebbe potuto ben dire a Cristo: «Tu puoi mangiare pane per mio merito perché io Ti ho dato il consiglio di trasformare le pietre in pane». Quindi Cristo sarebbe stato trasformato da padrone a debitore del Suo pane. 

A ben guardare questa ipotesi si verifica puntualmente nell’emissione della moneta nominale. Quando la Banca Centrale emette moneta prestandola, induce la collettività a crearne il valore accettandola, ma contestualmente la espropria ed indebita di altrettanto, esattamente come Satana avrebbe fatto se Cristo avesse accettato l’invito di trasformare la pietra in pane. Se si mette al posto della pietra la carta, ed al posto del pane l’oro, al posto di Satana la banca, si riscontrano nella emissione della Sterlina oro-carta e di tutte le successive monete nominali, tutte le caratteristiche della tentazione di Satana.

Con la costituzione della Banca d’Inghilterra e del sistema delle Banche Centrali, tutti i popoli del mondo sono stati trasformati da proprietari in debitori ineluttabilmente insolventi del proprio denaro. La banca, infatti, prestando il dovuto all’atto dell’emissione, carica il costo del denaro del 200%. L’umanità è così precipitata in una condizione inferiore a quella della bestia. La bestia, infatti, non ha la proprietà, ma nemmeno il debito. È gran tempo ormai  che si comprenda che tutti possono prestare denaro tranne chi lo emette. Con la moneta debito l’umanità è stata talmente degradata che non a caso si è verificato il fenomeno del «suicidio da insolvenza» come malattia sociale che non ha precedenti nella storia. Ciò conferma la Profezia di Fatima: «I vivi invidieranno i morti». Non si possono valutare esattamente le tentazioni di Satana se non le si considerano nel loro contesto globale. Particolarmente significativa, in questo senso, è la terza tentazione (Matteo 4, 8-9): «… Gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro magnificenza, poi disse a Gesù: tutto questo io Ti darò. Se Ti prostri e mi adori». Adorare prostrati significa mettere Satana sull’altare al posto di Dio. Ciò spiega perché gli adoratori di Satana contestano fondamentalmente e necessariamente l’Eucarestia Cattolica.

La circostanza che il Protestantesimo si sia basato sulla contestazione dell’Eucarestia Cattolica ed abbia promosso la costituzione delle Banche Centrali come promotrici della moneta-debito parla da sè. Non a caso il parlamento inglese approva nel 1673 il Test Act: l’editto con cui viene dichiarata illegittima l’Eucarestia Cattolica e la Transustanziazione. Non a caso nel 1694 viene fondata la Banca d’Inghilterra che emette la sterlina sulla regola di trasformare il simbolo di costo nullo in moneta, inaugurando l’era dell’oro-carta. Non a caso nasce la subordinazione del potere religioso a quello politico quando il re d’Inghilterra diventa anche capo della religione protestante anglicana sovvertendo l’ordine gerarchico del Sacro Romano Impero per cui l’autorità politica era autonoma ed eticamente subordinata alla sovranità religiosa. Non a caso quando il Protestantesimo entra in Europa continentale non fonda una chiesa, ma una banca: la Banca Protestante il cui presidente, il Neker, diventa consigliere di Luigi XIV. Non a caso tutte le monarchie cattoliche della vecchia Europa si disintegrano perché si indebitano senza contropartita verso i banchieri per la moneta satanica da questi emessa a costo nullo e che gli stessi re avrebbero potuto emettere gratuitamente per proprio conto senza indebitarsi. 

Non a caso in Svizzera vige la regola di essere ad un tempo «banchieri» e «protestanti». Non a caso la differenza essenziale tra Sacro Romano Impero e Commonwealth Britannico è la moneta. Lì il portatore è proprietario delle moneta, qui è debitore. Non a caso, dopo aver tolto Dio dall’altare con la negazione dell’Eucarestia Cattolica e fondata la Banca d’Inghilterra, il Commonwealth raggiunge nel 1855 una estensione di 22 milioni e 750 mila chilometri quadrati. Oggi tutto il mondo è Commonwealth. Tutto il mondo è «colonia monetaria». Satana, principe di questo mondo, è una persona seria: mantiene le promesse fatte a fin di male. Dopo che il male è stato fatto concede ai suoi adoratori il dominio su tutti i popoli del mondo. Su queste premesse ci si spiega anche la tentazione di Satana quando esorta Cristo a gettarsi dalla cima del tempio della Città Santa. Chi è padrone di tutto il mondo e di tutto il denaro del mondo, o perché lo possiede o perché ne è creditore, non desidera sovranità e ricchezza perché già le possiede, ma ha sete di vanagloria. Si giustifica così anche questa tentazione.

Giacinto Auriti, Fonte Abruzzopress (nr 33) del 19 aprile 2001


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NIGEL FARANGE - La lunga guerra contro i mulini...

11/19/2011

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_Questo video lo dedico a tutte le persone che si fermano alle Notizie dei nostri Telegiornali, senza guardarsi intorno... l'Italia è l'unico paese che una Notizia di cronaca diventa una telenovela che ci accompagna per molti mesi, per non dire anni, verso l'oblio !
Quanto vorrei essere l'umile scudiero di quest'uomo, che rischia la sua vita per degli ideali che per molti sono scomparsi, un eroe fuori epoca, l'ultimo baluardo della Democrazia in Europa.
Perché in Italia non lo conosciamo ?! Eppure parla al Parlamento Europeo, dice cose tanto schiette quanto vere, eppure un "velo" lo nasconde alla nostra vista !
Si mette ai margini dell'ilarità pur di scoccare sciabolate al "cuore" di persone "intoccabili"... e a quanto pare sembra proprio ci sia riuscito...
Tutte le persone che desiderano la Globalizzazione se incontrano qualcuno che parla di Democrazia lo vogliono tener "fuori"...... molto strana come filosofia !
Quest'anno, come nel 2001, sono gli aerei i veri protagonisti di cambiamenti epocali. MEDITATE !
Questi fatti di cronaca che non hanno spiegazioni, ne tanto meno colpevoli, ma semplici capri espiatori, come ai tempi della caccia alle streghe, quale messaggio poco subliminale vogliono dare ?! CI STANNO FORSE SCHIERANDO ?!
Come me, altre voci, vogliono far conoscere mitici personaggi e le loro avventurose imprese. Esorto chiunque possa tradurre video in lingua straniera di aiutarci a divulgare la VERITA' in maniera LIBERA.

Aiutaci ad uscire dal buio, GRAZIE !
Preso da: Informare Per Resistere

PER CHI VUOLE APPROFONDIRE L'ARGOMENTO:
http://www.youtube.com/watchv=afP7tTnPrsc&feature=PlayList&p=AD5D7FE1 ...
http://www.youtube.com/watch?v=J7FHZ0ui9dc
http://www.youtube.com/watch?v=FNz79Yk0Bws
Grazie per il supporto musicale: WOLFUNERAL "Out of the dark"
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Da Prodi a Monti: agli ordini dei Padroni dell’Universo

11/19/2011

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I “padroni dell’universo”. Un soprannome modesto per gli uomini di punta di Goldman Sachs (Gs). Una banca d’affari con 142 anni di vita, più volte sull’orlo del baratro, da sempre creatrice di conflitti di interesse terrificanti, da far impallidire – per dimensione e pervasività – quelli berlusconiani. Famosa per “prestare” i propri uomini alle istituzioni, quasi dei civil servants con il pessimo difetto di passare spesso dalla banca privata ai posti di governo. Come peraltro i membri della Trilaterale o del Bilderberg Group. Mario Monti è uomo accorto: è presente in tutti e tre. Per Gs ha fatto finora l’international advisor, come anche Gianni Letta, dal 2007, nonostante il ruolo di governo.Cos’è un advisor? Beh, è un consigliere; una persona in grado di indicare a una banca internazionale i migliori affari in circolazione. Specie quando uno Stato deve privatizzate le società pubbliche. Sta nella buca del suggeritore, ma può diventare premier. E G&S ha comunicato ai mercati che in tal caso lo spread per i Btp italiani calerebbe a 350 punti in un lampo. È la banca che ha inventato (subito copiata dalle altre) i prodotti derivati, quei 600.000 miliardi di dollari virtuali che stanno strangolando il mondo. Che ha aiutato i conservatori greci a nascondere lo stato reale dei conti pubblici davanti alla Ue. Che ha mandato l’amministratore delegato Henry Paulson, nel 2006, a fare il ministro del tesoro di Bush figlio.
Dopo il crack di Lehmann Brothers inventò il piano Tarp: 700 miliardi di dollari statali per salvare le banche private anche a costo di far esplodere il debito pubblico Usa. Gs riuscì in quel caso a intascare buona parte dei 180 miliardi destinati al salvataggio di Aig, gruppo assicurativo. Prima di Paulson era stato su quella poltrona Robert Rubin, con Clinton presidente; c’era poi tornato molto vicino, con Obama, ma dovette lasciare quasi subito il team economico: troppo evidente il suo doppio ruolo. Robert Zoellick è invece partito da G&S per coprire decine di ruoli per conto dei repubblicani, fino a diventare 11° presidente della Banca Mondiale.

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Ma anche gli italiani si difendono bene. Romano Prodi era stato luiadvisor, prima di tornare all’Iri per privatizzarla e spiccare quindi il volo verso la presidenza del Consiglio, per ben due volte. Al suo fianco, negli anni, Massimo Tononi, ex funzionario della sede di Londra e quindi sottosegretario all’economia tra il 2006 e il 2008. Ma il più noto è certamente Mario Draghi. Dal 2002 al 2005 è stato vicepresidente e membro del management Committee Worldwide della Goldman Sachs; in pratica il responsabile per l’Europa. Ha lasciato l’incarico per diventare governatore della Banca d’Italia e prendere la presidenza del Financial Stability Forum (ora rinominato Board), incaricato di trovare emettere a punto nuove regole per il sistema finanziario globale.

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_Compito improbo, che ha partorito molte raccomandazioni ma nessun risultato operativo di rilievo (le regole di Basilea 3 sono tutto sommato a tutela della solidità delle banche, non certo limitative di certe “audacie” speculative). Dall’inizio di questo mese siede alla presidenza della Banca Centrale Europea, ma prima ancora di entrarci aveva scritto e poi fatto co-firmare a Trichet la lettera segreta con cui il governo veniva messo alle strette: o le “riforme consigliate” in tempi stretti o niente acquisti di Btp. Forse rimpiange di ver lasciato il Financial Stability Board. Ma non deve preoccuparsi: al suo posto Mark Carney, governatore della Banca centrale canadese. Anche lui, per 13 lunghi anni, al fianco dei “padroni dell’universo” targati Goldman Sachs.

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fonte (“Goldman Sachs, la banca d’affari vivaio dei padroni dell’universo”, da “Il Manifesto” del 14 novembre 2011).
di nocensura.com
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Nuove tasse: il mercato immobiliare vacilla solo a parlarne. Valutazioni sulla situazione

11/16/2011

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_Nota introduttiva a cura di nocensura.com

L'eventuale introduzione di una nuova tassa sulla casa, cioè la reintroduzione dell'ICI (che questa volta però sarebbe destinato ad entrare nelle casse dello Stato, e non in quelle dei comuni, come la precedente "versione" chiamata appunto"Imposta Comunale sugli Immobili)  fa vacillare il mercato immobiliare: il costo delle case è sceso solo a parlarne: altra misura che risulta sgradita al mercato immobiliare ed è al vaglio di Mr Bilderberg Monti è la "patrimoniale". In caso di approvazione di queste misure, secondo Confedilizia e Fiaip ( Fiaip è un'associazione di agenti immobiliari) l'Italia rischia un crollo del 10-12% dei prezzi: questo ovviamente è dovuto al fatto che le nuove tasse causerebbero una riduzione della "domanda" di acquisto e un aumento delle case in vendita: per molti italiani diventerebbe ancora più proibitivo mantenere la "seconda casa". La posizione e le "ragioni" delle sopracitate associazioni di categoria del "settore casa" sono illustrate nell'articolo che riportiamo di seguito a questa nota introduttiva, pubblicato da "Casa e clima", un sito che, come si evince dal nome, tratta argomenti legati alle case e al mercato immobiliare. 

Cosa pensare delle nuove tasse e di questi "effetti collaterali" che avrebbero sul mercato? La situazione è delicata, e assumere una posizione "a getto" senza ben ponderare le cose, sarebbe da irresponsabili. Siamo fermamente contrari alla "nuova ICI", se questa riguarderà anche le prime case: se invece fosse applicata una tassa aggiuntiva alle "seconde, terze, quarte..." case, sarebbe diverso. La cosidetta "patrimoniale" invece, deve colpire... i patrimoni! E la prima casa, (a meno che non sia la reggia di Caserta) è un diritto, o almeno dovrebbe esserlo, e non un lusso. E la cosa importante, è che a pagare siano tutti.  SIAMO ABITUATI A PENSARE COSI'... NON è VERO??? Questo è quello che emerge dal sondaggio IPSOS  di Ballarò di ieri. GUARDATELO: lo potete vedere sul sito di Ballarò (clicca qui) ascoltate bene i discorsi del relatore... "gli italiani accettano di pagare di buon grado"... CI FANNO CREDERE CHE NON C'E' ALTERNATIVA... in realtà i soldi potrebbero essere reperiti senza grandi sacrifici, mentre invece non è cosi:  potremmo per esempio, togliere profitti alle banche, restituendo la sovranità nazionale al popolo; ma non solo: tassando i grandi profitti finanziari che oggi sono tassati 1/3 di quanto sono tassate le busta paga. Inoltre razionalizzando la spesa pubblica, i veri sprechi, i veri privilegi, le vere caste, come i notai. Regolamentando la prostituzione (80-100.000 le prostitute che lavorano senza pagare tasse in Italia) e magari legalizzando la cannabis: consumata da 4,5-5 milioni di consumatori che si approvvigionano dalla mafia: fa meno male di alcool e tabacco, e in ogni caso si trova ovunque.  OPPURE è MEGLIO ALLUNGARE L'ETA PENSIONABILE? Lavorare 2 anni in più per vietare in modo ridicolo la prostituzione - che dilaga per le strade e riempe anche i quotidiani importanti di annunci? Il mercato della prostituzione vale quanto una manovra finanziaria pesante!
tornando alle misure che saranno assunte, che colpiranno il mercato immobiliare:VANTAGGI e SVANTAGGI:
  • Comprare una casa costerà meno: ma costerà di più mantenerla. 
  • Meno ricchezza in Italia: se il valore delle case diminuisce, il capitale di una famiglia che possiede una casa diminuisce: questo può incidere quando la casa costituisce una garanzia sui prestiti (che alcune volte sono contratti per ripianare debiti)
  • Possibili ripercussioni in termini occupazionali degli addetti del settore edile, e in tono minore degli agenti immobiliari.
Di seguito, l'articolo che illustra la posizione di Fiaip (l'associazione di categoria degli agenti immobiliari) e Confedilizia (associazione delle aziende del settore edile)

Il mercato immobiliare vacilla anche solo a parlare di nuove tasse: se entrerà in vigore la nuova tassa sulla casa e la "tassa patrimoniale", le associazioni di categoria prevedono una diminuzione del valore degli immobili del 10-12%
Cancellata dal Governo Berlusconi, l'Ici sulla prima casa torna al centro del dibattito con il nuovo Governo Monti che sta per essere varato.Secondo alcune stime, la reintroduzione dell'Ici sulla prima abitazione comporterebbe per le casse dello Stato entrate per 3,5 miliardi di euro, pari al 41% dell'attuale gettito Ici (9,1 miliardi di euro). Se per le casse dei Comuni i benefici sarebbero indiscutibili (12,8 miliardi di euro in totale), per le famiglie il ritorno dell'imposta avrebbe un peso differenziato da città a città: a Bologna, per esempio, costerebbe 416,85 euro a famiglia, a Roma 407,95 euro, a Firenze 385,05 euro, a Milano 393 euro.Favorevoli e contrariFavorevole alla reintroduzione dell'Ici (e non è una sorpresa) l'Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci). “La reintroduzione dell'Ici è sempre stata tra le richieste dell'Anci”, spiega il presidente dell'Associazione Graziano Delrio, già sindaco di Reggio Emilia. “L'imposizione sugli immobili collegati al reperimento di risorse per i servizi al territorio ha un senso, tanto che esiste in tutta Europa, ma ovviamente va discusso il modo con cui tutelare le fasce più basse”, precisa il presidente dell'Anci.Per il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, l'Ici sulla prima casa “non sarebbe una bella misura perché cancellerebbe una riforma fatta dal centrodestra”, ha dichiarato. “Sicuramente – ha aggiunto Alemanno – una qualche forma di patrimoniale deve servire per creare un sistema fiscale più equo: meno tasse su redditi e imprese, qualcosa di più sui patrimoni”.“La prima cosa che chiederemo è equità sociale, si parla già di rimettere l'Ici su prima casa. Si inizia maluccio” ha commentato il segretario della Cgil, Susanna Camusso. “Non si possono far pagare sempre i soliti noti, e forse è ora di pagare la patrimoniale come tassa strutturale che garantisce una stagione di entrate rigorose sul piano fiscale. Poi ragionare più seriamente su rendite finanziarie, visto che il precedente governo non ha fatto nulla, e dopo sugli immobili e seconde case”.Confedilizia e Fiaip: con la patrimoniale si rischia una crisi subprimeNetta contrarietà all'ipotesi di introduzione di una patrimoniale è stata espressa da Confedilizia e Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali). “Le continue richieste di introduzione di un’imposta patrimoniale (anche dopo la sua bocciatura da parte dell’Europa) hanno già avuto effetti fortemente negativi sul mercato immobiliare, determinando una sensibile riduzione del valore degli immobili. Se poi la patrimoniale venisse effettivamente varata, le conseguenze depressive sarebbero ben più gravi e farebbero sprofondare il settore in una crisi senza precedenti, fino al rischio di cadere nella spirale subprime”, avvertono le due Associazioni, che attraverso le proprie strutture territoriali effettuano un continuo monitoraggio della situazione del mercato immobiliare.La perdita media rilevata in Italia in questi mesi di ripetute voci relative all’introduzione della patrimoniale può essere stimata, su scala nazionale, fra il 3 e il 5%. In particolare, i maggiori ribassi nel mercato residenziale si sono registrati in varie aree metropolitane ed in particolare al Sud e nel Centro Italia (Palermo – 8%, Napoli – 6%, Roma – 7%). Gli agenti immobiliari Fiaip rilevano nel corso degli ultimi mesi un’immediata contrazione del numero delle compravendite, pari al 3% circa su scala nazionale, con un ribasso medio dei prezzi in Italia di circa il 4%. Anche gli immobili ad uso ufficio mostrano un segno negativo medio dei prezzi (– 5%), così come i negozi (– 6,5%) e i capannoni (– 8%).In particolare, nel terzo trimestre del 2011 - allorché si è intensificato il dibattito sulla patrimoniale - si sono moltiplicati i segnali di debolezza del mercato immobiliare, con diffuse indicazioni di flessioni dei prezzi e di aumento degli incarichi a vendere inevasi. Per la prima volta in Italia si può parlare di “panic selling” per i proprietari immobiliari, a causa dell’incertezza relativa alla tassazione del settore.Se alle voci e alle richieste facesse seguito l’effettiva introduzione di un’imposta patrimoniale, Fiaip e Confedilizia prevedono un calo medio dei prezzi che potrà attestarsi fra il 10 e il 12%. Calo che - a giudizio delle due Organizzazioni - sarebbe destinato a protrarsi per un lungo periodo, considerato che la sola messa a punto dei criteri per il calcolo del sistema impositivo patrimoniale richiederebbe mesi (la legge istitutiva dell’ultima patrimoniale italiana, quella del ‘47, si componeva di 77 articoli) e che i pagamenti dell’imposta non potrebbero avvenire - dati i tempi occorrenti per l’applicazione ai singoli cespiti, immobiliari ma anche mobiliari, dei criteri stabiliti, quali che essi siano - prima di un ragguardevole lasso di tempo (come accadde anche nel ’47) quantificabile in almeno più di un anno a far tempo dall’istituzione dell’imposta stessa.“Certe forze politiche e sociali continuano a pretendere l'istituzione di una patrimoniale. Ma l'Europa non ce l'ha chiesta, e non ce la chiede, in alcuna forma”, ribadisce il presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani.

intro: staff nocensura.com
articolo: casaeclima.com
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GOLDMAN SACHS, IL COLLEGAMENTO TRA MARIO DRAGHI, MARIO MONTI E LUCAS PAPADEMOS

11/16/2011

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_Che cosa hanno in comune Mario Draghi, Mario Monti e Lucas Papademos? Il nuovo presidente della Banca Centrale Europea, il presidente designato del Consiglio italiano e il nuovo Primo Ministro greco appartengono a livelli diversi del “governo Sachs” europeo. La banca di affari americana ha tessuto in Europa una rete di influenza che si è sedimentata da molto tempo grazie a una stretta tessitura, sconosciuta al grande pubblico.Per avere una collaborazione completa, ci vuole una gerarchia. Il primo della lista è sicuramente Mario Draghi, vicepresidente di Goldman Sachs per l’Europa tra il 2002 e il 2005. diventato associato, venne incaricato delle “imprese e dei paesi sovrani.” A questo titolo, una delle sue missioni fu quella di vendere i prodotti finanziari “swap“, consentendo di dissimulare parte del debito sovrano che permise di truccare i conti greci. Poi viene Mario Monti, consigliere internazionale dal 2005. In terza posizione troviamo Lucas Papademos, che è appena stato nominato Primo Ministro della Grecia e fu governatore della Banca Centrale ellenica tra il 1994 e il 2002, dove partecipò all’operazione di falsificazione dei conti perpetrata da GS. Il gestore del debito greco è un certo Petros Christodoulos, un ex trader della compagnia.

Due altri pesi massimi hanno le carte in regola per la defenestrazione dell’euro, Otmar Issing, ex presidente di Bundesbank, e Jim O’Neill, l’inventore del concetto dei BRICS, l’acronimo che designa i mercati emergenti a forte potenziale di crescita (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa). Ex presidente di Goldman Sachs International di cui è rimasto uno degli amministratori, l’irlandese Peter Sutherland ha giocato un ruolo chiave nel salvataggio dell’Irlanda. Infine, Paul Deighton che ha trascorso ventidue anni da Goldman Sachs, è direttore generale del comitato organizzatore delle Olimpiadi di Londra nel 2012. È il fanalino di coda, perché tutti sanno che lo sport, come l’amicizia, è fuori concorso.

Ma, al di là delle apparenze, la rete di influenza che aveva ben costruito il suo potere ha perso efficacia durante la tormenta politica finanziaria del 2008. Infatti, le vecchie complicità, scambiate dagli esperti banchieri centrali che tenevano le fila, si sono rivelate meno utili quando i politici sono diventati coscienti dell’impopolarità goduta dai professionisti della finanza, ritenuti responsabili della crisi. Mentre prima Goldman Sachs poteva facilmente esercitare il proprio tornaconto, una serie di accadimenti – la Grecia, la speculazione contro l’euro, lo scandalo Abacus nel quale è stato coinvolto il goldmaniano francese Fabrizio Tourre – gli hanno messo contro l’opinione pubblica.

La rubrica telefonica è utile, ma non è più sufficiente in un pianeta finanziario complesso e tecnico, di fronte a una nuova generazione di industriali meno plasmati dal rispetto per l’establishment. I padroni europei partiti alla conquista dal mondo si sono emancipati dai crociati dell’alta finanza stile Goldman Sachs. Le richieste di valorizzazione delle azioni, le esigenze di trasparenza dei conti e l’obbligo dell’espansione all’estero hanno smussato l’”effetto rete”. Infine, diventati più esigenti sulla qualità e l’indipendenza del mestiere di consulente, i clienti europei, ma non solo, pretendono ora il rispetto di un minimo di etica.

È qui arrivano i problemi per Goldman Sachs. Perché la banca ama posizionare i propri uomini senza mai lasciar cadere la propria maschera. Questo perché i suoi incaricati, sempre ligi, nascondono questa affiliazione quando concedono un’intervista o sono in missione ufficiale (come fu il caso di Monti, che nel 2010 si vide incaricare di uno studio sul mercato unico europeo dal presidente della Commissione, José Manuel Barroso).

Mario Draghi ha dichiarato che, essendo entrato in funzione nel 2002, non ha avuto niente a che fare col trucco dei conti greci orchestrato due anni prima dalla banca. Aveva dato le dimissioni nel 2005, l’anno precedente alla vendita degli swap di Goldman Sachs alla Banca Nazionale della Grecia, la prima banca commerciale del paese, diretta da un vecchio goldmaniano, Petros Christodoulos, oggi responsabile dell’organismo che gestisce il debito greco.



Fonte: Goldman Sachs, le trait d’union entre Mario Draghi, Mario Monti et Lucas Papadémos

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

http://www.comedonchisciotte.org/site//modules.php?name=News&file=article&sid=9337


Tratto da Informare per Resistere

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Il Legame Fra Crisi Economica e Crisi Etica

11/16/2011

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_di Sabrina Mantini

Il nostro tempo, così ossessionato dalla ricerca del successo e del benessere, è un tempo grigio. Nonostante tutti abbiano il necessario e spesso anche il superfluo per vivere, ognuno di noi ha l’impressione che le cose vadano male, anzi che la situazione stia ruzzolando verso un declino precipitoso. Il quadro politico è desolante, popolato da personalità corrotte o incapaci, l’impianto economico dei paesi occidentali sembrerebbe in disfacimento, le nuove generazioni appaiano del tutto disinteressate ai valori e al futuro, la religione e la spiritualità sono ormai fantasmi e sopravvivono come entità puramente formali.


La società è in crisi e non sa trovare risposte efficaci alla sua malattia, i cambiamenti sembrano impossibili da realizzare. Il futuro è fosco: gli studi di settore ci informano che crescerà sempre di più il divario tra ricchi e poveri, che la globalizzazione penalizzerà sempre più l’economia dei cosiddetti paesi progrediti, la storia ci spinge a ritenere che il potere diventerà sempre più aggregato e centralizzato (come sempre accadde nelle epoche di crisi) e che risorgeranno nazionalismi e particolarismi. Quando le risorse diminuiscono diminuisce la generosità, quando si ha l’impressione di stare diventando deboli si cerca di diventare più forti a spese degli altri. Ma come è germogliato questo vento di decadenza? Qual è stata la sua genesi? Forse non tutti sanno che la crisi statunitense è collegata non solo all’insensato proliferare di concessioni di mutui Subprime ma anche alle speculazioni sbagliate di operatori di borsa mossi da uno sfrenato desiderio di guadagno. La crisi è nata negli USA dove l’essere qualcuno equivale ad avere (tanti soldi) e dove essere benestante è una necessità perché possedere denaro significa potersi permettere sanità e servizi scolastici di qualità. E’ dilagata poi nel resto del mondo, soprattutto nelle zone maggiormente influenzate dal modello americano. L’attuale degradamento del sistema di vita occidentale deriva quindi davvero da fatti puramente economici o da fattori più complessi? Potrebbe essere la conseguenza finale di una mentalità errata? Secondo una tesi stravagante, giunta a noi dalle nebbie della storia, sarebbe esistito già alla fine del 700’ ed esisterebbe ancora negli USA un settore massone infiltrato nelle sedi del potere. Il fine originario della setta non era del tutto negativo: volevano distruggere un mondo fondato su ingiustizie sociali per poi “riorganizzarlo”. Per fare questo il gruppo massone si proponeva di distruggere tutte le religioni, tutte le Monarchie e gli Stati per creare una repubblica Universale fondata solo sui bisogni dell’uomo (visto come essere dotato di una propria forza spirituale). Con il tempo però la setta si è allontanata sempre più dall’aspetto ugualitario e spirituale fino a farlo scomparire. La versione moderna della loggia denominata "Governo occulto", (che avrebbe avuto tra le sue fila, personaggi di spicco come George Bush, Ronald Reagan e quasi tutti i direttori della Cia) tramerebbe da anni per provocare una crisi economica su tutto il pianeta… al fine ultimo di indebolire le strutture democratiche esistenti e sostituire tutti i governi con un Nuovo Ordine Mondiale, retto da una Sinarchia, cioè da un governo unico composto da banchieri ed economisti.

Si tratterebbe della moderna interpretazione del disegno massone degli Illuminati che voleva realizzare sulla Terra l’ "adveniat regnum viri" (la venuta del regno dell’uomo) al posto dell’ "adveniat regnum tuum" di Dio nel Pater Noster. Le esigenze dell’uomo (materiale) poste al centro del mondo: controllo totale, ordine totale, economia vincolata. Prove materiali dell’esistenza storica della setta sarebbero disseminate ovunque: nell’aula del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a New York, troneggia una strana opera pittorica costituita da grandi tavole. In una di queste si può osservare una piccola colomba bianca inseguita da tre corvi minacciosi e in fondo la firma del pittore e una scritta molto piccola che dice: "L’uomo trionferà su Dio". Perfino nella banconota da un dollaro sono disseminati simboli tipici della massoneria. Sono state registrate testimonianze (perfino di banchieri e di funzionari dell’FBI) anche sull’effettiva esistenza e operatività del settore moderno della setta. Al di là dell’affascinanti interpretazioni storiche e delle facili, possibili, accuse di sensazionalismo pseudo-esoterico bisogna cogliere l’evidente metafora celata in questa “eccentrica” tesi. Ogni leggenda, si sa, come del resto ogni diceria popolare, possiede un fondo di verità. QUALE FORZA SI NASCONDE DIETRO ALLA CRISI GLOBALE CHE IL NOSTRO TEMPO STA VIVENDO? LO SMODERATO ED EGOISTICO AMORE PER IL DENARO. E cosa più del denaro è invenzione ed espressione dell’umano e contemporaneamente rappresenta il contrario di un Dio inteso come valore etico e spiritualità? La società è insieme di individui interagenti finalizzati al raggiungimento di un bene comune, non può esistere senza cooperazione e collaborazione, non può prosperare senza fini condivisi. Il modello di una Sinarchia che domini l’economia non renderà sicuro il mondo né contribuirà a farlo migliorare: al massimo introdurrà rigidità e sospetto e ci priverà della libertà. I bisogni reali dell’essere umano sono ben altri.

Solo l’aiuto e il rispetto reciproco permetterebbero davvero di uscire dalla crisi, dalla vera crisi, quella riguardante economia e scelte di vita, morale e bisogni sociali. Solo la condivisione di nuove scelte etiche, sentite e concrete impedirà il realizzarsi del disfacimento di una società completamente marcia, schiava del materialismo più bieco e disperato. Ma convincere gli abitanti del mondo che il loro reale interesse è l’accordo, il lavorare insieme, il dialogo, l’altruismo sembra un’impresa disperata. E’ necessario mettere in atto un progetto complesso di informazione e persuasione perché, come diceva Baudelaire, “Il male in fondo viene fatto senza sforzo, naturalmente, è l’opera del fato; il bene invece è sempre il prodotto di un’arte”.

Predo da EccoCosaVedo
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Italia sotto attacco: continuano a minacciarci con l'arma economica dello "spread"

11/16/2011

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_La situazione è talmente lampante e chiara, che analizzarla è fin troppo semplice. L'andamento dei mercati, confrontato con l'evoluzione della situazione politica parlano da soli. Hanno calato dall'alto "mr bilderberg trilaterale Monti", ma non possono sostituire deputati e senatori, di cui hanno bisogno; pertanto esercitano pressione con le armi finanziarie che GESTISCONO E CONTROLLANO a loro uso e consumo, affinché i partiti lascino "carta bianca" a Monti. MA è GIUSTO ACCETTARE INCONDIZIONATAMENTE TUTTO?

Pdl e Idv rifiutano di dare a Monti "appoggio incondizionato" (come invece hanno fatto Pd e Udc) e lo spread, che nei giorni scorsi era diminuito di quasi un punto, torna a salire. 

(andamento dello spread: vedi il grafico)

I MERCATI FINANZIARI CONTINUANO A MINACCIARE IL PAESE: gli speculatori pretendono che "Mr. Bilderberg Trilaterale Monti" abbia "CARTA BIANCA", facendo pressione con questa ARMA ECONOMICA, gestita e condizionata dai "poteri forti" a cui è legato il sig. Monti: infatti Goldman Sachs, J.P. Morgan, le banche Rothschild (I cui massimi esponenti sono legati a doppio filo al gruppo bilderberg e alla commissione trilaterale di cui Monti è rispettivamente Membro e Presidente Europeo) - lobby che fanno parte di quell'1% di "potentati" che possiedono il 40% delle ricchezze del mondo, riescono a condizionare i mercati finanziari con la stessa facilità con cui uno di noi va al bagno e tira lo scarico.

E' BENE CHE GLI ITALIANI SI RENDANO CONTO DI QUAL E' LA SITUAZIONE DEL PAESE, TENUTO SOTTO SCACCO DAI BANCHIERI... 


Noi riteniamo che Pdl e Idv FACCIANO BENE a porre dei paletti: non è possibile che LA SOVRANITA' NAZIONALE sia gestita dagli speculatori, la posizione di Udc e PD che hanno calato i pantaloni (quelli degli italiani, non i loro...) è ripugnante.

Lo è ancora di più la posizione leghista: i padani sono "usciti dai giochi", dichiarando di collocarsi in ogni caso all'opposizione; sono tornati a parlare di "parlamento padano", perdendo ogni contatto con la realtà. E' evidente come l'obiettivo dei Trota boys sia quello di "farsi sentire" e opporsi demagogicamente a scelte che saranno certamente impopolari, in modo da recuperare consensi tra una base leghista sempre più lontana da Bossi, accusato di una gestione dispotica del partito e di aver sacrificato all'altare di Berlusconi gli "storici" cavalli di battaglia leghisti.

Aggiornamento ore 21.41:
Ringraziamo Pierferdinando Casini per aver CONFERMATO, circa 15 minuti fa su Twitter, ciò che abbiamo scritto nel nostro editoriale (questo) pubblicato alle 20.24

Preso da nocensura.com

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