“Quando una guerra nucleare sponsorizzata dagli USA diventa uno ” strumento di pace “, perdonato e accettato dalle istituzioni del mondo e dalle più alte autorità, comprese le Nazioni Unite, abbiamo già oltrepassato il punto di non ritorno: la società umana sta irrimediabilmente percorrendo il sentiero dell’auto-distruzione. “(Verso uno scenario da Terza Guerra Mondiale, Global Research, maggio 2011)
Il mondo si trova di fronte ad un bivio pericoloso. L’America sta percorrendo la strada verso la Guerra.
La terza guerra mondiale non è più un concetto astratto
Gli Stati Uniti e i loro alleati si stanno preparando a scatenare una guerra nucleare contro l’Iran, con conseguenze devastanti.
Questa campagna militare rischia di minacciare il futuro dell’intera umanità.
Il progetto militare del Pentagono è quello di conquistare il mondo.
Si sta verificando, contemporaneamente, in diverse regioni del mondo un dispiegamento militare USA-NATO.
Pretesti di guerra e “giustificazioni” abbondano. L’Iran viene descritto costantemente come una minaccia per Israele e il mondo.
La guerra contro l’Iran è un piano che è sul tavolo del Pentagono da più di otto anni. In dei recenti sviluppi, una serie di nuove minaccie e accuse sono state rivolte a Teheran.
Una “guerra stealth” è già iniziata. Gli agenti del Mossad sono sul territorio. Stanno per essere lanciate all’interno dell’Iran formazioni paramilitari, i droni della Cia volano già in territorio iraniano.
Nel frattempo, Washington, Londra, Bruxelles e Tel Aviv hanno lanciato specifiche iniziative destabilizzanti “in modo da soffocare diplomaticamente, finanziariamente ed economicamente l’Iran”.
Il Congresso degli Stati Uniti ha deciso di intensificare il regime delle sanzioni:
”A Washington è emerso un parere favorevole (bipartisan) nel voler strangolare l’economia iraniana.” Il piano consiste nell’implementare un emendamento, progettato per “collassare l’economia iraniana”… rendendo praticamente impossibile la vendita del petrolio di Theran “(Tom Burghardt, Target Iran: Washington Countdown to War, Global Research, dicembre 2011).. :
Questa nuova ondata di proclami diplomatici insieme alla minaccia di sanzioni economiche ha contribuito anche ad innescare un alone di incertezza nel mercato del greggio, con conseguenze potenzialmente devastanti per l’economia globale.
Nel frattempo, i media corporativi hanno rinnovato la loro propaganda relativa al presunto programma nucleare iraniano.
In un recente sviluppo, di cui si fa appena menzione nei media americani, il presidente Barack Obama ha incontrato privatamente ( il 16 dicembre), il Ministro della Difesa israeliano Ehud Barak. L’incontro si è tenuto alla periferia di Washington DC presso l’Hotel Gaylord, National Harbor, Maryland, sotto gli auspici della Union for Reform Judaism.
L’importanza di questo fugace incontro privato, sotto gli auspici dell’URJ, non deve essere sottovalutato. I rapporti suggeriscono che il meeting tra Barack Obama ed Ehud Barak fosse incentrato per la maggior parte sulla questione di un attacco USA-Israele contro l’Iran.
Scrivendo su Haaretz, l’analista politico israeliano Amir Oren ha descritto la riunione come un potenziale “semaforo verde” per lanciare una guerra totale contro l’Iran:
“E’ possibile che l’incontro, di Venerdì scorso, tenutosi presso l’Hotel Gaylord al National Harbor, nel Maryland, tra il presidente americano Barack Obama e il ministro della Difesa Ehud Barak verrà ricordato nella storia di Israele come il momento in cui Barack O. diede il via libera ad E. Barak – nel bene e nel male – di attaccare l’Iran? L’evento potrebbe essere visto come una sorta di flashback dei discorsi tra il ministro della Difesa Ariel Sharon e il Segretario di Stato Alexander Haig a Washington nel maggio del 1982, che diede origine alla (erronea) impressione che gli Stati Uniti avessero una intesa con Israele per muovere guerra al Libano … No sign U.S. has given Israel green light to strike Iran – Haaretz Daily Newspaper | Israel News
Dopo questo incontro privato, Obama ha partecipato alla Biennale Plenaria della Union For Reform Judaism, rassicurando il suo pubblico che “la cooperazione tra i nostri eserciti [e servizi segreti] non è mai stata più forte.”
Obama ha sottolineato che l’Iran è una “minaccia per la sicurezza di Israele, degli Stati Uniti e del mondo … Ed è per questo che la nostra politica è stata assolutamente chiara: Siamo determinati a impedire che l’iran entri in possesso di armi atomiche … Ed è per questo …che abbiamo imposto le sanzioni più pesanti che il regime abbia mai sopportato …. Ed è per questo che, vi assicuriamo, non escluderemo nessuna opzione “(Trascrizione di President Obama Union for Reform Judaism Speech Video Dec. 16. 2011: Address at URJ Biennial, 71st General Assembly)..
VERSO UN ATTACCO COORDINATO USA-ISRAELE CONTRO L’IRAN?
Nelle ultime settimane, i tabloid nei media statunitensi, sono stati letteralmente tappezzati di propaganda sul tema con dichiarazioni di Hillary Clinton e del segretario alla Difesa Leon Panetta. Panetta ha lasciato intendere, tuttavia, “che Israele non dovrebbe prendere in considerazione un’azione unilaterale contro l’Iran” sottolineando “che qualsiasi operazione militare contro l’Iran da parte di Israele deve essere coordinata con gli Stati Uniti e avere il suo sostegno”. (Dichiarazione di Panetta del 2 dicembre presso il Centro Saban)
LA MINACCIA DI UNA GUERRA NUCLEARE CONTRO L’IRAN
L’affermazione “nessuna opzione esclusa” fa capire che gli Stati Uniti non solo prevedono un attacco all’Iran, ma che questo attacco potrebbe includere l’uso di armi nucleari con una capacità esplosiva che varia da un terzo e sei volte la bomba di Hiroshima. Tutto ciò come rappresaglia nei confronti dell’inesistente programma iraniano per la costruzione di armi atomiche.
Mentre l’Iran non possiede armi nucleari, ciò che viene raramente riconosciuto è che (ufficialmente) cinque Stati “non-nucleari”, tra cui Germania, Belgio, Paesi Bassi, Italia e Turchia hanno permesso agli Stati Uniti di dispiegare armi tattiche nucleari nelle loro rispettive basi militari. E’ previsto l’utilizzo di questo arsenale nucleare contro l’Iran.
Lo stoccaggio e il dispiegamento dei missili tattici B61 in questi cinque stati “non nucleari” ha come scopo l’acquisire bersagli in medio oriente. Inoltre, in conformità con i “piani d’attacco NATO”, queste bombe termonucleari B61 “bunker buster” (che esplode dentro il bunker solo dopo esservi penetrata sfondandone i muri) (conservate dagli stati “non nucleari”) potrebbero essere lanciate “contro obiettivi in Russia o nei paesi del Medio Oriente come la Siria e l’Iran” (citazione National Resources Defense Council, Nuclear Weapons in Europe febbraio 2005)
Mentre questi stati “non” nuclerari accusano Teheran di sviluppare armi atomiche, senza prova documentate, essi stessi possiedono capacità offensive nucleari, destinate a Iran, Siria e Russia. (Vedi Michel Chossudovsky, Europe’s Five “Undeclared Nuclear Weapons States”, Global Research, 12 febbraio 2010)
Israele è una minaccia alla sicurezza globale piuttosto che l’Iran.
Israele possiede 100-200 testate nucleari strategiche, che sono puntate sull’Iran.
Già nel 2003, Washington e Tel Aviv confermarono che stavano collaborando “al dispiegamento di missili da crociera Harpoon armati con testate nucleari nella flotta di sottomarini classe Dolphin israeliana.” (The Observer 12 ottobre 2003).
Secondo il generale russo Leonid Ivashov:
I circoli politici e militari israeliani fecero apertamente dichiarazioni sulla possibilità di attacchi missilistici e nucleari contro l’Iran dall’ottobre 2006, quando l’idea venne immediatamente sostenuta da G. Bush. Attualmente [2007] la tesi viene propagandata come “necessità”. Al pubblico viene fatto credere che non c’è niente di mostruoso riguardo tale possibilità e che, al contrario, un attacco nucleare è piuttosto fattibile. Presumibilmente, non c’è altro modo per “fermare” l’Iran. (General Leonid Ivashov, Iran Must Get Ready to Repel a Nuclear Attack, Global Research,, gennaio 2007)
Vale la pena notare che all’inizio del secondo mandato di Bush, il vice presidente Dick Cheney aveva accennato, senza mezzi termini, che l’Iran era “proprio in cima alla lista” dei nemici dell’America, e che Israele, “avrebbe bombardato per noi”, senza il coinvolgimento militare degli Stati Uniti e senza che ci fossero pressioni.
Nel contesto riportato sopra, l’analista politico e storico Michael Carmichael ha sottolineato l’integrazione e il coordinamento del processo decisionale degli eserciti americano e israeliano riguardo il dispiegamento di armi nucleari:
“Piuttosto che un attacco nucleare americano diretto contro i difficili obiettivi iraniani, ad Israele è stato dato il compito di lanciare un gruppo coordinato di attacchi nucleari che mirano a colpire le installazioni nucleari nelle città iraniane di Natanz, Isfahan e Arak. (Michael Carmichael, Global Research, gennaio 2007)
“Nessuna opzione verrà scartata”: cosa significa nel contesto della pianificazione militare? L’integrazione tra sistemi convenzionali e armi nucleari
Le regole e le linee guida che disciplinano l’uso delle armi nucleari dell’esercito americano sono state “liberalizzate” (“deregolamentate” in relazione a quelle in vigore durante la Guerra Fredda). La decisione di usare armi nucleari tattiche contro l’Iran non dipende più dal comandante in capo, vale a dire il presidente Barack Obama. Si tratta di una decisione strettamente militare. La nuova dottrina afferma che il Comando, il Controllo, e il Coordinamento (CCC) per quanto riguarda l’uso di armi nucleari dovrebbe essere “flessibile”, permettendo così ai vari comandi in battaglia di decidere quando e se utilizzare le armi nucleari:
Conosciuta ufficialmente aWashington come “Joint Publication 3-12″, la nuova dottrina nucleare (Doctrine for Joint Nuclear Operations (DJNO) (marzo 2005)), chiede di “integrare gli attacchi nucleari con quelli convenzionali” sotto un comando unificato, “integrato” Commando e Controllo (C2).
In gran parte descrive la pianificazione della guerra come un processo di gestione decisionale, in cui gli obiettivi militari e strategici vanno raggiunti, attraverso un mix di strumenti, con poca preoccupazione per le perdite umane.
Ciò significa che se venisse lanciato un attacco all’Iran, le armi nucleari tattiche sarebbero parte integrante dell’arsenale.
Da un punto di vista decisionale, “nessuna opzione esclusa” significa che l’esercito applicherà “l’uso più efficiente possibile della forza”. In questo contesto, le armi nucleari e convenzionali sono parte di ciò che il Pentagono chiama “la cassetta degli attrezzi”, dalla quale i comandanti militari possono scegliere gli strumenti di cui hanno bisogno in conformità con le “circostanze in costante cambiamento” del “teatro di guerra”. (Vedi Michel Chossudovsky, Is the Bush Administration Planning a Nuclear Holocaust? Global Research, 22 febbraio 2006)
“Una volta che è stata scelta l’opzione militare (ad esempio attacchi aerei contro l’Iran), i comandanti in battaglia hanno un grado di latitudine. Ciò significa che una volta che la decisione presidenziale viene presa, l’USSTRATCOM in collegamento con i comandanti sul campo di battaglia può decidere il targeting e il tipo di armi da utilizzare. Le armi nucleari tattiche sono ormai considerate come parte integrante dell’arsenale di guerra. In altre parole, le armi nucleari sono diventate “parte della cassetta degli attrezzi”, usate nei teatri di guerra convenzionali. Targeting Iran, Is the US Administration Planning a Nuclear Holocaust Global Research, febbraio 2006)
L’INTEGRAZIONE DI GUERRA NUCLEARE E CONVENZIONALE
Di massima rilevanza per l’attacco programmato contro l’Iran, i documenti militari Usa puntano verso l’integrazione delle armi convenzionali e nucleari e l’uso di armi atomiche su base preventiva nei teatri di guerra.
Questa proposta di “integrazione” dei tradizionali sistemi di armi nucleari viene per la prima volta formulata nel 2003 sotto il nome di CONPLAN 8022. Quest’ultimo viene descritto come “un concept plan per l’utilizzo rapido del potenziale bellico nucleare, convenzionale, per distruggere, preventivamente se necessario, “obiettivi urgenti “in tutto il mondo [tra cui l'Iran]. (Vedi Michel Chossudovsky,US, NATO and Israel Deploy Nukes directed against Iran, , Global Research, 27 settembre 2007). Coordinato dal Comando Strategico degli Stati Uniti, il CONPLAN è diventato operativo all’inizio del 2004. (Robert S. Norris and Hans M. Kristensen, Bulletin of Atomic Scientists).
Il CONPLAN apre un vaso di Pandora militare. Si offusca la linea di demarcazione tra armi convenzionali e nucleari. Si apre la porta per l’uso preventivo di testate atomiche “ovunque nel mondo”
IL PUBBLICO NON VIENE SENSIBILIZZATO SULL’ARGOMENTO
La “comunità internazionale” ha approvato un attacco all’Iran in nome della pace nel mondo.
“Rendere il mondo più sicuro” è la giustificazione per lanciare un’operazione militare che potrebbe potenzialmente causare un olocausto nucleare.
Mentre si può concettualizzare la perdita di vite umane e distruzione, derivante dalle attuali guerre in Iraq e in Afghanistan, è impossibile comprendere appieno la devastazione che potrebbe derivare da una terza guerra mondiale, l’utilizzo di “nuove tecnologie” e di armi avanzate, comprese le armi nucleari, finchè tutto ciò non si verifica e diventa reale.
I media corporativi sono coinvolti nelle operazioni di insabbiamento, bloccando così il flusso delle informazioni allo stesso modo dei dibattiti su questi preparativi di guerra. La guerra contro l’Iran ed i pericoli di una escalation non vengono considerati da “prima pagina”. I mainstream media stanno evitando di approfondire le analisi e i dibattiti sulle implicazioni di questi piani di guerra.
L’Iran non costituisce una minaccia nucleare.
Nelle parole del generale Ivashov, “Al pubblico viene detto che non ci sarà nulla di mostruoso in tutto ciò”. Le armi nucleari sono “parte della cassetta degli attrezzi”.
Un attacco all’Iran avrebbe conseguenze devastanti, scatenando una guerra nelle zone del Mediterraneo Orientale arrivando fino all’Asia Centrale, che potrebbe condurre l’umanità in uno scenario da terza guerra mondiale.
L’amministrazione Obama rappresenta una minaccia nucleare.
La NATO costituisce una minaccia nucleare
Cinque stati europei “non-nucleari” (Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Turchia) con armi tattiche nucleari dispiegate sotto il comando nazionale, da utilizzare contro l’Iran costituiscono una minaccia nucleare.
Il governo israeliano del primo ministro Benjamin Netanyahu, non solo costituisce una minaccia nucleare, ma anche una minaccia per la sicurezza del popolo d’Israele, che verranno mal considerati riguardo le implicazioni di un attacco USA-Israele contro l’Iran.
La compiacenza edell’opinione pubblica occidentale, tra cui segmenti del movimento anti-guerra degli Stati Uniti, è inquietante. A livello politico, nessuna preoccupazione è stata espressa per le probabili conseguenze di un attacco USA-NATO-Israele contro l’Iran, usando armi nucleari contro uno Stato non nucleare.
Tale azione si tradurrebbe “nell”impensabile”: un olocausto nucleare su gran parte del Medio Oriente.
Va notato che un incubo nucleare si sarebbe verificato anche se le armi nucleari non fossero state utilizzate. Il bombardamento degli impianti nucleari iraniani con armi convenzionali avrebbe contribuito a scatenare un disastro Chernobyl-Fukushima con un’estesa ricaduta radioattiva.
Ma il culto di Lucifero e l'idea dell'iniziazione luciferina dell'umanità, sempre accompagnati da un odio implacabile per la Chiesa cattolica (che comunque non è affatto espressione vera del messaggio universale del Cristo – ndr) e per la “civiltà cristiana” (che è uno spirito d'amore e altruistico attivo nei secoli nelle persone spesso vituperate e uccise dalle gerarchie della falsa cristianità – ndr), non sono invenzione di David Spangler ["Reflections on the Christ", Findhorn, Scotland, 1978], ma sono una costante ricorrente sia della dottrina teosofica come di quella degli alti iniziati della Massoneria.
Da "O.N.U. gioco al massacro" di Franco Adessa, Edizioni Civiltà - 1996
Segue al link qui affianco "read more"
[cfr. Epiphanius, "Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia", Trento, p. 202, nota 393 - Ed. Ichthys, Albano Laziale, Roma, senza data].
Nel suo libro, "Morals and Dogma", ritenuto "La Bibbia" della Massoneria di Rito Scozzese [È interessante l'opinione dell'alto iniziato, René Guénon, su "Morals and Dogma": egli riteneva quest'opera un plagio del libro di Eliphas Levi, "Dogma e Rituale di Alta magia". (cfr. "Il Teosofismo", Vol. I, p. 28)], Pike scrisse: "Quando Luigi XVI fu giustiziato, la metà del lavoro era fatta; e, quindi, da allora, l'Armata del Tempio (la Massoneria - ndr) doveva indirizzare tutti i suoi sforzi contro il Papato"
[Albert Pike, "Morals and Dogma", Ed. Bastogi, Foggia 1984, vol. VI, p. 156].
In un discorso del 1889, tenuto in Francia agli alti gradi della Massoneria, il Pike affermò: "Ciò che dobbiamo dire alle folle è che noi adoriamo un Dio, ma è il Dio che si adora senza superstizione (...). La Religione massonica dovrebbe essere mantenuta, da tutti noi iniziati degli alti gradi, nella purezza della dottrina luciferina. Se Lucifero non fosse dio, Adonai (il Dio dei cristiani - ndr) le cui azioni provano la sua crudeltà, perfidia, odio per l'uomo, barbarie e repulsione per la scienza, lo avrebbe calunniato con i suoi preti? Sì, Lucifero è Dio e sfortunatamente anche Adonai è Dio. Per la legge eterna, per cui non v'è luce senza ombra, bellezza senza bruttezza, bianco senza nero, l'assoluto può esistere solo come due Divinità: essendo l'oscurità necessaria alla luce per servirle da contrasto, come il piedistallo è necessario alla statua ed il freno alla locomotiva... la dottrina del Satanismo è un'eresia; e la vera e pura religione filosofica è la fede in Lucifero, l'eguale di Adonai; ma Lucifero, dio di luce e dio del bene, sta lottando per l'umanità contro Adonai, il dio delle tenebre e demonio".
[Uno stralcio di questo discorso fu riportato, nel 1935, dalla rivista inglese "TheFreemason" nel suo numero del 19 gennaio].
E dalla "purezza della dottrina luciferina" e dalla "fede in Lucifero" Pike enunciava, sempre nel suo trattato "Morals and Dogma", la dottrina di quell'ecumenismo che prevede tutte le religioni intorno agli altari della Massoneria: "Il Cristiano, l'Ebreo, il Musulmano, il Buddista, il seguace di Confucio e di Zoroastro possono unirsi come fratelli e accomunarsi nella preghiera al solo Dio che è sopra a tutti gli altri dei"
[Albert Pike, "Morals and Dogma", op. cit., p. 153],
e indicava, nella stessa opera, la vera fonte delle "vere religioni": "Tutte le vere religioni dogmatiche sono uscite dalla Càbala e vi ritornano: tutto ciò che vi è di grande e scientifico negli ideali religiosi di tutti gli Illuminati, Jacob Bohme, Swedenborg, Saint-Martin ed altri, viene dalla Càbala; tutte le associazioni massoniche le devono i propri segreti e i propri simboli"
[Albert Pike, "Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry", Ed. L. H. Jenkins, Richmond, Virginia 1927, p. 745].
In una lettera del 1871, infine, Albert Pike illustrò i veri intenti di coloro che aspirano al Governo Mondiale e quello che sarebbe capitato all'umanità alla fine della "Terza Guerra Mondiale": "Noi scateneremo i nichilisti e gli atei e provocheremo un cataclisma sociale formidabile che mostrerà chiaramente, in tutto il suo orrore, alle nazioni, l'effetto dell'ateismo assoluto, origine della barbarie e della sovversione sanguinaria. Allora, ovunque, i cittadini, obbligati a difendersi contro una minoranza mondiale di rivoluzionari,(...) riceveranno la vera luce attraverso la manifestazione universale della pura dottrina di Lucifero, rivelata finalmente alla vista del pubblico; manifestazione alla quale seguirà la distruzione della Cristianità e dell'ateismo conquistati e schiacciati allo stesso tempo!"
Albert Pike, Lettera del 15 agosto 1871 a Giuseppe Mazzini, catalogata presso la Biblioteca del British Museum di Londra.
Jean Lombard spiega che questa corrispondenza, tra Pike e Mazzini, si trova depositata negli archivi di Temple House, la sede della Massoneria di Rito Scozzese di Washington, ma di consultazione vietata. Una volta, venne esposta al British Museum Library di Londra, dove un ufficiale della Marina canadese, il commodoro William Guy Carr, potè prenderne conoscenza e pubblicarne un riassunto in un libro intitolato "Pawns in the Game", pubblicato nel 1967.
Nella fitta corrispondenza intrattenuta tra Albert Pike e Giuseppe Mazzini, questa lettera faceva seguito ad un'altra, datata 22 gennaio 1870 e curiosamente profetica, in cui, a proposito delle tre guerre mondiali e della triade "crisi-guerra-rivoluzione", che ha tormentato il nostro secolo. Ecco in che forma lo presenta il Carr:
La prima Guerra Mondiale doveva essere combattuta per consentire agli "Illuminati" di abbattere il potere degli zar in Russia e trasformare questo paese nella fortezza del comunismo ateo. Le divergenze suscitate dagli agenti degli "Illuminati" fra Impero britannico e tedesco furono usate per fomentare questa guerra. Dopo che la guerra ebbe fine si doveva edificare il comunismo e utilizzarlo per distruggere altri governi e indebolire le religioni.
La Seconda Guerra Mondiale doveva essere fomentata approfittando della differenza fra fascisti e sionisti politici. La guerra doveva essere combattuta in modo da distruggere il nazismo e aumentare il potere del sionismo politico, onde consentire lo stabilimento in Palestina dello stato sovrano d'Israele. Durante la Seconda Guerra Mondiale si doveva costituire un'Intemazionale comunista altrettanto forte dell'intera Cristianità. A questo punto quest'ultima doveva essere contenuta e tenuta sotto controllo fin quando richiesto per il cataclisma sociale finale. Può una persona informata negare che Roosevelt e Churchill hanno realizzato questa politica?
La Terza Guerra Mondiale dovrà essere fomentata approfittando delle divergenze suscitate dagli agenti degli Illuminati fra sionismo politico e dirigenti del mondo islamico. La guerra dovrà essere orientata in modo che Islam (mondo arabo e quello musulmano) e sionismo politico (incluso lo Stato d'Israele) si distruggano a vicenda, mentre nello stesso tempo le nazioni rimanenti, una volta di più divise e contrapposte fra loro, saranno in tal frangente forzate a combattersi fra loro fino al completo esaurimento fisico, mentale, spirituale ed economico.
(La Lettera è catalogata presso la Biblioteca del British Museum di Londra. il contenuto della lettera ce lo presenta William Guy Carr nel suo libro: "Pawns in the garne" pubblicato nel 1967, Cap. I, p. XV. Il testo originale del Carr è riportato alla fine del Tomo II dell'opera: "La cara oculta de la historia moderna" di Jean Coeurderoy Lombard, 4 Torni stampati nel 1976, 1977, 1979, 1980 da Editorial Fuerza Nueva, Madrid; disponibili presso D.P.F., B.P. 1, 86190 Chiréen-Montreuil – Francia).
Il 15 agosto 1871 Pike disse a Mazzini che alla fine della Terza Guerra Mondiale coloro che aspirano al Governo Mondiale provocheranno il più grande cataclisma sociale mai visto. Si citano qui le parole scritte dallo stesso Pike nella lettera che si dice catalogata presso la biblioteca del British Museum di Londra:
"Noi scateneremo i nichilisti e gli atei e provocheremo un cataclisma sociale formidabile che mostrerà chiaramente, in tutto il suo orrore, alle nazioni, l'effetto dell'ateismo assoluto, origine della barbarie e della sovversione sanguinaria. Allora ovunque i cittadini, obbligati a difendersi contro una minoranza mondiale di rivoluzionari, questi distruttori della civiltà, e la moltitudine disingannata dal cristianesimo, i cui adoratori saranno da quel momento privi di orientamento alla ricerca di un ideale, senza più sapere ove dirigere l'adorazione, riceveranno la vera luce attraverso la manifestazione universale della pura dottrina di Lucifero rivelata finalmente alla vista del pubblico, manifestazione alla quale seguirà la distruzione della Cristianità e dell'ateismo conquistati e schiacciati allo stesso tempo!"
"Quando Mazzini mori nel 1872 - prosegue ancora il Carr - nominò suo successore un altro capo rivoluzionario, Adriano Lemmi. A Lemmi più tardi sarebbero succeduti Lenin e Trotzkij. Le attività rivoluzionarie di tutti costoro vennero finanziate da banchieri inglesi, francesi, tedeschi e americani. Il lettore deve avere presente che i banchieri internazionali dì oggi, al pari dei cambiavalute dei tempi di Cristo, sono solo strumenti e agenti degli Illuminati. Mentre al grande pubblico era lasciato credere che il Comunismo è un movimento di lavoratori per distruggere il Capitalismo, gli ufficiali dei Servizi di Informazione inglesi e americani erano in possesso di autentica evidenza documentaria comprovante che capitalisti internazionalisti operanti attraverso i loro istituti bancari avevano finanziato entrambe le parti in ogni guerra e rivoluzione combattute dal 1776"
Ma allora, stando a questa terribile dichiarazione di intenti, il gioco al massacro, indispensabile alle Nazioni Unite per acquisire poteri sempre più ampi e sempre più dittatoriali, potrebbe essere solo un mezzo per provocare il "cataclisma sociale" finale e per "mostrare alle Nazioni, in tutto il suo orrore, l'effetto dell'ateismo assoluto, origine della barbarie e della sovversione sanguinaria" che dovrà dissolvere le Nazioni stesse come sono state conosciute sino ad oggi. Proprio in questo cataclisma e, sotto gli impulsi che la "psicologia di massa", opportunamente diretta dai controllori occulti, provocherà sull'opinione pubblica mondiale, nell'incalzante e inarrestabile opera di distruzione, dovrà essere modificata la matrice religiosa, morale e culturale di intere popolazioni che, soggette alla sovversione delle loro istituzioni, alla violenza endemica più crudele e disumana, in preda al panico degli esodi e delle migrazioni di massa e ridotte alla quotidiana ricerca dell'indispensabile per vivere, faranno emergere un "uomo nuovo" che, "obbligato a difendersi contro una minoranza mondiale di rivoluzionari", riceverà "la vera luce attraverso la manifestazione universale della dottrina di Lucifero"!
Così, dunque, si attueranno "gli scopi e l'opera delle Nazioni Unite" ed "una chiesa di dio (lucifero - ndr), tratta da tutte le religioni (...) metterà fine alla grande eresia della separatività"! Ma questo ecumenismo, vero fine a cui tende l'O.N.U., come affermano gli alti iniziati, si potrà raggiungere solamente "combattendo Roma ed i suoi preti", solo "lottando ovunque contro il Cristianesimo", solo "scacciando Dio (Adonai – ndr) dai cieli".
Giuseppe Mazzini, frammassone fondatore della "Loggia Propaganda P1" (da non confondersi con la "Loggia Propaganda P2" fondata da Adriano Lemmi nel 1875) e della "Prima Internazionale Comunista" ("L'altra faccia di Carlo Marx", ed. Uomini Nuovi) .
Tratto da: Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia