Peter Pace |
John DeGioia |
Christopher Dodd (Emisfero Occidentale e Affari dei Corpi di Pace).
Giuseppe Mazzini è stato l’individuo a cui Albert Pike scrisse alcune lettere, nelle quali espose che ci sarebbero state tre guerre mondiali che avrebbero alla fine unito il mondo sotto una dittatura luciferina. Come Pike, Mazzini fù un Illuminato e possedeva il 33esimo grado massonico. Egli è anche il fondatore della Mafia. Le forze dell’ordine conoscevano da tempo i rapporti che vi erano tra massoneria e Cosa Nostra. “Il comitato ritiene che il legame tra Cosa Nostra e le istituzioni è basato gran parte sulla Massoneria.” Il terreno fondamentale su cui è stato creato e rinforzato il collegamento tra Cosa Nostra con i funzionari pubblici e i professionisti privati è la Massoneria. Il legame Massoneria serve per mantenere le relazioni costanti e organiche. L’ammissione di membri in Cosa Nostra, anche a livelli elevati, non è un evento occasionale o episodico, ma una scelta strategica. Il giuramento di fedeltà a Cosa Nostra rimane il punto cardine attorno al quale gli”Uomini d’onore”, devono essere chiaramente legati. Ma le associazioni Massoniche offrono alla mafia uno strumento formidabile per estendere il proprio potere, per ottenere favori e privilegi in ogni campo: sia per la conclusione delle grandi imprese sia per “sistemare le dispute”, come molti collaboratori di giustizia hanno rivelato “. Mazzini nacque in Francia e suo padre fù un “giacobino” (massone del gruppo degli Illuminati che hanno provocato la Rivoluzione francese). Come suo padre, che era anche un professore universitario, Mazzini gravitò nell’ambiente delle società segrete. Nel 1830 Mazzini si recò in Toscana, dove divenne membro della carboneria, un’associazione segreta con scopi politici. Il 31 ottobre dello stesso anno fu arrestato a Genova e internato a Savona. Durante la sua prigionia ideò un nuovo movimento patriottico, diretto a sostituire il fallimentare movimento della carboneria. Anche se fù liberato all’inizio del 1831, scelse l’esilio, invece di una vita confinata nel piccolo borgo assegnato lui dalla polizia, spostandosi a Ginevra in Svizzera. Ancora più interessante è il desiderio di Mazzini di creare gli “Stati Uniti d’Europa”, un secolo prima che l’Unione europea nascesse. Il globalismo è Illuminismo e Mazzini fu fedele a entrambi. Ora, tornando alla mafia: “Giuseppe Mazzini, un massone di 33esimo grado, fondò un gruppo di rivoluzionari chiamato Giovine Italia. Il loro obiettivo era quello di liberare l’Italia dal controllo della monarchia e dal papa. Ebbero successo e Mazzini fù onorato come un patriota in Italia. Ma, nel processo, nacque la mafia. I rivoluzionari della Giovine Italia ebbero bisogno di soldi, e quindi: “… per procurarsi da vivere rapinarono banche, saccheggiarono o bruciarono le aziende, se da queste non veniva pagato il pizzo e sequestrarono persone per ricavarne un riscatto. In tutta Italia si diffuse la frase” Mazzini Autorizza Furti, Incendi e Attentati (o avvelenamenti)” Questa frase è stata accorciata nella sigla, MAFIA, nasce ora la criminalità organizzata. ” Mazzini fù anche il fondatore del Rito scozzese della massoneria in Italia. Dobbiamo renderci conto che il Rito Scozzese è il ramo degli Illuminati nella Massoneria. Fù fondato dagli illuministi Albert Pike e Mazzini. Il Rito scozzese ha 33 gradi. La maggior parte delle persone avanzano solo nei primi tre livelli e ignorano i veri obiettivi del Rito Scozzese, e gli adoratori di Lucifero che comandano dall’alto. Detto questo, la mafia è solo un altro strumento degli Illuminati, funzionando, nella realizzazione della loro agenda luciferina. L’occupazione e il governo del territorio in concorrenza con le autorità legittime, possiede immense risorse finanziarie, ha un esercito segreto ben armato, ha un programma di espansione illimitata, tutte queste caratteristiche ne fanno una organizzazione che opera secondo la logica del potere e della convenienza, senza regole se non quelle che si prodigano a difendere. La strategia politica di Cosa Nostra non viene modificata da altri,ma viene imposta sugli altri in termini di corruzione e violenza. La mafia e la politica hanno un rapporto di “convivenza”,convivenza la quale ha favorito i tentativi di infiltrazione negli organi di governo, nella magistratura, nella polizia e nelle autorità locali. Alcuni tentativi hanno avuto successo, con conseguenze disastrose per la legittimità e la credibilità delle azioni intraprese dalle autorità pubbliche. ” Queste azioni includono omicidi, ricatti, intimidazioni, corruzione e altri metodi per man tenere la gente sotto il controllo della mafia. “Ordine dal caos” sotto il mantra de “il fine giustifica i mezzi.”
Preso da: http://laveritadininconaco.altervista.org/giuseppe-mazzini-il-massone-fondatore-della-mafia/?doing_wp_cron=1471467815.2302141189575195312500
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I Funzionari Di Alto Livello Degli Stati Uniti Sono Solo Dei Vassalli Servili al Vaticano Qui sotto trovate un articolo del 2006 di Greg Szymanski che parla del controllo del Vaticano e dei gesuiti sui governi statunitensi di George W. Bush e Ronald Reagan, per arrivare, in seguito, fino alla vera e propria fondazione vaticana degli Stati Uniti. Di Greg Szymanski 9 novembre 2006 traduzione: http://nwo-truthresearch.blogspot.it George W. Bush, Skull and Bonesman Luciferino e occupante illegale della Casa Bianca, ha sempre conferito nomine a cattolici romani fedeli al Nuovo Ordine Mondiale diretto dal Vaticano e dai gesuiti. [nota di nwo-truthresearch: sulla Skull and Bones del papa e dei gesuiti si veda questo nostro post.] Anche se gli americani sperano che le recenti elezioni di medio termine forniscano un barlume di speranza, dobbiamo capire che gli Stati Uniti sono in realtà dei vassalli servitori sotto l'immenso controllo del potere e della stregoneria vaticana. Ad esempio, cinque degli otto giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti sono cattolici con la loro prima fedeltà al Papa e alla sua agenda fascista, non all'America. Oltre al corrotto potere giudiziario, gli Stati Uniti vengono utilizzati per sottomettere e distruggere il Medio Oriente per conto del Vaticano, perché molti dei principali leader militari americani sono cattolici romani con la loro prima fedeltà rivolta a Roma, non all'America. Infatti, ognuna delle principali nomine fatta dall'occupante illegale della Casa Bianca e Bonesman Luciferino George W. Bush è stata sempre cattolica romana. Ascoltiamo un ricercatore del Vaticano, che collega i punti tra gli Illuminati, l'amministrazione Bush e il Vaticano, che insieme cercano silenziosamente di distruggere l'America dal suo interno, con menzogne ed inganni: "Esempi includono gli Opus Dei John Robertse Samuel Alito, nominati alla Rota Romana dell'Impero USA, la Corte Suprema degli Stati Uniti; il generale Peter Pace(Vice Presidente dei Capi di Stato Maggiore); Michael Peter Jacksonalle SS del Reich americano, il Dipartimento di Sicurezza Nazionale (in inglese è Department of Homeland Security, l'autore fa il gioco di parole Homeland-Romeland); Alberto Gonzalesnella carica di Procuratore Generale e molti, molti altri." "L'amministrazione dell'ex Presidente Ronald Reagan, membro onorario Shriner e Cavaliere di Malta, fu la più cattolica di tutte, ma credo che l'amministrazione Bush ora detenga il record. L'ex direttore della Cia, il Cavaliere di Malta George J. Tenet, addestrato dai gesuiti alla Walsh School of Foreign Service, per il suo audace atto di tradimento, è stato premiato con una cattedra nella sua università. L'ex direttore della Cia e Bonesman Porter Gossverrà anch'egli premiato per le sue azioni segrete. Non mi stupirò se la Georgetown o la Fordham gli daranno subito una cattedra."[nota dinwo-truthresearch: Porter Goss, capo della Cia dal 24/09/2004 al 21/04/2005, non è stato addestrato dai Gesuiti, ma fa parte di altre due società segrete, la Book and Snakee la Psi Upsilon] "Il dato che l'amministrazione Bush sia prevalentemente cattolica potrebbe essere un'indicazione del fatto che sia stato firmato segretamente un concordato con la Malvagia Sede durante una delle udienze di Bush con l'Anticristo Papale Giovanni Paolo II. Io non lo so per certo." "Recentemente il luciferino Imperatore Bush ha detto che suo fratello Jebè diventato un Cavaliere di Colombo di Terzo Grado. [nota di nwo-truthresearch: da wikipedia: Jeb Bushè un Cavaliere di Colombo di Terzo Grado, a detta di un discorso di George W. Bush tenuto alla 122esima Convention dei Cavalieri di Colombo il 3 agosto 2004 a Dallas, in Texas. Di seguito c'è un estratto del discorso: “Sono orgoglioso di affermare che la mia famiglia abbia contribuito alle vostre file. Alcuni anni fa il governatore Jeb diventò un Cavaliere. Ed egli, sì, di recente ha preso il suo Terzo Grado....”[17]] Anche Al Gore, il massone del 33° grado, Battista del Sud e devoto della dea pagana Gaia, è uno di loro." [nota di nwo-truthresearch: alla pagina 1632 del libro di Phelps Vatican Assassins III ci sono due foto interessanti con relative didascalie: #736: L'Arcivescovo di New York, il Cardinale Edward Egan, New York, 2000 – I candidati presidenziali George W. Bush e Al Gore con il proprio padrone. #737: George W. Bush; il Cardinale Edward Egan e Al Gore, 2000. Come avvenne nel 1963 con il Cardinale Francis Spellman che controllava entrambi i candidati alla presidenza, John F. Kennedy e Richard M. Nixon, così avviene oggi. Scattata al Waldorf-Astoria Hotel di New York durante l'annuale Cena alla Memoria di Alfred E. Smith (Cavaliere di Colombo), possiamo vedere la reverenza dei candidati del partito democratico e repubblicano verso il loro padrone politico, e il potere assoluto esercitato dall'”Arcivescovo della capitale del mondo”. Questo campione del potere temporale del papa, il Cardinale Edward Egan, fu l'agente di fiducia di Giovanni Paolo II che orchestrò gli eventi terroristici dell'11-9 utilizzando i suoi Cavalieri di Malta nel dirigere ogni dettaglio della “black operation” NSA/CIA/FBI.”] "Non importa chi sia scelto come Arcivescovo di New York, la stessa agenda degli empi gesuiti sarà servita dal suo burattino alla Casa Bianca, che non è altro che uno schiavo dei gesuiti della Georgetown University; del loro boss locale, il Cardinale Theodore McCarrick, addestrato dai gesuiti alla Fordham e ordinato sacerdote cattolico dal Cardinale Francis Spellman nel 1958, e del loro boss politico nazionale, il Cardinale Edward Egan addestrato dai gesuiti.” “Naturalmente non avremmo alcun problema con i cattolici impegnati nel governo, se la storia non avesse già dimostrato che le intenzioni del Vaticano e dei gesuiti sono sempre state quelle di distruggere la libertà, non di farla avanzare.“ Qui ascoltiamo ancora un ricercatore dei gesuiti e del Vaticano che collega i punti tra gli alti capi militari, i quali sono stati addestrati presso la gesuita Georgetown e sono connessi ai Cavalieri di Malta, una potente organizzazione che in America è una facciata del potere e del dominio Vaticano sulla politica estera e interna statunitense. “Secondo un discorso del febbraio 2006 del presidente della Georgetown, il Cavaliere di Malta addestrato dai gesuiti e membro del CFR John “Jack” DeGioia, il generale dell'United States Marine CorpsPeter Pace, vice Presidente dei Capi di Stato Maggiore, successore del membro del CFR Richard Meyers, è un alunno della Georgetown, essendo stato “14 anni fa un membro del Seminario di Leadership della School of Foreign Service.”
“Egli è anche ritornato più volte per parlare ai seminari correnti come alunno e ha lodato pubblicamente il programma per il modo in cui esso garantiva agganci e amicizie in tutto il mondo,” ed è stato premiato con la Medaglia di Presidente (gli altri destinatari di questo premio della Georgetown University includono, secondo DeGioia :'Essa è stata donata ai capi di Stato durante le loro visite ai campus, nonchéai tre ospiti di questa sera: il PresidenteAznar, il Segretario Nicholson[SMOM] nel suo precedente ruolo di Ambasciatore presso la Santa Sede, e il senatore Leahy[addestrato dai gesuiti]. Sono molto orgoglioso di aggiungere il GeneralePeter Pace, Presidente dei Capi di Stato Maggiore, a questa lista illustre. Generale Pace, per favore faccia un passo in avanti.') “Lo SMOM DeGioia disse:
'Il nostro motto qui alla Georgetown è “Utraque Unum” o “Entrambe e Una”. E' spesso usato per assicurarci di osservare i due lati delle cose, quindi esso a volte può fare riferimento all'arte e alla scienza, a volte all'anima e al corpo, a volte alla mente e allo spirito. Il motto del Corpo dei Marines è “Semper Fidelis” o “Sempre Fedele.”' 'Posso pregarvi tutti di unirvi a me in un augurio in due parti? In primo luogo al Presidente dei Capi di Stato Maggiore, il generale Peter Pace. Il suo servizio, la sua integrità e lealtà “sempre fedele” come ufficiale congiunto e Marine, come studioso e guerriero, e come ufficiale e gentiluomo, sono dappertutto fonte di ispirazione per i leader. E, in secondo luogo, alla sua splendida moglie Lynne; la sua cura e la sua assistenza verso gli altri all'USO, a favore degli Americani con Disabilità, presso gli orfanotrofi all'estero, e in così tanti altri luoghi di bisogno, mostra che i suoi valori fondamentali sono semplicemente alla pari di qualsiasi marine, e di ogni gesuita.'” Secondo un altro recente articolo, il Generale Pace, nel suo discorso alla John Carroll Society, ha detto: “Mi rivolgo a voi come a chi apprezza...che questo premio sia veramente in previsione di futuri comportamenti”, ha detto Pace E, dopo aver sentito questo discorso, il ricercatore Vaticano chiese: “Potrebbe essere che il vero significato di questa citazione sia che il futuro tradimento delle truppe USA in Medio Oriente venne anticipato dall'addestrato dai gesuiti Pace e dai suoi maestri gesuiti della Georgetown? Penso di si. Egli è stato premiato per la sua obbedienza all'Ordine e per la sua futura complicità nella distruzione delle forze armate statunitensi, la maggior parte delle quali servono inconsapevolmente il Papato.” “Sinceramente credo che l'istruito dai gesuiti Pace, il comandante supremo della NATO James L. Jones, George Casey Jr., Donald Rumsfeld (che abbandonò la Georgetown) e il membro del CFR John Abizaid, saranno molto presto sotto il comando dei loro padroni gesuiti e del loro Council on Foreign Relations tradendo le truppe statunitensi in Medio Oriente. E' inequivocabile la connessione dei gesuiti a questa guerra di annientamento contro i popoli musulmani e, allo stesso tempo, contro i soldati americani, la maggior parte dei quali sono inconsapevoli di essere carne da cannone di una crociata papale guidata dai gesuiti. Non è una coincidenza che questi siano collegati alla Georgetown University, all'Opus Dei e al Council on Foreign Relations.” “Ho il sospetto che Pace sia anche un membro dell'Opus Dei, dato il suo collegamento al sacerdote cattolico istruito dai gesuiti Peter Vaghi, della Chiesa di Little Flower e cappellano della John Carroll Society, della quale sono membri Peter Pace, il giudice capo della Corte Suprema John Roberts (che ha legami con la gesuita Georgetown essendo stato un professore aggiunto a Londra) e il giudice della Corte Suprema Antonin Scalia, istruito dai gesuiti e membro dell'Opus Dei.”http://www.johncarrollsociety.org/new_page_7.htm [nota di nwo-truthresearch: il precedente link non funziona più, in compenso a questo link possiamo trovare Peter Vaghi, Peter Pace e Antonin Scalia nella pagina dedicata ai destinatari della Medaglia della John Carroll Society] Per illustrare come il Presidente Reagan abbia venduto il suo paese ristabilendo le relazioni diplomatiche con il Vaticano, leggiamo questa parte del capitolo 1- Subliminal Rome, dal libro di Tupper Saussy Ruler of Evil: “Quando un giornalista vincitore del Premio Pulitzer annunciò, nella sua storia di copertina di Time Magazine nel 1992, che una “cospirazione” aveva legato Ronald Reagan e Papa Giovanni Paolo II in una “segreta santa alleanza” che aveva portato alla caduta del comunismo, almeno un lettore vide attraverso il filtro della campagna propagandistica. Il Professor Carol A. Brown dell'Università del Massachusetts sparò una lettera ai redattori del Time dicendo: 'La settimana scorsa ho insegnato ai miei studenti la separazione di Stato e Chiesa. Questa settimana ho imparato che il Papa gestisce la politica estera degli Stati Uniti. Nessuna meraviglia che i nostri giovani siano così cinici di fronte agli ideali americani.' Ciò che Brown aveva imparato da Carl Bernstein io l'avevo scoperto da me stesso nell'arco di diversi anni di indagine privata: il papato ha veramente gestito la politica estera degli Stati Uniti, e lo ha sempre fatto. Sì, Bernstein osservò che i principali attori americani dietro al complotto Reagan/Vaticano, erano, uno per uno, dei “devoti cattolici romani” - vale a dire William Casey (Direttore della CIA), Richard Allen (Consigliere della Sicurezza Nazionale), il giudice William Clark (Consigliere della Sicurezza Nazionale), Alexander Haig (Segretario di Stato), Vernon Walters (Ambasciatore Straordinario), e William Wilson (Ambasciatore dello Stato del Vaticano). Ma il giornalista trascurò di dire che pure l'intera Commissione per gli Affari Esteri del Senato era governata da cattolici. In particolare i senatori Joseph Biden (Sottocommissione per gli Affari Europei), Paul Sarbanes (Politica Economica Internazionale, Commercio, Oceani e Ambiente), Daniel P. Moynihan (Affari dell'Asia Meridionale e del Vicino Oriente), John Kerry (Terrorismo, Narcotici e Comunicazioni Internazionali ) e ... Christopher Dodd (Emisfero Occidentale e Affari dei Corpi di Pace). Bernstein fu lontano dall'indicare la lista dei leader cattolici della politica interna americana, come il leader della maggioranza al Senato George Mitchell e il Presidente della Camera Tom Foley. Infatti, quando la storia della santa alleanza raggiunse il successo, non c'era praticamente alcuna arena dell'attività legislativa federale, secondo L'Almanacco Mondiale 1992 della Politica degli Stati Uniti, che non era direttamente controllata da un senatore o un rappresentante cattolico. I comitati e i sottocomitati del Senato degli Stati Uniti e della Camera dei Rappresentanti che disciplinano il commercio, le comunicazioni e le telecomunicazioni, l'energia, la medicina, la salute, l'istruzione e il benessere, i servizi alla persona, la tutela dei consumatori, la finanza e le istituzioni finanziarie, i trasporti, il lavoro e la disoccupazione, i materiali pericolosi, la tassazione, la regolamentazione bancaria, la moneta e la politica monetaria, la supervisione del Sistema della Federal Reserve, i prezzi delle materie prime, i servizi di affitto, l'amministrazione delle piccole imprese, gli affari urbani, gli affari europei, gli affari del Vicino Oriente e dell'Asia del Sud, il terrorismo/narcotici/comunicazioni internazionali, l'economia internazionale/commercio/oceani/politica ambientale, le assicurazioni, gli alloggi, lo sviluppo delle comunità, le garanzie sui prestiti federali, le misure economiche di stabilizzazione (compreso il controllo dei prezzi e dei salari), le transazioni in oro e metalli preziosi, l'industria agricola, animale e forestale, le questioni rurali, la nutrizione, il sostegno dei prezzi, Food for Peace, le esportazioni agricole, la conservazione del suolo, l'irrigazione, il flusso di canalizzazione, il controllo delle inondazioni, le imprese minoritarie, l'ambiente e l'inquinamento, gli stanziamenti, la difesa, le operazioni all'estero, i vaccini, l'etichettatura e il confezionamento dei farmaci, le droghe e l'alcol, l'ispezione e la certificazione del pesce e dei prodotti alimentari trasformati, l'uso di vitamine e saccarina, le proposte nazionali di assicurazione sulla malattia, i servizi alla persona, i servizi legali, le relazioni familiari, le arti e gli studi umanistici, i portatori di handicap e l'invecchiamento – in altre parole, praticamente ogni aspetto della vita secolare in America – passò sotto la presidenza di uno di questi cattolici laici: Fai clic qui per effettuare modifiche. COMUNISMOAndando per ordine cronologico, assistiamo dapprima alla nascita del Comunismo per opera principalmente di Karl Marx e Friedrich Engels nel 1848 con il libro “Il Capitale”. Costui nella foto è Karl Marx, e si può notare immediatamente la mano dentro la giacca, chiaro simbolo massonico. Esatto difatti Marx fu iscritto nella “loggia degli uomini giusti”, cioè una società segreta che si succede agli Illuminati di Baviera dopo che nel 1786 la polizia smascherò questa loggia (e qui vi consiglio caldamente di informarvi). Marx era anche Ebreo (prima di diventare ufficialemente ateo), dopodichè diventò segretamente un satanista, da giovane difatti compose un dramma di nome Oulanem (cioè l’inversione del nome biblico di Gesù: Emanuele, che in ebraico significa “Dio è con noi”). In effetti basti pensare che nei riti satanici tutto viene rovesciato da coda a capo: preghiere, croci, nomi ecc ecc Ma Marx spiega perfettamente la sua appartenenza a una religione satanica in un poema chiamato “il giocatore”: Sorgono i vapori infernali e mi riempiono il cervello Ma ci sono moltissimi altri versi di Marx nel quale esprime la sua fede al demonio. Passiamo ora a Lenin, anche lui era un ebreo, e anche massone (come si vede dalla foto). ma anche Stalin parrebbe sia stato un massone adoratore di satana, continuando le messe nere che compì Lenin in passato. NAZISMOIl nazsmo nacque come movimento contro gli ebrei. Ma se si va un’attimo a scoprire le carte in tavola si scoprirà che Adolf Hitler era nipote di un ebreo. la biografia di Hitler il MEIN KEMPF, fu battuto a macchina da scrivere da un ebreo di nome Max Amann. Hans Frank, l’avvocato di Hitler, era figlio di un avvocato Ebreo di Bamberg. A Nurnberg, alla testa del partito Nazista dichiaro: “La questione Ebraica puo essere risolta solo costruendo uno Stato in Palestina”.Rudolf Heiss, nacque in Egitto, da madre ebrea Ma soprattutto, la cosa più incredibile è scoprire che i maggiori finanziatori del nazismo furono degli ebrei: <Bank House Mendelson & Co., Khun-Loeb & Co., J. Morgan & Co., Samuel & Samuel. Warburg, Il finanziatore Ebreo Barone von schroder, il finanziatore Ebreo Paul Silverberg, il finanziatore Ebreo Lord Rothschild, Rothermere, Stern, proprietario in Inghilterra di una catena di giornali. Sir Henry Deterding of The Royal Deutsch Shill, Erhard Milch, Ebreo direttore della Lufthansa, Philip Lenard, figlio di un mercante Ebreo- David Lenard, Gauss, Abraham Esau, ecc. ecc….. FASCISMO“DIO, PATRIA, FAMIGLIA”. Ma Benito Mussolini non sembrava rispettare il primo punto del suo movimento, perchè da ragazzo quando ancora era un socialista, Mussolini, alla “Casa del Popolo” per zittire il sacerdote evangelico Alfredo Taglialatela, chiese a qualcuno dei presenti un orologio e disse: “Do tempo cinque minuti a Dio di fulminarmi. Se non mi punisce in Questo tempo vuol dire che non esiste” e poi concluse dicendo che “la religione è una malattia psichica ed una immoralità”. Anche sulla questione dell’ Italia, della patria unita, dell’orgoglio nazionale il Duce sembrò essere davvero incoerente con quello che il suo regime doveva invece trasmettere, infatti Mussolini riguardo all italiano nuovo della rivoluzione post-fascista fece dichiarazioni come: “il fascista ideale, doveva allontanarsi sensibilmente dal tipo diffuso soprattutto nell’Italia centrale e meridionale”. “Una volta o l’altra bisognerà fare una marcia su Napoli per spazzare via mandolini, chitarre, violini e cantastorie”. “Sono lieto che Napoli abbia delle notti così severe. La razza diventerà più dura. La guerra farà dei napoletani un popolo nordico” Ciano all’indomani del natale del ‘40, annota sul suo diario: “Nevica, il Duce è contento. Questa neve e questo freddo vanno benissimo, così muoiono le mezze cartucce e si migliora questa mediocre razza italiana”. ANARCHIAIl movimento anarchico si oppose al Marxismo, soprattutto per quanto riguarda la modalità di annientamento dello stato…beh uno dei più grandi pensatori del movimento anarchico fu Michail Bakunin, il quale fu stretto compagno e amico di Marx durante la prima Internazionale socialista, che scrisse: «Il maligno rappresenta la ribellione satanica contro l‘autorità divina, ribellione nella quale vediamo il germe fecondo di tutte le emancipazioni umane, la Rivoluzione. I socialisti si riconoscono l’un l’altro con le parole: “Nel nome di Colui al quale è stata commessa una grande ingiustizia”. Satana è l’eterno ribelle, il primo libero pensatore ed emancipatore dei mondi. Egli fà sì che l’uomo si vergogni della sua bestiale ignoranza e obbedienza; lo emancipa, imprime sulla sua fronte il suggello della libertà e dell’umanità, spronandolo a disobbedire e a mangiare il frutto della conoscenza» “Dio e lo Stato” p.112 Ma colui che fu sicuramente il padre del pensiero anarchico fu Pierre-Joseph Proudhon, il filosofo Francese non si sottrasse nemmeno lui a un amore incondizionato verso il demonio, tanto che scrisse: «Vieni, Satana - egli esclama – calunniato dai piccoli e dai re. Dio è stupidità e codardia; Dio è ipocrisia e falsità; Dio è tirannia e povertà; Dio è malvagio [...]. Io giuro, Dio, con la mano distesa verso il cielo, che non sei niente più che l’esecutore della mia ragione, lo scettro della mia coscienza» Filosofia della miseria p.200-201 Un altro aspetto molto curioso è il famosissimo simbolo della (A) Questo simbolo viene considerato da alcuni il significato dell’ opera di Proudhon, Anarchy is Order, dove A sta per anarchia, e il cerchio sarebbe la O di order, ma questo simbolo fu ideato dal massone Giuseppe Fanelli nel 1868. E in effetti se si prende uno dei simboli più usati nelle massonerie, cioè la sqaudra e il compasso si può vedere una grande somiglianza con la (A) Molto brutto da dire ma se si ci si documenta un momento si scopre che il Comunismo e gran parte dell’Anarchia, derivano da pensatori segretamente massoni di loggie sataniche, e che dunque lo scopo dell’instaurazione di certi modelli economici e sociali, abbiano nelle menti perverse dei loro benpensanti, lo scopo di dividere ancor di più, e di portare il male e la morte tra le popolazioni?. Sul nazismo non credo ci sia niente da dire, in quanto fu una barbaria di violenza e morti inutili, e chi si professa nazista, non può altro che essere o semplicemente ignorante, oppure un grandissimo coglione. Sul fascismo si è visto come Mussolini sulla carta era un fiero italiano adoratore di tutto il suo popolo, ma che in realtà era più simie a un Leghista del giorno d’oggi……a questo punto vedendo anche come giorno per giorno il capitalsimo fallisca sempre più, la domanda è: esiste una sana ideologia che non nasca nell’occulto o nella menzogna?Fonti: FASCISMO: n° 588 del Calendario del Popolo: IL CAVALIERE BENITO MUSSOLINI. anno 51° A.Gambarè Pubblicato da neovitruvian Un cavallo dell’apocalisse con dei brillanti occhi rossi nella hall dell’aereoporto? Murales da incubo? Strane parole e simboli incassati sul pavimento? Gargoyles, seduti sulle valigie? OK, questo posto non promette nulla di buono. Seriamente, sono così tante le irregolarità che circondano il DIA, che potrebbe essere scritto un libro voluminoso sull’argomento. Le strutture e l’arte presenti nell’aereoporto portano molti visitatori a pensare che il DIA sia molto di più che un aereoporto: è letteralmente una cattedrale New-Age, piena di simbolismo occulto e riferimenti alle società segrete. L’arte presso il DIA non è un aggregato di scelte strane fatte da persone di cattivo gusto, come molti pensano. Si tratta di una collezione coesa di pezzi simbolici che riflettono la filosofia, le credenze e gli obiettivi delle élite globali. Il DIA è l’aeroporto più grande in America costato oltre 4,8 miliardi di dollari. Tutto ciò che riguarda questo aeroporto è stato meticolosamente pianificato e tutto sta lì per una ragione. L’AEREOPORTO Le strutture aeroportuali stesse sollevano un sacco di domande riguardanti il vero scopo della mega-struttura. Numerose teorie “creative” aleggiano attorno al DIA: basi militari sotterranee, alieni e / o creature rettiliane. L’aeroporto fu costruito nel 1995 su 34.000 acri di terra. La sua costruzione costrinse l’aeroporto internazionale di Stapleton a chiudere, anche se venivano utilizzate più piste e più gateway che nel DIA. Il costo iniziale della costruzione fù di 1,7 miliardi di dollari ma il progetto finale elevò la cifra a 4,8 miliardi: 3,1 miliardi di dollari oltre il budget di base. Numerose irregolarità sono state segnalate per quanto riguarda la costruzione del sito: Diversi imprenditori sono stati assunti per le diverse parti dell’aeroporto. Sono stati tutti licenziati dopo che il loro lavoro venne svolto. Questo portò gli osservatori a credere che fosse una strategia per essere sicuri che nessuno avesse in mente in quadro generale del progetto. Sono stati spostati 110 milioni di metri cubi di terra, molto più di quanto solitamente è necessario. Questo ha fatto sorgere il sospetto che vi fossero delle costruzioni sotterranee. Per le comunicazioni vennero installati 5.300 miglia di fibra ottica (per fare un confronto, la distanza fra le due coste statunitensi è di 3000 miglia). Il sistema di alimentazione può pompare 1000 galloni di carburante al minuto. Tale approvigionamento è totalmente assurdo per un aeroporto commerciale. Venne importato del granito da tutto il mondo, anche se il progetto aveva già sforato il budget iniziale. Venne costruito un sistema di tunnel enorme (i camion possano circolare al loro interno) e di metropolitane. La maggior parte dei quali non vengono utilizzati al momento. L’analisi dei dati disponibili mi fa raggiungere almeno una conclusione: questa gigantesca struttura finirà per diventare molto più di un regolare aeroporto commerciale. Ha la capacità di gestire una quantità enorme di persone e veicoli, che fa intuire agli osservatori che la struttura potrebbe essere utilizzata come base militare; altri aggiungono che sarà utilizzato come un campo di concentramento civile nel prossimo futuro. Non voglio avanzare su questo argomento perché non ho la prova di tali affermazioni. Analizziamo ora la “tranquilla” e “viaggiatore- friendly” arte del DIA. 1 IL CAVALLO DELL’APOCALISSE Quindi è questa l’accoglienza alle porte degli inferi … scusate, volevo dire ai cancelli dell’aeroporto di Denver. Uno stallone in fibra di vetro alto 32 metri con venature che fuoriescono dal suo corpo e degli occhi demoniaci che risplendono di rosso. Mmm….bello. Ho sentito che i bambini lo adorano. Curiosità: il cavallo uccise il suo creatore, Luis Jimenez, mentre stava lavorando su di esso. Una parte della scultura si sciolse e cadde, causandogli ferite mortali. I suoi amici ora dicono che il cavallo è maledetto. Cosa rappresenta? La prima cosa che mi è venuta in mente quando ho visto quest’opera orrenda è: il cavallo dell’Apocalisse. In particolare il quarto cavaloo del libro dell’apocalisse nella Bibbia, viene giustamente chiamato “Morte”. “Guardai e vidi, un cavallo pallido; In altre parole, il cavallo “morte” uccide con le armi, con la fame, e con le malattia. Piuttosto estremo per un aereoporto, giusto? Sembra che il cavallo sia un pò fuori luogo. Scoprirai presto invece, che si adatta perfettamente al resto del DIA. 2 LA PIETRA ANGOLARE MASSONICA La pietra si trova nella “Grande Sala” dell’aeroporto (termine che viene utilizzato anche dai massoni per riferirsi alla loro sala riunioni). Ci sono simboli massonici sia sulla pietra che sulla insegna sopra, che sembra essere scritta in braille. Notare la menzione della “New World Airport Commission ” sulla pietra angolare. Questa commissione particolare non esiste, quindi molto probabilmente si riferisce al Nuovo Ordine Mondiale. C’è anche una capsula del tempo sepolta sotto la pietra che verrà disotterrata nel 2094. 3 MURALES PROFETICI Divisi su quattro pareti, i murales dipinti da Leo Tanguma dovrebbero rappresentare la pace, l’armonia e la natura. Quando si analizzerà il simbolismo dei murales, vi renderete conto che essi raccontano una storia terribile per gli avvenimenti futuri, come se fossero una specie di profezia. Ci sono specifici riferimenti sociali, politici, e altri dettagli occulti che, trasmutano questi dipinti in un manifesto per un Nuovo Ordine Mondiale. Tanguma riferì, che li furono date le linee guida per i murale e gli vennero versati sul conto 100 000 $ per i primi. In seguito negò il fatto che li vennero date istruzioni su come realizzare l’opera e confutò ogni domanda sul significato occulto di questi dipinti. Precedente i murales di Leo Tanguma erano tipici dell’arte chicana, pervasi politicamente e orientati alla comunità. Tuttavia, il suo lavoro presso il DIA invia “vibrazioni” totalmente diverse, dandomi la sensazione che stia semplicemente interpretando la visione di qualcun altro. Guardiamo i quadri uno per uno: A) PACE ED ARMONIA CON LA NATURA Il sito ufficiale dell’aereoporto indica che l’affresco si chiama “pace e armonia con la natura”. Davvero? Al centro del pezzo, dei bambini rattristati, con animali e vegetali estinti. Sullo sfondo, una foresta in fiamme, in lontananza si può vedere una città in fiamme. Un fatto interessante: la città venne ridipinta e ritoccata più volte nel corso degli anni, come se essa rappresentasse qualcosa di importante per i suoi creatori. Sembra circondata da un alone colorato, come se fosse stata attaccata da un arma bio-chimica. Uno dei bambini ha una tavoletta maya raffigurante la fine della civiltà. In basso, di questa pacifica opera, vediamo tre bare aperte contenenti ragazze morte di diverse culture. A sinistra vi è una donna nera, al centro vi è una donna nativa. Perché sono lì, con gli altri animali morti? Che sia una previsione sull’estinzione di queste razze? Sappiamo già che i militari hanno sviluppato armi chimiche specifiche per le razze. Qui sotto riporto ciò che il Project for a New American Century (PNAC), un think tank che definisce la politica estera e quella di difesa degli Stati Uniti ha da dire su questo argomento: “… l’arte della guerra … sarà molto diversa rispetto ad oggi … La ragazza sulla destra tiene in mano una Bibbia e una stella gialla “Giudea” usata dai nazisti per identificare gli ebrei. Sembra simboleggiare la morte delle credenze giudaico-cristiane. Coloro che hanno voluto i murales di questo aereoporto sono senza ombra di dubbio NON cristiani o ebraici. Le società segrete hanno un proprio sistema di credenza che è troppo complesso da spiegare qui. Posso però dirvi che le bare sono una parte importante del simbolismo massonico, come potete vedere nella prossima immagine raffigurante i simboli principali della massoneria. Le tombe sono anche un oggetto rituale della Skull And Bones. B) I BAMBINI DEL MONDO DELLA PACE Il secondo murale è formato da due parti. Leggiamo da sinistra a destra, quindi io lo analizzerò da sinistra a destra. Bambini di tutti i colori, vestiti in costumi folcloristici forniscono armi avvolti nella propria bandiera nazionale, ad un ragazzo tedesco …? Eh? Sì, il costume bavarese non lascia alcun dubbio. Il ragazzo al centro dell’immagine, che tiene un martello in mano, e apparentemente costruisce qualcosa è tedesco. Anche il ragazzo americano (vestito da boyscout) sembra ansioso di dare le sue armi e la bandiera al ragazzo tedesco. Siete nel più grande aeroporto d’America, nel bel mezzo degli Stati Uniti, e questo è il murale che visualizziamo. La gioia e la spensieratezza Usa, sottomessa alla Germania. Ciò rappresenta, ovviamente, i paesi del mondo mentre concedono la loro forza militare e la loro identità nazionale per “il bene comune”. Un altro riferimento al un nuovo ordine mondiale, con un governo ed un esercito. Ma perché il ragazzo tedesco è al centro di tutto? Ci sono così tante allusioni alla Germania e al nazismo in questo aeroporto, che per nessuna ragione si può parlare di una coincidenza. Non posso fare a meno di pensare all’ “Operazione Paperclip“, che ha portato importanti scienziati e ricercatori nazisti negli Stati Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale. Posa, sul fondo del murale, un figura che tiene in mano un fucile rotto (rappresentante la guerra) con due colombe, sedute sopra di esso (che rappresentano la pace). Commovente. Ora seguiamo il movimento dell’arcobaleno che comincia sotto quella statua, attorniando i bambini per poi arrivare alla seconda parte del murale. PARTE 2 Il mostro si è svegliato! Questa grande e aggressiva figura militare è vestita con una uniforme nazista (si noti il simbolo sul cappello), con un viso a forma di maschera antigas. Le sue mani stringono un fucile e una scimitarra con il quale molesta violentemente la colomba della pace che prima poggiava sul cusinetto. Sulla sinistra è raffigurata una schiera infinita di genitori che piangono i loro bambini morti. E’ un dipinto veramente atroce, senza alcun messaggio salvifico o morale. Il fatto che questa opera sia stata esposta alle porte del principale aeroporto d’America, durante l’età della correttezza politica (anni novanta) è del tutto aberrante. La figura militarista è glorificata e onnipotente, situata al centro dell’azione. Ha riacquistato i suoi poteri che sembrava aver perso dopo la seconda guerra mondiale. E’ di nuovo nel pieno delle sue forze e sta aprendo con la forza la strada verso un nuovo olocausto. Osservate attentamente i bambini dormienti/morti distesi sulla strada di mattoni. Non vi è alcuna traccia di violenza su di loro. Sono semplicemente privi di vita, come se fossero stati avvelenati dal gas mortale emanato dall’arcobaleno sopra di loro. Il mostro, protetto dalla sua maschera a gas, sta puntando l’attenzione dello spettatore sulla letterra in basso a destra. Si tratta di una lettera scritta da Hama Herchenberg, 14 anni, morto il 18 dicembre 1943 nel campo di concentramento di Auschwitz (come scritto nella parte inferiore della lettera). Un po ‘inquietante, o sbaglio. Auschwitz fù tristemente famosa per l’utilizzo di gas tossici. Il comandante del campo, Rudolf Höss, testimoniò al processo di Norimberga che ad Auschwitz furono uccise 3 milioni di persone, il 90 per cento dei quali erano ebrei. La maggior parte delle vittime sono state uccise nelle camere a gas di Auschwitz II con lo Zyklon B La presenza di un arcobaleno colorato e un orsacchiotto in questa immagine, sono simboli che ci fanno venire in mente l’innocenza e la giovinezza. Un’ultima cosa sulla scimitarra: è un simbolo spesso usato nell’immaginario massonico: C) PACE E ARMONIA CON LA NATURA Cosa si fa quando hai ucciso la maggior parte della popolazione mondiale con dei gas tossici? Si fa festa per la nascita di una pianta geneticamente modificata/che fa luce! Persone felici di tutto il mondo si dirigono irrisitibilmente verso questa pianta, alcuni sembrano quasi che stiano volando verso di essa. Proprio sopra questa pianta (che non esiste nella vita reale) vi è una figura simile a Gesù, chiaramente non lo è! Tutte le specie estinte del murale precedente sono di nuovo in vita e si può addirittura osservare una piccola colomba nascere dalla pianta. Che bello. Sono più felici ora che la popolazione sulla Terra è drasticamente diminuita. Anche gli animali sono felici e rigraziano per averli fatti morire. Le persone possono ora utilizzare un elevato livello di conoscenza scientifica e vivere in uno stato di felicità sintetizzata fornita dalle piante geneticamente modificate. Buon per loro. Se si guarda attentamente ai cuccioli di tigre, hanno volti di bambini umani. Piuttosto bizzarro. Questo murales ci parla di magia e di modificazioni genetiche. Per riassumere, i murales espongono con chiarezza gli obiettivi, ammessi, che si possono leggere nei documenti per un Nuovo Ordine Mondiale: Spopolamento massiccio della terra Se avete letto il pezzo sulle Georgia Guidestones, è possibile notare che i temi sono incredibilmente simili. Coincidenza? Le Georgia Guidestones dispongono anche di pietra angolare con una capsula del tempo sepolta sotto di essa. Non c’è “teoria del complotto “: questi sono fatti. Tutto è scritto nella pietra sotto i vostri occhi. Le élite fanno propri questi luoghi ci costruiscono sopra monumenti per celebrare la loro cultura. La loro “conoscenza divina” è comunque inaccessibile a meno che tu non sia un membro di alto rango. C’è così tanto da interpretare in questi murales che sono convinto di aver perso un sacco di dettagli (colori, forme, movimenti, simboli). 3 LA SVASTICA Dopo aver osservato tutte le allusioni alla Germania nazista, sareste sorpresi se le piste fossero a forma di svastica? Ecco una veduta aerea delle piste di Google Maps. Traetene le vostre conclusioni. Dubito fortemente che il ragazzo che ha disegnato queste piste di decollo non abbia notato la loro strana forma. Voglio dire, qualcuno nel processo di disegno e / o la costruzione avrà pensato: “Aspetta un attimo, questo progetto assomiglia alla svastica nazista! Forse lo dovremo cambiare! Non vogliamo che il nostro nuovo aereoporto da 4,1 miliardi $ sia offensivo”. 4 ALTRE STANEZZE Come ho detto prima, potrebbe essere scritto un libro sul DIA, quindi vi lascio con le stranezze che si possono osservare al DIA. Gargoyles Il simbolismo dei Gargoyles è sempre stato un mistero. Nessuno può realmente spiegare il motivo della loro presenza, in particolare negli edifici religiosi. Sono residui di credenze pagane mai tramontate? “Che cosa sono questi mostri fantastici? Qual è il significato di queste scimmie immonde, leoni selvaggi e strani mostri? Per quale scopo sono qui collocati queste creature, metà bestia, metà uomo? Il pavimento Queste foto rappresentano una strana serie di simboli presenti sul pavimento dal lato sud della grande sala al livello 5 e che continuano fino all’estremità nord della Grande Sala. Notare il disco nero che copre il sole. Quando arriviamo nella zona nord della Sala Grande, troviamo una statua di Jeppesen, che copre il sole. E ‘un riferimento al sole nero, adorato dai nazisti? ??????? Che si tratti di un esempio di arte “nativa” rappresentante la madre Terra? Sembra un entità aliena che inietta la vita sulla Terra. Cosa sono quelle piccole facce nella parte superiore del dipinto? Sono alieni che ci guardano dallo spazio? Non lo so, non riesco a trovare nesusna informazione su questa opera. Mi fa pensare per qualche ragione ai cerchi nel grano. Spero che abbiate apprezzato questo tour virtuale nel DIA e che attualmente vi stiate facendo delle domande. Per ulteriori informazioni sulle società segrete e le loro convinzioni, si prega di visitare questa pagina. Se si dispone di ulteriori informazioni riguardanti il DIA, non esitate a contattarmi. Ulteriori fonti di informazioni e di teorie. La NATO occulta la strage internazionale di Ustica del 27 giugno 1980. Il Volo 870 Itavia, con 81 civili a bordo, abbattuto sulla Sicilia dai Mirage francesi al posto dell’aereo di Gheddafi Thomas Van Hare – FlyHistoricWings – Counterpsyops La storia oscura del Volo Itavia 870
Nella notte del 27 giugno 1980, il Volo 870 delle Aerolinee Itavia (un DC-9 registrato I-TIGI) partì da Bologna, Italia, per Palermo, Sicilia. A bordo si trovavano 77 passeggeri, due piloti e due assistenti di volo. Di questi, 64 erano passeggeri adulti, 11 bambini di età compresa tra i due e i dodici anni e due erano bambini di età inferiore ai 24 mesi. Come al solito, il Volo 870 Itavia procedeva senza complicazioni sulla regolare rotta verso sud, al largo delle coste d’Italia. Poi, alle ore 08:59, l’aereo scomparve improvvisamente dagli schermi radar del controllo del traffico aereo italiano. Nessuna relazione su avarie o chiamate di soccorso venne ricevuta dai piloti; un secondo l’aereo era lì e un secondo dopo non c’era più. Tutte le 81 anime a bordo morirono, mentre il velivolo cadde a pezzi in mare. In un primo momento, sembrava che le circostanze della perdita non avessero senso, l’aereo aveva volato alla perfezione e poi, abbastanza inspiegabilmente, era esploso a mezz’aria con la perdita di tutti i passeggeri. In risposta alle domande dei media, funzionari del governo dichiararono che il volo 870 potrebbe essere stato abbattuto con una bomba dei terroristi. Inizialmente, tale spiegazione ebbe senso, ma poi nessuna organizzazione terroristica si fece avanti per reclamarne la responsabilità. Insoddisfatti, i media tornarono a fare altre domande, e come per un ordine dall’alto, i funzionari improvvisamente divennero silenziosi. Nessuna informazione aggiuntiva arrivava. Questo, a sua volta alimentò i sospetti dei media, secondo cui la vera storia era nascosta al pubblico. Purtroppo, avevano ragione. Ovunque si voltarono, le porte venivano chiuse improvvisamente. Sembrava come se nessuno fosse disposto a parlare di quello che era successo. Ancora più inquietante, presto si scoprì che i nastri dei grafici dei radar erano scomparsi o erano stati in qualche modo cancellati. Altri dati divennero improvvisamente mancanti o non disponibili. Ancora più agghiacciante, dei testimoni chiave cominciarono a morire in circostanze strane: incidenti stradali, suicidi e anche un infarto. Ciò che seguì fu l’inizio di un occultamento pluridecennale, arrivando ai più alti livelli, ai governi di non meno tre stati. Si tratta di un occultamento che è ancora in vigore, oggi. Gli eventi si svolgono come in un brutto film di Hollywood, tranne che è tutto vero. Fuori dal buio, in piena luce La storia del Volo Itavia 870 è un racconto oscuro di passi falsi, errori e cover up che ha coinvolto non meno di tre governi da un lato, e un governo ostile, dall’altra: la dittatura libica di Muammar Gheddafi. I dettagli di quello che è successo quella notte rimangono ancora in gran parte un mistero, ma frammenti di prove chiave sono recentemente emersi, facendo brillare la luce su un vecchio segreto. Con la caduta del governo di Gheddafi nel 2011, gli archivi segreti dello stato libico sono stati parzialmente aperti. Lì, in mezzo a tante storie di piani terroristici, iniziative internazionali e misfatti terribili, vi sono le relazioni che illustrano dettagliatamente la notte del 27 giugno 1980. Ponendo le basi per l’abbattimento Nel 1980, la comunità internazionale si era schierata contro il sempre più belligerante governo libico guidato dal dittatore, colonnello Muammar Gheddafi. Negli Stati Uniti, l’amministrazione di Jimmy Carter era al suo ultimo anno ed era coinvolta in una corsa elettorale contro un parvenu, l’attore ed ex governatore della California Ronald Reagan. In Europa, la NATO era profondamente impegnata nella guerra fredda. L’Unione Sovietica aveva appena invaso l’Afghanistan, sembrava che il mondo fosse sull’orlo del conflitto. Per le nazioni sul Mar Mediterraneo, la Libia era un problema crescente. Le forze di Gheddafi erano sempre più coinvolte nei tentativi di destabilizzare i governi della regione, tra cui molte ex colonie francesi in Nord Africa. Dal punto di vista del governo francese, era giunto il momento di eliminare il problema Gheddafi. Un assassinio di proporzioni internazionali Se i nuovi documenti scoperti in Libia sono credibili, la possibilità di assassinare Gheddafi si era presentata la notte del 27 giugno 1980, quando era in programma un volo di ritorno dall’Europa e sul Mediterraneo, col suo aereo di linea personale Tupolev. Una coppia di caccia francesi Mirage fu preparata per una missione molto speciale: il jet di Gheddafi sarebbe stato intercettato e abbattuto, lasciando a tutte le parti coinvolte una negazione plausibile. Se tutto fosse andato bene, il relitto sarebbe andato perduto in mare e l’azione avrebbe risolto il problema libico una volta per tutte. Fin dall’inizio, però, le cose non sono andate come previsto. Quello che doveva essere una semplice intercettazione divenne un confuso combattimento tra i caccia impegnati da non meno quattro nazioni. I francesi, i libici, gli italiani e gli statunitensi si sarebbero tutti diretti verso un unico punto sul mare, al largo delle coste d’Italia, e a volare nella mischia si sarebbe ritrovato il Volo Itavia 870, completamente all’oscuro del dramma imminente. All’insaputa dei francesi, tuttavia, il loro tentativo di assassinio era condannato fin dall’inizio. Secondo i documenti libici scoperti di recente, Gheddafi ebbe una soffiata all’ultimo momento sul complotto, da qualcuno del servizio segreto dell’Italia, il SISMI. Così, Gheddafi prese una decisione improvvisa e dirottò il suo aereo per atterrare sull’isola di Malta. In particolare, il SISMI mantenne un certo grado di influenza, attraverso contatti ad alto livello in Libia. L’Italia proseguì i suoi stretti legami con Gheddafi per anni, nel 1986 Bettino Craxi avrebbe telefonato a Gheddafi per avvertirlo del raid degli F-111 dell’USAF, e ancora una volta con l’aiuto degli italiani, Gheddafi sarebbe sopravvissuto fuggendo dalla caserma, pochi minuti prima che le bombe la colpissero. Quella notte del 1980, un jet da combattimento MiG-23 dell’aviazione libica era già in volo verso nord per incontrare e scortare fino in Libia l’aereo di Gheddafi, quando deviò per atterrare a Malta. In qualche modo, nella confusione degli eventi, il pilota del MiG-23, Ezedin Koal, non venne avvertito, né gli fu ordinato di tornare alla base. Invece, volò verso nord attraverso il Mar Mediterraneo, alla ricerca del Tupolev di Gheddafi. Per la NATO, il MiG-23 libico fu subito rilvato quale “bersaglio veloce” sui radar della difesa aerea. Come da protocollo standard, l’Aeronautica Militare Italiana e la Marina degli Stati Uniti inviarono dei caccia a intercettare l’aereo che si avvicinava allo spazio aereo italiano. Un ingaggio improvvisamente confuso Pochi minuti dopo, il MiG-23 libico era già al largo delle coste della Sicilia. Allo stesso tempo, tre caccia F-104S dell’AMI e almeno un A-7 Corsair II della US Navy (probabilmente si trattava di un volo di due aerei), si avvicinarono separatamente da est. I due Mirage francesi, provenivano da nord, con l’oscuro intento di svolgere la loro missione di morte. Ma ora, non meno di sette, e forse ben nove aerei da combattimento della NATO, stavano convergendo su un unico punto sulla mappa, nel cielo notturno sul Mar Mediterraneo e, del tutto ignaro, in mezzo alla mischia volava il Volo 870 dell’Itavia. A quanto pare, il pilota del MiG-23 libico fu il primo a individuare l’aereo di linea DC-9 sul suo radar. L’aereo si stava dirigendo verso sud come previsto. Per il pilota libico era proprio dove avrebbe dovuto essere. Virò con il suo MiG-23 per unirsi in formazione stretta con l’aereo di linea, che a quanto pare aveva scambiato per il Tupolev di Gheddafi, nel buio del cielo notturno. Per i piloti da caccia francesi, questa nuova formazione di due aerei corrispondeva esattamente alle loro aspettative di missione, vi era un bersaglio aereo di grandi dimensioni, chiaramente il Tupolev di Gheddafi, scortato da un solo caccia a getto libico, che era giunto da sud. Insieme, i due obiettivi volavano verso sud in direzione della Libia. Non furono sparati colpi di avvertimento, sarebbe stato un assassinio puro e semplice. Uno dei piloti francesi lanciò un missile aria-aria verso il bersaglio più grande. Il missile fece centro, colpendo la porzione anteriore del Volo Itavia 870 con un centro perfetto. L’aereo di linea non aveva speranza: era stato letteralmente spazzato via dal cielo. Mentre i piloti dei Mirage francesi guardavano la palla di fuoco apparire e scomparire in lontananza, il radar mostrava il MiG-23 libico staccarsi e virare per un contrattacco. C’era solo una cosa da fare, avrebbero dovuto abbatterlo… L’eliminazione del MiG-23 Dopo aver visto l’impatto del missile sull’aereo di linea nelle vicinanze, il pilota del MiG-23 libico, Ezedin Koal, virò alla ricerca degli aerei nemici nelle vicinanze. In ogni direzione il suo naso puntasse, il radar avrebbe improvvisamente mostrato più caccia nemici. Un volo di tre caccia italiani F-104S Starfighter, da un lato, mentre uno o due A-7 Corsair dalla Marina degli Stati Uniti provenivano da un’altra direzione. Due caccia francesi Miragespingevano da nord, i loro radar illuminavano il suo sistema di ricezione radar di allarme precoce, tracciandolo e pronti a sparare. Dal punto di vista di Ezedin Koal, era solo e nei guai. Con poche opzioni, avrebbe dovuto combattere e in qualche modo fuggire verso sud. Le probabilità di sopravvivenza erano chiaramente scarse. Non ci poteva essere alcun dubbio sull’intento ostile dei velivoli nemici, dopo tutto avevano appena abbattuto e, nella sua mente, assassinato il colonnello Gheddafi, l’uomo che doveva scortare e proteggere. Ciò che seguì fu una serie confusa di manovre e di contro-manovre ad alta velocità nei cieli bui d’Italia. I getti francesi e libico manovravano sopra l’acqua in un dogfight, mentre i velivoli dell’US Navy e italiani giravano intorno. La lotta si spostò verso est sulla penisola italiana, prima che il MiG-23 venisse infine abbattuto o portato tra le montagne, che erano nascoste nell’ombre della notte. In definitiva, il MiG-23 libico si sarebbe schiantato nelle montagne della Sila, a Castelsilano, Calabria, situato nel centro della punta inferiore del sud Italia. In un lampo, Ezedin Koal sarebbe morto nello schianto. Compiuta la loro missione, i caccia francesi Mirage virarono a nord, verso la Francia. Con la fine dell’ultima manovra, sembrava assicurato che non ci sarebbero stati testimoni dell’assassinio di Muammar Gheddafi. L’occultamento della strage Gheddafi era sfuggito nettamente al tentativo di abbatterlo. Avrebbe continuato a vivere, penultimo sopravvissuto, fino alla “primavera araba” in Libia del 2011. La Francia non parlò mai pubblicamente degli eventi di quella notte. Anche l’Italia avrebbe scelto la politica del silenzio. Gli Stati Uniti sarebbero rimasti in silenzio, essendo un osservatore esterno, non europeo. Tra il silenzio assordante delle fonti ufficiali, i media definirono l’incidente del volo 870 la strage di Ustica (“Strage di Ustica” – per la vicina isola nel Mar Tirreno). Poi, il 18 luglio 1980, 21 giorni dopo l’abbattimento, il relitto del MiG-23 Libico venne scoperto tra le montagne della Sila. Il corpo del pilota libico Ezedin Koal era ancora legato al seggiolino eiettabile, rivelandone l’identità con il nome impresso sul casco. I funzionari non erano affatto contenti quando due giornalisti furono inviati per documentarsi sul luogo dell’incidente. Ordinarono che fossero arrestati e detenuti fino a che non accettarono di consegnare il loro film. Nonostante questi ulteriori sforzi per l’occultamento, la stampa avrebbe poi scoperto che il corpo del pilota libico era inspiegabilmente decomposto, come se fosse morto tre settimane prima, al momento dell’abbattimento del volo 870. Questo collegava i due eventi e alimentava ancora di più l’interesse della stampa. Il corpo del pilota sarebbe stato rimpatriato in Libia, dopo essere stato sepolto per qualche tempo in Italia. Strane coincidenze e alcune morti inspiegabili Il presunto occultamento si estenderebbe fino ai nastri radar che hanno documentato gli avvenimenti di quella notte, che in qualche modo furono cancellati o fatti sparire. Potrebbe essere stata una coincidenza, ma ancora una volta era solo un’altra in una lunga serie di coincidenze improbabili. Allo stesso modo, per via di blocchi e occultamenti, ci sono voluti quasi nove anni per recuperare i pezzi del DC-9, esaminarli e redarre una relazione di indagine formale dell’incidente, un tempo insondabilmente lungo per l’aviazione. Il rapporto concluse seccamente, “Tutte le prove disponibili confermano all’unanimità che l’incidente del DC-9 è stato causato da un missile che è esploso vicino al naso dell’aereo. Al momento attuale, le prove sono insufficienti per specificare origine, tipo e identità del missile.” Aviation Week and Space Technology supportò la relazione con la pubblicazione che il danno alla fusoliera dell’aereo era coerente con quello causato da una testata bellica impiegata nei missili aria-aria. Tutti i dubbi sul coinvolgimento militare nella vicenda furono rapidamente dissolti; ma quali militari? Furono i libici, i responsabili dell’atto di terrorismo aereo? Fu qualcun altro? Ben presto la sinistra assunse l’idea che gli statunitensi e l’US Navy avessero accidentalmente abbattuto l’aereo. Le morti improvvise di testimoni chiave Ancora più agghiacciante, anche se forse ancora una volta casuale, un certo numero di coloro che lavoravano quella notte, e che sarebbero stati testimoni degli eventi, successivamente sarebbero morti in circostanze strane. Il comandante della base aerea italiana da cui i caccia intercettori italiani F-104S erano decollati, sarebbe morto improvvisamente in un incidente stradale. Due dei controllori radar che, sui loro schermi avevano assistito al quadro completo degli eventi di quella notte, si sarebbero suicidati impiccandosi (una scelta strana, per via del dolore conseguente). Un altro controllore radar sarebbe morto, ma questa volta per un infarto inaspettato, aveva solo 37 anni. Un quarto controllore del traffico aereo, che aveva una conoscenza diretta dei fatti di quella notte, fu poi ritrovato assassinato. Infine, due dei tre piloti dell’Aeronautica Militare che avevano intercettato il MiG-23 libico, morirono in una collisione a mezz’aria durante un air show nella base aerea di Ramstein, in Germania. Per molti teorici della cospirazione, queste morti erano tutti troppo coincidenti. Alcuni degli ufficiali dall’aviazione militare italiana, che potrebbero avere conosciuto lo sfondo del disastro, sono morti improvvisamente. - 3 agosto 1980: il Colonnello Pierangelo Teoldi, stava per diventare comandante della base aerea di Grosseto, ma non aveva ancora assunto il comando quando morì per un incidente d’auto. - 9 maggio 1981: Maurizio Gari, controllore del radar della difesa aerea di Poggio Ballone, ebbe un infarto a 37 anni. - 31 marzo 1987: Mario Alberto Dettori, controllore del radar della difesa aerea di Poggio Ballone, suicida per impiccagione . - 28 agosto 1988: Mario Naldini e Ivo Nutarelli, dell’Aeronautica Militare Italiana: i piloti che avevano attraversato la rotta del Volo 870, il 27 giugno, sopra la Toscana, morirono nella collisione aerea durante l’air show del 1988 di Ramstein. - 1 febbraio 1991: Antonio Muzio, preposto alla torre di controllo di Lamezia Terme, fu assassinato. - 2 febbraio 1992: Antonio Pagliara, controllore del radar della difesa aerea di Otranto, morto in un incidente d’auto. - 21 dicembre 1995: Franco Parisi, controllore del radar della difesa aerea di Otranto, suicida per impiccagione Una parola finale sul Volo 870? Infine, una inchiesta formale fu avviata dal giudice Rosario Priore, ma anche allora i suoi sforzi furono ostacolati da blocchi imposti da figure politiche e militari della NATO e italiane. Avrebbe preso nota dell’apparente occultamento, nella sua relazione e, successivamente, quattro generali italiani furono accusati di alto tradimento per aver ostacolato le indagini. Con la scadenza della prescrizione, i casi furono archiviati. Nel luglio 2006, i frammenti recuperati del Volo 870 furono riassemblati e portati a Bologna dalla base aerea di Pratica di Mare, nei pressi di Roma. Un anno dopo, nel giugno 2007, la fusoliera rimontata venne esposta al pubblico presso il Museo, aperto di recente, in Memoria di Ustica a Bologna. Si erge come muta testimonianza di quello che probabilmente fu un attentato fallito, e la morte di 81 civili innocenti e del pilota del MiG libico. Poi, nel 2008, l’ex presidente Francesco Cossiga si fece avanti confermando che il Volo Itavia 870 era stato abbattuto dai caccia francesi. La sua ammissione era una bomba, ma ancora, i dettagli degli eventi di quella notte non sono stati rilasciati. Poco dopo, alla Francia fu presentata una domanda di risarcimento. Meno di due anni dopo, Cossiga sarebbe morto di problemi respiratori. Infine nel 2011, il tribunale italiano ordinò 127 milioni di dollari di risarcimento a carico del governo italiano, per le famiglie di coloro che morirono. La vera storia di ciò che è accaduto nel cielo notturno sopra il Mar Tirreno è finalmente venuta alla luce. Con il rilascio dei più recenti documenti provenienti dagli archivi del governo libico, l’unica domanda che rimane è se i funzionari pubblici finalmente si assumerano la responsabilità di quello che è successo, confermando o smentendo la sequenza degli eventi dichiarata nei documenti libici. Dopo 32 anni, sembra che sia passato abbastanza tempo perché la verità sia rivelata. Per maggiori informazioni si veda: Il mistero del volo 870 NOTE Gli eventi di cui sopra si basano su un mix di fatti, di accurate sentenze e fonti pubbliche, e in larga misura sui documenti recentemente scoperti in Libia. Questa storia presume che i documenti libici siano validi… Ragionevolmente, dobbiamo affermare che parte delle relazioni possono essere imprecise. Se e quando noto, gli aggiornamenti saranno pubblicati e correzioni effettuate. Ci auguriamo vivamente che il rilascio ufficiale finale confuti la complicità del governo francese nella morte di coloro che erano a bordo del Volo 870. In definitiva, tuttavia, dobbiamo anche accettare il fatto che forse non sapremo mai tutta la verità di ciò che è successo durante la più Buia Notte dell’Italia. Nel 1981, il presidente francese Valéry Giscard d’Estaing aveva tramato con l’Egitto un tentato omicidio. La sua amministrazione ne aveva chiesto all’amministrazione Reagan l’approvazione. Il 19 agosto 1981, come rivelato, gli Stati Uniti programmarono di assassinare Muammar Gheddafi. La Sesta Flotta USA iniziò le manovre al largo delle coste libiche, nel Golfo della Sirte (acque apertamente proclamate territorio libico). Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora Mario Monti è presidente del consiglio di amministrazione europeo della Commissione Trilaterale11/12/2011 _ (Rif.: http://bit.ly/sU2OgC ) La Commissione Trilaterale è una organizzazione privata, non governativa ed apartitica, nata nel 1973 per volontà di David Rockefeller, banchiere e massone, e Zbigniew Brzezinski, geostratega, politologo e consigliere per la sicurezza del presidente americano Jimmy Carter, anch'egli membro della Commissione Trilaterale prima di divenire presidente. Entrambi statunitensi, entrambi ancora in vita. (Rif.: http://bit.ly/sU2OgC ) Lo scopo dichiarato della Commissione Trilaterale è di far sedere intorno ad un tavolo le menti migliori (a discrezione dei membri della commissione stessa) e più influenti del Giappone, Europa Occidentale ed America del Nord per affrontare i problemi di una "crescente interdipendenza" che caratterizza le regioni del Mondo ed incentivare la cooperazione tra le stesse, che "non possono affrontare da sole le sfide della globalizzazione", in modo che sia "efficiente e dia benefici a tutte le nazioni, qualunque sia il loro sistema politico o stadio di sviluppo". (Rif.: http://bit.ly/vvgQ5V ) Alla Commissione Trilaterale si può accedere solo tramite invito, a totale discrezione dei tre comitati esecutivi regionali, ciascuno limitatamente alla propria regione, con criteri stabiliti in via esclusiva dai rispettivi presidenti e vicepresidenti (per l'Europa, dunque, è Mario Monti a decidere). (Rif.: http://bit.ly/tAzHr8 ) Nel 1975 la Commissione Trilaterale ha prodotto un documento, ad opera di Michel Crozier e Samuel P. Huntington, il cui titolo è "The Crisis of Democracy" (scaricabileda qui: http://bit.ly/vKRFwq ) nel quale si leggono le seguenti e testuali affermazioni: « Alcuni dei problemi di governabilità degli Stati Uniti oggi hanno origine in un "eccessso di democrazia". [...] C'è bisogno, piuttosto, di una maggiore moderazione nell'uso della democrazia. » (pag. 123) « L'efficiente conduzione di un sistema politico democratico usualmente ha bisogno di una certa quantità di apatia ed ignavia da parte di una fetta della popolazione. » (pag. 124) « Gruppi sociali marginali, come ad esempio le persone di colore, stanno oggi diventando parte attiva del sistema politico. Ciò però non elimina il pericolo di sovraccaricare il sistema politico con richieste che eccedono le sue funzioni e minano alla base la sua autorità. Di conseguenza il maggior coinvolgimento di certi gruppi deve necessariamente corrispondere ad una minore pretesa di partecipazione da parte di tutti i gruppi. » (pag. 124) Tali concetti erano però già stati espressi in un editoriale sul St. Petersburg Times del 2 agosto 1974 dal titolo "Examining the Crisis of Democracy", scritto da Zbigniew Brzezinski, uno dei fondatori della Commissione Trilaterare. (Rif.: http://bit.ly/vnmvqI) Nel 1981, Noam Chomsky ha osservato come molteplici altri esponenti della Commissione Trilaterale, oltre Brzezinski, fossero parte della squadra di governo degli Stati Uniti d'America al tempo dell'amministrazione di Jimmy Carter. Infatti, l'ufficio della Presidenza, il Vice Presidente, il Segretario di Stato, il ministro della Difesa e quello del Tesoro erano tutti nelle mani di membri della Commissione Trilaterale, oltre al già menzionato Brzezinski, consigliere per la sicurezza del Presidente e contemporaneamente direttore della Commissione Trilaterale. Chomsky ha fatto anche riferimento a The Crisis of Democracy, criticandone aspramente proprio i passi summenzionati. (Rif.: http://bit.ly/uJVPA3 ) ____________________ Questo elenco di semplici, documentati e pubblicamente disponibili fatti, serve a delineare un contesto ulteriore in cui andare ad inquadrare la figura di Mario Monti. Come su scritto, Mario Monti ricopre un ruolo dirigenziale nella Commissione Trilaterale, e come evidenziato nessuno può accedere alla Commissione Trilaterale se non dietro invito di esponenti dirigenziali della stessa, sulla base di criteri soggettivi ma che verosimilmente sposano appieno la missione e l'impostazione accademica e culturale della Commissione Trilaterale stessa. Le affermazioni su elencate riguardo la democrazia ed i suoi "eccessi" sono state a più riprese pubblicamente ribadite e fatte proprie da chi ha presieduto la Commissione Trilaterale. Abbiamo inoltre visto che la Commissione Trilaterale ha già "sfornato" numerosi esponenti di governo in passato. Mario Monti è solo l'ennesimo. In quest'ottica si comprende meglio il modo in cui la Commissione Trilaterale intende portare avanti gli obiettivi elencati su, a meno di non pensare che si tratti solo di coincidenze: entrando a far parte dei governi nazionali, ovunque ve ne sia l'occasione e gliene sia data la possibilità. Ciò senza alcun dubbio testimonia l'influenza dei suoi membri su esponenti di spicco delle maggiori istituzioni degli Stati Nazionali, com'è l'Italia. Tutto ciò, considerato cosa pensa la Commissione Trilaterale della democrazia, solleva una questione di primaria importanza: è questo un modo legittimamente democratico, nell'accezione comunemente intesa di "democrazia", di far sì che le proprie idee su come debba essere organizzata la politica mondiale vengano implementate? Se la Commissione Trilaterale ha come scopo quello di affrontare i problemi della globalizzazione in un modo che sia "efficiente e dia benefici a tutte le nazioni, qualunque sia il loro sistema politico o stadio di sviluppo", è giusto che ciò avvenga scavalcando la normale dialettica politica pubblica, quella che prevede che le proprie idee si debbano misurare con la volontà popolare attraverso il voto? ____________________ Due parole su Goldman Sachs, una delle più grandi banche d'affari del mondo. Greg Palast, giornalista collaboratore di Bbc, Observer e Guardian, esperto di frodi commerciali e scandali finanziari, ha denunciato che dietro il disastro finanziario della Grecia c'è proprio Goldman Sachs, che nel 2002, in combutta con il governo greco dell'epoca, ha aiutato la Grecia a falsificare i bilanci, dietro lautissimo compenso sottoforma di interessi usurai e megaparcelle. (Rif.: http://bit.ly/uasUZw ) Qualche giorno fa Milano Finanza ha riportato che Goldman Sachsè l'artefice principale della speculazione che ha portato all'aumento vertiginoso dello spread tra i Bund tedeschi ed i Btp italiani: http://bit.ly/rE2cxB l'8 novembre 2011, alla notizia delle dimissioni di Berlusconi in arrivo, Goldman Sachs ha emesso un comunicato in cui ha affermato che le elezioni avrebbero rappresentato "lo scenario peggiore per i mercati", ma che "il Presidente Napolitano ne è consapevole e probabilmente cercherà di resitere alla spinta per sciogliere le camere". (Rif.: http://bit.ly/sk3UH1 ) Il 9 novembre 2011 il Presidente Giorgio Napolitano ha nominato Mario Monti senatore a vita. (Rif.: http://bit.ly/vfkF8S ) Mario Monti è anche international advisor per Goldman Sachs. F.A. preso da: Informare Per Resistere
Il NUOVO ORDINE MONDIALE è una realtà vera, fanno tutti parte della stessa FRAMMASSONERIA.
di Michael Moore tratto da http://it.geocities.com/comedonchisciotte/georgedarabia.htmlNon mi interesso delle teorie della cospirazione a meno che non siano vere o non riguardino i dentisti. Credo che tutti i dentisti si siano riuniti in qualche luogo ed abbiano deciso che il denaro reale si trovi all'interno dei canali della radice ed è per questo che ogni volta che si entra da loro si inizia con l'esame radiografico. Nessun altro mammifero deve, come noi, passare attraverso questo tragitto. Le domande che mi pongo sull'11 settembre non riguardano il modo con cui i terroristi sono riusciti ad eludere il nostro sistema difensivo, o come siano stati capaci di vivere nel nostro paese senza essere mai scoperti, o come tutti i bulgari che lavoravano al WTC abbiano ricevuto un comunicato segreto che li invitava a non recarsi quel giorno al lavoro, o come le torri abbiano potuto venire giù così facilmente quando si suppone siano state costruite per resistere ai terremoti, ai maremoti e agli ordigni posti nei garage. Queste erano tutte domande alle quali la commissione investigativa sull'11 settembre avrebbe dovuto rispondere. Ma la formazione della commissione fu osteggiata dall'amministrazione Bush e dai repubblicani al Congresso. In modo riluttante alla fine accettarono – per poi cercare di bloccare le indagini facendo ostruzionismo all'ottenimento delle prove cercate. Perchè la gente di Bush non vuole che venga fuori la verità? Che cosa temono? Che gli americani pensino che fecero fiasco, che erano addormentati quando si presentò la minaccia terroristica, che volontariamente ignorarono gli avvertimenti di ex funzionari di Clinton riguardo Osama bin Laden semplicemente perché odiavano Clinton (sesso! cattivo!)? Il popolo americano è molto comprensivo. Non se la prese con Franklin Roosevelt quando fu bombardata Pearl Harbor. Non rifuggì da John F. Kennedy dopo il fiasco della Baia dei Porci. E non prestò molta attenzione al fatto che durante la presidenza di Clinton 47 persone sono state assassinate misteriosamente. E allora perché, dopo questo monumentale tracollo della sicurezza nazionale, Bush non dice la verità, o, almeno, non smette di impedire che la verità venga fuori? Forse è perché George & Co. hanno molto da nascondere sul perché non fecero decollare velocemente i caccia quella mattina. E anche perché, probabilmente, noi, popolo, abbiamo paura di conoscere tutta la verità in quanto non sappiamo per quali strade ci porti. Sebbene pieno di quel sano scetticismo che è richiesto in ogni cittadino di una democrazia, aderii a quell'impostazione mentale di base tenuta dalla maggior parte degli americani nell'autunno del 2001: è stato Osama e chiunque lo ha aiutato deve essere catturato e portato davanti alla giustizia. E pensavo che questo era ciò che Bush stava facendo. E invece una notte nel novembre 2001, mentre a letto, mezzo addormentato, stavo leggendo un articolo nel The New Yorker di un giornalista investigativo, Jane Mayer, mi imbattei in un paragrafo che mi fece sobbalzare seduto per rileggerlo, perché non potevo credere a quello che diceva: "Circa due dozzine di membri della famiglia bin Laden, la maggior parte qui a studiare nei college e in altre scuole, si ritiene fossero negli Stati Uniti al tempo degli attentati. Il New York Times aveva riportato che furono rapidamente riuniti insieme da funzionari dell'Ambasciata saudita, che temevano rappresaglie. Con l'approvazione dell'FBI, secondo un funzionario saudita, i bin Laden volarono con un jet privato da Los Angeles a Orlando, poi a Washington, e infine a Boston. Una volta ottenuto il permesso della FFA al volo intercontinentale, il jet si diresse in Europa." Che cosa? Mi ero dimenticato una simile notizia? Mi alzai per cercare sul New York Times, e trovai questo titolo: temendo pericoli, la famiglia bin Laden vola via dall'America. La storia diceva: "Nei primi giorni dopo l'attacco a New York e a Washington, l'Arabia Saudita supervisionò l'evacuazione urgente di 24 membri della famiglia di Osama bin Laden dagli Stati Uniti." Così, con l'approvazione dell'FBI e l'aiuto del governo dell'Arabia Saudita - e sebbene 15 dei 19 dirottatori fossero cittadini sauditi – ai parenti del sospettato numero uno fu permesso non solo di affrettarsi a lasciare il paese ma le nostre autorità fornirono la necessaria assistenza! Secondo il Times di Londra, "la partenza di così tanti sauditi ha preoccupato gli investigatori, che ritenevano che qualcuno di loro fosse in possesso di notizie sui dirottatori. Gli agenti dell'FBI hanno insistito nel controllare i passaporti, compreso quelli della famiglia reale". E questo è tutto ciò che fece l'FBI? Controllare qualche passaporto, porre alcune brevi domande, come "Ha preparato lei il suo bagaglio?" e "I bagagli sono stati in suo possesso da quando li ha preparati?". Così, questo potenziale materiale di testimonianza fu mandato via con un bon voyage e un bacio di addio. Come scrisse Jane Mayer sul The New Yorker, "Quando chiesi ad un funzionario dei servizi segreti americani se qualcuno aveva considerato di trattenere i membri della famiglia, egli rispose - Questo si chiama prendere ostaggi. Noi no lo facciamo". Era serio? Io rimasi senza parole per lo shock. Avevo letto bene? Perché questa notizia non era stata riportata più diffusamente? Non voglio raccontare cose personali o altro, ma la mattina dell'11 settembre io ero appiedato a Los Angeles. Riuscii a noleggiare un'auto e a guidare 3000 miglia per tornare a casa – e tutto questo perché viaggiare sugli aerei era proibito nei giorni successivi all'attacco. E invece a jet privati sotto la supervisione del governo saudita – e con l'approvazione di Bush – fu permesso di scorrazzare nei cieli americani, trasportando 24 membri della famiglia bin Laden fino a farli giungere in Europa, senza che potessero essere raggiunti da funzionari investigativi americani. Un agente dell'FBI mi disse che il comando era "furioso" perché non gli era stato permesso di trattenere i bin Laden nel paese e condurre così una reale indagine – il genere di indagine che la polizia fa quando cerca di arrestare un assassino. Di solito alla polizia piace parlare con i familiari del sospetto per conoscere quello che sanno, chi conoscono, come potrebbe aiutare a catturare il fuggitivo. In questo caso non fu seguita alcuna di queste procedure. Questo è inverosimile. Abbiamo due dozzine di bin Laden sul suolo americano e tutto quello che Bush fa è uscirsene con una scusa che non regge quale quella di ritenersi preoccupato circa la "loro sicurezza". Non poteva darsi che almeno uno dei 24 avesse qualcosa da dire? O almeno uno di loro non poteva essere "convinto" a fornire il suo aiuto per rintracciare bin Laden? No. Niente di tutto questo. Così mentre migliaia di persone si trovavano appiedate e non potevano volare, se tu avessi potuto provare che eri un parente stretto del più grande assassino nella storia americana, avresti ottenuto un viaggio aereo gratis intercontinentale! Cominciai allora a domandarmi che cos'altro c'era che non ci avevano detto. Così iniziai a scrivere un elenco di tutte le questioni che non quadravano. Allora, George W., che ne pensi di darmi una mano? Poiché la maggior parte delle mie domande riguardano la tua persona, tu sei la persona migliore per aiutare me – e la nazione – a spiegare quello che ho trovato. La mia prima domanda è: E' vero che i bin Laden hanno fatto affari con te e la tua famiglia negli ultimi 25 anni? Nel 1977, quando tuo padre ti sistemò in una compagnia chiamata Arbusto, hai ricevuto finanziamenti da uno dei tuoi vecchi amici, James R. Bath. James era stato assunto da Salem bin Laden – fratello di Osama – per investire il denaro dei bin Laden in varie iniziative imprenditoriali nel Texas. Circa 50.000 dollari, cioè il 5% del controllo della Arbusto, viene dal sig. Bath. Dopo aver lasciato il suo incarico, tuo padre è divenuto consulente per il Gruppo Carlyle. La famiglia bin Laden ha investito come minimo 2 milioni di dollari nel Gruppo Carlyle. Risulta inoltre che Frank Carlucci, segretario della difesa sotto Reagan e ora capo del Carlyle, siede nel consiglio direzionale di una think tank chiamata Middle East Policy Council insieme con un rappresentante della famiglia di bin Laden. Dopo l'11 settembre, il Washington Post e il Wall Street Journal sottolinearono questa strana coincidenza. La tua prima risposta, sig. Bush, è stata quella di ignorare tutto questo, sperando che fosse dimenticato. Tuo padre e i suoi amici al Carlyle non hanno rinunciato all'investimento di bin Laden. Il tuo esercito di sapientoni ha detto: non possiamo dipingere questi bin Laden con lo stesso pennello usato per Osama. Essi hanno ripudiato Osama! Non hanno niente a che fare con lui! Odiano e disprezzano quello che ha fatto! Questi sono i bin Laden buoni. E poi è uscito il video. Mostrava alcuni di questi buoni bin Laden – compresa la madre di Osama, una sorella e due fratelli – insieme ad Osama al matrimonio di un figlio appena otto mesi prima dell'11 settembre. The New Yorker riportò che non solo la famiglia non aveva tagliato i rapporti con Osama, ma aveva continuato a finanziarlo così come faceva da anni. Non era un segreto per la CIA che Osama potesse accedere alle fortune della sua famiglia (la sua parte è stimata in almeno 30 milioni di dollari) e che i bin Laden, così come altri sauditi, finanziavano adeguatamente sia Osama che Al Qaeda. Sig. Bush, settimane dopo l'attentato sul WTC e sul Pentagono, tuo padre e i suoi amici rifiutarono di annullare il supporto finanziario fornito dall'impero bin Laden. Fu solo dopo due mesi, quando sempre più persone chiedevano una spiegazione per questa presenza dei bin Laden nella proprietà Bush, che tuo padre e il Gruppo Carlyle furono costretti a restituire i milioni ai bin Laden, chiedendo loro di lasciare la compagnia come investitori. Perché c'è voluto tanto tempo? Per rendere le cose ancora peggiori, si venne a sapere che uno dei fratelli di bin Laden, Shafiq, si trovava la mattina dell'11 settembre a Washington ad una conferenza del Gruppo Carlyle. Il giorno prima, alla stessa conferenza, tuo padre e Shafiq erano stati visti discutere insieme a tutti gli altri cervelloni del Carlyle. Sig. Bush, nel caso tu non capisca quanto bizzarro sia stato il silenzio dei media riguardo i rapporti tra la tua famiglia e i bin Laden, permettimi una analogia a come la stampa o il Congresso si sarebbero occupati di un fatto simile, se la stessa scarpa si fosse trovata ai piedi di Clinton. Se dopo l'attentato al Federal Building in Oklahoma, si fosse venuto a sapere che vi erano rapporti finanziari tra Bill Clinton e la famiglia di Timothy McVeigh, che cosa pensi avrebbero fatto il partito repubblicano e la stampa? Non pensi che avrebbero fatto almeno due domande, del tipo "Che significa questo?". Sii onesto, tu sai la risposta. Avrebbero scuoiato vivo Clinton e gettato quello che rimaneva della sua carcassa nel Gitmo. Continuiamo con l'analogia Clinton, e immagina che nelle ore successive all'attentato di Oklahoma, Bill Clinton improvvisamente si fosse cominciato a preoccupare della incolumità della famiglia McVeigh a Buffalo – e avesse organizzato un viaggio per portare loro fuori dal paese. Che avresti detto, tu e i repubblicani? Sig. Bush, i bin Laden non sono i soli sauditi con i quali tu e la tua famiglia avete strette relazioni personali. L'intera famiglia reale sembra essere debitrice nei tuoi confronti – o viceversa? Il fornitore numero-uno di petrolio agli Stati Uniti è l'Arabia Saudita, che possiede le maggiori riserve petrolifere conosciute del pianeta. Quando Saddam Hussein invase il Kuwait nel 1990, i sauditi si sentirono minacciati e fu tuo padre, George Bush I, che venne a salvarli. I sauditi non lo hanno mai dimenticato, e, secondo l'articolo del marzo 2003 su The New Yorker, alcuni membri della famiglia reale considerano la tua famiglia come parte della loro. Haifa, moglie del principe Bandar, ambasciatore saudita negli Stati Uniti, afferma che tua madre e tuo padre "sono come mia madre e mio padre. Io so che se ho bisogno di qualcosa posso andare da loro". Come Robert Baer – membro della CIA dal 1976 al 1997 – ha rivelato nel suo libro, Sleeping With the Devil, tuo padre aveva un nome speciale per il principe saudita che chiamava "Bandar Bush." Il principe Bandar investe nel Gruppo Carlyle, ed è stato presente alla festa di compleanno di tua madre, quando ha compiuto 75 anni. Ha donato 1 milione di dollari al Museo e Biblioteca Presidenziali George Bush in Texas e ha disposto una donazione di oltre 1 milione di dollari per la campagna di alfabetizzazione di Barbara Bush. E' stata una relazione sicuramente fruttifera. Quando c'è stato tutto quello sgradevole stress intorno a quei coriandoli sospesi in aria sulle urne elettorali della Florida nel tardo autunno del 2000, il tuo intimo amico Bandar era lì per la tua famiglia, offrendo il suo sostegno. Portò tuo padre a battute di caccia al fagiano in Inghilterra, per aiutare la sua mente a rimanere fuori da tutto quel caos, mentre l'avvocato della famiglia reale – il tuo avvocato, James Baker – andò in Florida a dirigere la battaglia elettorale. (Baker rappresenterà più tardi la famiglia reale nel procedimento intentato contro di lei dalle famiglie delle vittime dell'11 settembre). Siamo giusti, sig. Bush, non sono solo i suoi familiari a ricevere elargizioni saudite. Una grossa fetta dell'economia americana si poggia sul denaro saudita. Hanno trilioni di dollari investiti nel nostro mercato azionario e un altro trilione di dollari depositati nelle nostre banche. Se un giorno decidessero di ritirare improvvisamente tutto quel denaro, le nostre corporazioni e istituti finanziari collasserebbero, causando una crisi economica mai vista. Aggiungiamo poi che quel milione e mezzo di barili di petrolio provenienti dall'Arabia e che rappresentano il nostro fabbisogno giornaliero potrebbero sparire con un semplice sghiribizzo saudita, e allora possiamo cominciare a capire come non solo tu ma tutti noi siamo dipendenti dalla Casa Saudita. Probabilmente ecco perché hai bloccato I tentativi di scavare più profondamente nella connessione tra Arabia Saudita e 11 settembre. I titoli lo gridavano il primo giorno e lo gridano nello stesso modo oggi, due anni dopo: terroristi attaccano gli Stati Uniti. Terroristi. Io mi sono posto domande su questa parola per qualche tempo, così, George, ti chiedo: se 15 dei 19 dirottatori fossero stati nord-coreani e avessero ucciso 3.000 persone, i titoli del giorno dopo sarebbero stati: Corea del Nord attacca USA? Sicuramente sì. O se fossero stati 15 iraniani o 15 libici o 15 cubani, io credo che il pensiero convenzionale avrebbe detto: Iran (o Libia o Cuba) attacca l'America! Invece hai mai sentito da qualcuno dire o visto scrivere dopo l'11 settembre: "Arabia Saudita ha attaccato gli Stati Uniti?". Non lo hai sentito. E allora la domanda successiva è: Perché? Perché quando il Congresso ha rilasciato la sua indagine sull'11 settembre hai censurato 28 pagine che riguardavano il ruolo dei sauditi nell'attentato? Che cosa si nasconde dietro questo apparente rifiuto di guardare al solo paese che sembra avere fornito i "terroristi" che hanno ucciso nostri cittadini? Perché ti impegni tanto a proteggere i sauditi quando avresti dovuto proteggere noi? Due notti dopo gli attacchi, secondo l'articolo scritto da Elsa Walsh su New Yorker, sei uscito sul balcone Truman della Casa Bianca a rilassarti e fumare un sigaro. Erano state 48 ore orribili e tu avevi bisogno di rilassarti. In quel momento privato, hai chiesto ad un amico di unirsi a te. Quando egli entrò alla Casa Bianca, vi abbracciaste, e poi gli hai chiesto di seguirlo sul balcone, dove gli offristi da bere. Entrambi accendeste i sigari, mentre guardavate fuori verso il monumento a Washington. Tu gli dicesti che se gli Stati Uniti non fossero riusciti a catturare qualche uomo di al Qaeda coinvolto negli attacchi per farlo cooperare alle indagini, "noi verremo a prenderli da te". Fu una offerta che egli apprezzò. Dopo tutto, era il tuo buon amico "Bandar Bush," principe dell'Arabia Saudita. Mentre il fumo delle ceneri ancora riempiva l'aria di Manhattan e Arlington, il fumo del sigaro del principe saudita si diffondeva nella mite aria notturna di Washington, con te, George W. Bush, dalla sua parte. Excerpted from "Dude, Where's My Country?" by Michael Moore. (c) 2003 by Michael Moore. With permission of Warner Books Inc. All rights reserved. www.disinformazione.it |
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Agosto 2016
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