Tra i primi interventi del Governo Monti appena insediato risulta con molta chiarezza l’intenzione di abbassare la soglia per l’utilizzo del contante, che passerebbe dagli attuali 2500 €, così come fissata dall’ex ministro Tremonti, a quella di 300 €.
Ciò significherà che tutti i consumatori si ritroverebbero nell’impossibilità di pagare in contanti transazioni di importi superiori appunto a 300 €, dovendo necessariamente utilizzare bancomat o carte di credito.
Le ragioni che spingono ad un drastico abbassamento della soglia vigente riguardano per lo più la lotta all’evasione fiscale e la necessaria tracciabilità, unite all’abbattimento del costo del denaro (stampa, trasporto e così via) e alla volontà di eliminare le reticenze degli italiani all’uso della moneta elettronica.
Ricordiamo, infatti, che il nostro Paese è quello che in Europa utilizza il maggior numero di contante. Agi
Se non ho un conto corrente sono limitato nella mia libertà d’acquisto?
Che senso ha avere una pezzo di carta che non posso usare?
Allora cosa me ne faccio delle banconote da 500 euro? O le deposito o le cambio in banca…
Questa manovra è stata giustificata sia come arma contro l’evasione fiscale, tutti i pagamenti saranno tracciati, sia per abbattere il costo del denaro.
Per combattere l’evasione fiscale? -.-’ Pensando, mi è venuta un’idea.
Se ogni cittadino a fine anno facesse la dichiarazione dei bene e inserisse tutte le ricevute dei suoi acquisti , in cambio di uno sconto (che sia 1% il 5%…), lo stato potrebbe fare tutti i controlli incrociati, così facendo potrebbe investigare sui lestofanti.
Se 100 cittadini portano degli scontrini del bar di GEENO e quest’ultimo dichiara 56 scontrini…per lo stato sarebbe subito evidente l’evasione fiscale di GEENO.
Se lo stato volesse realmente combattere l’evasione fiscale, dovrebbe iniziare a investigare riguardo i conti correnti nei paradisi fiscali, riguardo le manovre oscure delle varie banche… come possono fare a spostare milioni e milioni di soldi da un conto corrente normale ad un conto in un paradiso fiscale, se non con le transazioni elettroniche?
Partendo dal fatto che il denaro ha un valore convenzionale non intrinseco perchè si devono abbatteri i costi?
Considerando che di media una banconota da 5€ o 500€ costa circa 1,30€, questo cifra copre i costi di stampa, di produzione della carta e della filigrana,
Chi paga i costi di stampa del denaro? Chi paga il denaro? Chi ci guadagna?
Molto probabilmente mantenere operosa una “zecca di stato” costa molto di più rispetto alla gestione di un server… e magari il server si trova a fianco di quello di facebook o di pay pal?
Si perchè il famoso social network ha deciso di pubblicizzare l’utilizzo del denaro elettronico.
Basta acconsentire alle clausule del contratto e scaricare l’applicazione Send Money; si può prestare o ricevere denaro senza nemmeno usare la carta di credito, bensì una semplice PayPal, la carta per gli acquisti on line (estratto da un articolo del fatto quotidiano).
Pay Pal è da poco anche una carta di credito, ma rimane un vero e proprio conto corrente virtuale che è associato al vostro conte corrente bancario o alla vostra carta di credito, così vi permette di utilizzare la moneta elettronica.
Send Money è gia presente in 65 paesi e si affianca a tanti altri provider che erogano il medesimo servizio.
Ad esempio il sito Zopa, secondo il comico genovese (Beppe Grillo) sponsorizzato direttamente dalla BBC. Questo sito permette a circa 800mila inglesi di prestarsi soldi a vicenda mettendosi d’accordo sul tasso d’interesse da pagare. Il tasso d’interesse viene deciso con una specie d’asta aperta dal prestatore sul modello Ebay. Tutta la transazione si compie con una sola tassazione dell’1 per cento. “In questo modo si bypassano le banche, non c’è più nessun usuraio”.
“Purtroppo questo non è possibilmente in Italia perché c’è una legge della Banca d’Italia che vieta espressamente la mutualità del credito”. Ma niente paura, da oggi in Italia ci pensa Facebook.
Così Alessio Pisanò del fatto quotidiano termina il suo articolo.
Non sono d’accordo con l’affermazione: ”Ma niente paura, da oggi in Italia ci pensa Facebook.” , dal momento che il social network non è nient’altro che un mondo virtuale controllato; che giorno dopo giorno, cerca di colmare quelle lacune che lo differiscono da Internet.
Il suo cambiamento è continuo non solo per migliorare il servizio, ma anche per non far diventare monotona la vita digitale dell’utente, che ogni giorno si trova una grafica e/o un funziona nuova.
Prima da le chiavi di accesso dei nostri profili allo stato, poi inserisce tra i suoi servizi il riconoscimento facciale e d’ora vorrebbe tracciare le nostre transazioni? e come mai il fatto quotidiano elogia questa novità?
Possiamo affermare: “Meno male che c’è il Codacons”?
Qui di seguito le dichiarazioni del presidente Carlo Rienzi :
L’imposizione del Governo sui pagamenti con denaro elettronico per importi superiori ai mille euro, rappresenta un enorme regalo alle banche e una sorta di “tangente” che i cittadini saranno costretti a versare agli istituti di credito. “E’ assolutamente incredibile che, nell’ambito di una manovra lacrime e sangue dovuta ad una crisi che è partita proprio dalla finanza allegra degli istituti di credito, gli unici soggetti a trarre lauti profitti siano proprio le banche, attraverso un massiccio incremento delle transazioni con carte di credito e denaro elettronico. Un conto, infatti, è salvare il sistema bancario dal fallimento, un conto è consentire loro di arricchirsi in questo momento di difficoltà per tutti. Condividiamo in pieno la lotta all’evasione e la tracciabilità delle operazioni finanziarie, ma vogliamo impedire che da ciò le banche possano trarre profitti miliardari a danno dei cittadini. Per questo presenteremo fin d’ora un ricorso al Tar del Lazio e alla Corte Costituzionale contro il provvedimento contenuto nella manovra, e chiediamo l’assoluta gratuità delle transazioni con carta di credito e assegni almeno fino a 2.500 euro”. “Dal momento che queste operazioni non sono più facoltative ma diventano obbligatorie per legge , lo Stato non può consentire che il loro costo vada in favore non dello stesso Stato, ma di un soggetto privato (le banche), con enorme danno per i cittadini che si ritrovano a versare una sorta di tassa occulta (le commissioni) nelle casse degli istituti di credito, subendo per giunta un ingiustificato rincaro dei prezzi. Una tale situazione, se non sanata, è palesemente anticostituzionale, poiché viola gli artt. 23 e 41 della nostra Costituzione”.
Oggi, più che mai, mi sento in dovere di utilizzare il denaro contante a discapito di quello elettronico, perchè la mia azione può influire più di qualunque altra cosa.
Se tutti, singolarmente, decidessimo di non utilizzare il denaro elettronico, questo cadrebbe in un baratro perdendo tutti collegamenti con la vita reale.
Be the change you want to see in the world – Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
Oggi, la mia difesa è la mia decisione di boicottare tutto ciò che reputo sbagliato, con la mia azione coerente e coscienziosa ma nello stesso malleabile ad una critica costruttiva.
Grazie Adriano Celentano, che come altri, cerca di riaccendere quel barlume di coscienza in ognuno di noi.
Concludo suggerendovi di ascoltare con molta attenzione il testo della sua ultima canzone.
ps. Ricordatevi che nella vita digitale c’è sempre qualcuno che andrà più veloci di voi.
©®i