Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni finché, l'8 marzo (o il 25 secondo alcuni), il proprietario Mr. Johnson bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire dallo stabilimento.
Ci fu un incendio doloso e le 129 operaie prigioniere all'interno dello stabilimento morirono arse dalle fiamme. Da allora, l'8 marzo è stata proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne.
La commemorazione, tutta americana, delle vittime è stata poi accolta in tutto il mondo come la giornata simbolo del riscatto femminile.
L’iniziativa di celebrare la giornata internazionale della donna fu presa per la prima volta nel 1910 da Clara Zetkin a Copenaghen durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste.
QUINDI LA FESTA DELLA DONNA NON SI FESTEGGIA PERCHè VI POSSIATE TIRARE IN GHINGHERI E ANDARE A VEDERE SPOGLIARELLI, MA PER RICORDARE CHI CORAGGIOSAMENTE HA LOTTATO PER ACQUISIRE DIRITTI CHE OGGI SEMBRA CHE NON ABBIANO VALORE VISTO CHE TUTTI NOI CI PIEGHIAMO AL SISTEMA DELLE INDUSTRIE PER MASSIMIZZARE I LORO PROFITTI NEI PROPRI BILANCI DOVE GARANTISCONO GUADAGNI COSPICUI AI GOVERNI CHE TASSANO E TROVANO LEGGI PER METTERCI IN CONDIZIONI DI ACCETTARE LE LORO CONDIZIONI CHE PORTANO A NOI A FAR CREDERE CHE NON SI POSSA FARE NULLA.
QUESTE DONNE DIMOSTRARONO CHE: "Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare." Albert Einstein