Semplicemente il più grande insabbiamento della storia. La storia ufficiale racconta che un ragazzo palestinese disturbato, Shiran Shiran, sia riuscito ad intrufolarsi nel blindatissimo Hotel Ambassador di Los Angeles e uccidere a colpi di pistola il futuro presidente degli Stati Uniti, Robert Kennedy, fratello di JFK. É il 5 giugno 1968.
Bob Kennedy avrebbe cambiato l’America e di conseguenza l’intero Mondo Libero: indignato dalla morte del fratello voleva davvero cambiare le cose: basta guerre, basta dominio delle banche e della politica corrotta. Un personaggio troppo scomodo. Che doveva essere messo a tacere.
Bobby stava transitando per la cucina dell’hotel, dopo il discorso di ringraziamento per aver vinto le primarie della California. La sala congressi era così gremita che per uscire dall’hotel bisognava per forza passare per le cucine. C’erano centinaia di persone e telecamere al seguito del terzogenito della famiglia Kennedy. L’omicidio é stato filmato e fotografato. Si vede Shiran (foto qui a fianco) che punta la pistola contro Bobby e spara. Il futuro presidente cade a terra. Viene immediatamente soccorso. morirà il giorno seguente al Good Samarithan, l’ospedale di L.A. É l’ 1:44 del 6 giugno 1986. La seconda operazione chirurgica per salvare Bobby, é appena fallita. Aveva 42 anni.
Il caso sembra chiuso. Uno psicopatico ha eluso la sicurezza, ha seguito Kennedy nelle cucine e l’ha ucciso. Incastrato da centinaia di testimonianze oculari. Un filmato. Foto. Registrazioni audio. Il processo stesso sembrerebbe addirittura un optional. Tutti vorrebbero friggere Shiran sulla sedia elettrica. Immediatamente.
Eppur non é come sembra..:
Come ci rimanete se vi dicessi che non é stato Shiran a uccidere Bob Kennedy? Sembra paradossale, ma é così.
Ci sono diverse cose che non quadrano:
- La pistola di Shiran poteva sparare solo 8 colpi. Sulla scena del delitto ce ne sono 11.
- I test sulla balistica dimostrano che dal punto in cui si trovava Shiran era impossibile colpire Bobby in quel modo.
- Shiran era in stato di tranche. Ciondolava meccanicamente a destra e sinistra. Continuava a ripetere l’agghiacciante cantilena “Bob Kennedy must die”. Non ricorda più nulla dell’accaduto. La perizia psichiatrica parla di reale amnesia, indotta da psicofarmaci ed LSD. E se vi dicessi che gli hanno fatto il lavaggio del cervello? Non sto scherzando. (leggi tutta la verità sul progetto MK-ULTRA della CIA)
- La guardia del corpo di Kennedy venne sostituito all’ultimo da un certo Eugen Then Caesar. La sua pistola non venne mai ritrovata o analizzata.
- Il difensore d’ufficio di Shiran non fece nulla per difendere il suo assistito.
- La polizia di L.A. si sostituì misteriosamente all’F.B.I. in un caso così importante.
- Lo stipite della porta con due colpi conficcati venne fatto sparire. Venne ritrovato anni dopo in un magazzino di L.A. Era una prova schiacciante che a sparare non fu Shiran.
- L’Autopsia ufficiale del dottor Nogouchi parla di tracce di polvere da sparo sull’orecchio di Bobby. Solo un colpo a bruciapelo, da 2-3 cm avrebbe potuto lasciare quelle tracce. Shiran era ad un metro e mezzo. Le improbabili traiettorie dei proiettili, ufficialmente scoppiati dalla pistola dello sprovveduto ragazzo palestinese, non sono affatto compatibili con gli esami del dottor Nogouchi. L’unica spiegazione compatibile é che a sparare i colpi mortali sia stato proprio Caesar, il sostituto della guardia del corpo, mentre trascinava a terra Bobby, subito dopo i primi colpi a vuoto scoccati da Shiran e che si sono conficcati, guarda caso nello stipite che é stato fatto sparire.
- Un ragazzino di nome Scott Henyart é riuscito a scattare un rullino intero di foto e lo ha consegnato alla polizia di L.A. Solo anni dopo gli é stato restituito. All’appello però mancano 8 fotografie.
- Sandra Cerrano poteva essere una testimone chiave. Ha visto due personaggi scappare urlando: “il piano é riuscito, abbiamo ucciso Kennedy!” Dopo ore di interrogatorio i poliziotti di L.A. Hanno costretto la teste a cambiare testimonianza. La registrazione dell’interrogatorio parla chiaro. Sandra Cerrano é stata costretta a ritrattare.
Il 1968 fu un anno cruciale per la storia americana, con la drammatica escalation in Vietnam (a cui Kennedy avrebbe immediatamente posto fine), l’esplosione contemporanea dei movimenti giovanili e di quelli per i diritti civili. Kennedy e Martin Luther King rischiavano di unificare in una miscela inarrestabile di rinnovamento.
Un’ipotesi evidentemente inaccettabile, per chi decise di far uccidere Martin Luther King in aprile e Kennedy a Giugno.
Guarda il docufilm “L’Altra Dallas” (in quattro parti, da Youtube). L’inchiesta che spiega in dettaglio tutti i punti oscuri dell’omicidio di Bob Kennedy. Rimarrai allibito nel constatare in che modo subdolo ci hanno mentito fino ad oggi:
http://ilcorsivoquotidiano.net/2011/12/15/omicidio-bob-kennedy/
L’assassino di Robert Kennedy afferma di esser stato sotto controllo mentale
Abbiamo visto nei precedenti articoli (in particolare in Origini e Tecniche del controllo mentale Monarch) che ci sono diversi tipi di programmazione per il condizionamento mentale tra cui la Programmazione Delta, che viene anche chiamata “programmazione killer”. Sirhan Sirhan, il “folle solitario” che uccise RFK afferma di esser stato sotto il controllo mentale quando commise l’omicidio. Questi fantocci purtroppo vengono usati molto più spesso di quanto si pensi nel portare a termine, senza fiatare, missioni di alto livello e programmati addirittura, per confessare tutto. Se qualcosa va storto, il suicidio fa parte della loro programmazione. Ecco un articolo proveniente da Yahoo News sul caso di Sirhan Sirhan.
L’assassino di RFK, Sirhan Sirhan sostiene la teoria del complotto, cerca la scarcerazione.
Gli avvocati di Sirhan Sirhan, l’uomo che ha assassinato Robert Kennedy nel 1968, hanno chiesto che venisse rilasciato dalla prigione, sostenendo il fatto che fosse stato vittima del “controllo mentale”.
Dopo meno di una settimana dall’anniversario dell’assassinio del presidente John F. Kennedy, gli avvocati di Sirhan hanno presentato la loro teoria del complotto su Kennedy, sostenendo che nel processo a Sirhan nel 1969 vennero ignorate le prove che vi fossero due tiratori presenti durante l’assassinio di RFK. Il team legale di Sirhan sostiene anche che il revolver trovato addosso al loro cliente, non sarebbe l’arma con cui è stato ucciso Kennedy.
“Anche se la pratica della programmazione/controllo mentale tramite ipnosi non è affatto nuova, il pubblico è ignorante riguardo al lato oscuro di questa pratica”, si legge dalla documentazione processuale di Sirhan. “La persona media non è a conoscenza che l’ipnosi può e viene usata per indurre una condotta anti sociale negli esseri umani.”
Gli avvocati William F. Pepper e Laurie D. Dusek sostengono che Sirhan meriterebbe per lo meno un nuovo processo, affermando che, quello originale, nel 1969 fu una frode in quanto la corte permise che venisse utilizzato un proiettile sostitutivo al posto del proiettile originale, rimosso dal collo di Kennedy .
Gli avvocati di Sirhan dicono inoltre di aver recentemente scoperto le registrazioni audio che dimostrano che vennero sparati ben 13 colpi al momento dell’attentato a Kennedy. Come spiega la CNN, i dettagli risultano ancora più intricati:
Gli avvocati sostengono inoltre che Sirhan venne ipno-programmato per fungere da diversivo al vero assassino, il fatto che sia arabo avrebbe poi facilitato anche la propensione al giudizio di colpevolezza. Sirhan, 67 anni, è un palestinese cristiano nato a Gerusalemme che nel 1950 assieme alla famiglia emigrò negli States.
Sirhan “fu un partecipante involontario dei crimini commessi in quanto venne sottoposto a sofisticate programmazioni ipnologiche e tecniche per impiantare memorie che lo resero incapace di controllare coscientemente i suoi pensieri e azioni al momento in cui i crimini vennero commessi”.
L’ufficio del procuratore generale della California si è finora rifiutato di commentare alle affermazioni di Sirhan.
Sirhan Sirhan da tempo va avanti a dire di non ricordare il momento dell’assassinio. Daniel Brown esperto di ipno-programmazione alla Harvard Medical School ha recentemente lavorato con Sirhan, dicendo di averlo aiutato con successo a ricordare l’assassinio. Brown afferma che Sirhan nel 69, a causa del controllo mentale, pensava di trovarsi in un poligono di tiro.
Pepe e Dusek hanno rappresentato Sirhan anche durante il suo recente tentativo (fallito), di ottenere la condizionale.