Dalle molteplici proprietà benefiche sicuro ed efficace “Antibiotico” naturale – Antibatterico – Antifungino – Antinfiammatorio – Antiparassitario – Decongestionante delle mucose – Antiossidante.
TUTTI I BATTERI, PARASSITI, FUNGHI E VIRUS DANNOSI SONO DISTRUTTI ENTRO 6 MINUTI DI CONTATTO CON ARGENTO COLLOIDALE IONICO.
NESSUN ORGANISMO PATOGENO PUÓ SOPRAVVIVERE. ( Rivista Science Digest, marzo 1978). L’Argento Colloidale Ionico è il più potente antibiotico naturale a largo spettro, dalle molteplici proprietà benefiche sicuro ed efficace. Antibiotico naturale – Antibatterico – Antifungino – Antinfiammatorio – Antiparassitario – Decongestionante delle mucose – Antiossidante. TUTTI I BATTERI, PARASSITI, FUNGHI E VIRUS DANNOSI SONO DISTRUTTI ENTRO 6 MINUTI DI CONTATTO CON ARGENTO COLLOIDALE IONICO.
Caratteristiche dinamiche
Uno dei migliori e più sicuri antibatterici generali conosciuti.
Sicuro nell’utilizzo, anche su bambini.
Non si sono registrate incompatibilità dell’uso con altri farmaci.
Senza odore né sapore, sicuro anche per l’uso negli occhi e orecchie.
L’organismo non sviluppa dipendenza o intolleranza.
Avvertenze:donne in gravidanza o persone allergiche ai minerali traccia dovrebbero consultare un medico prima di assumere il prodotto.
Assumere giornalmente l’Argento è come avere un secondo sistema immunitario.
Allevia il carico del naturale sistema immunitario corporeo ed è efficace nel debellare le tante infezioni presenti nel corpo.
La soluzione di argento è comunque considerata un integratore alimentare e non un medicinale.
CHE COS’è L’ARGENTO COLLOIDALE Questo tipo di argento si ottiene con un procedimento chiamato elettrolisi, in tal modo si ottengono particelle di argento molto piccole sospese in acqua distillata. Non è utilizzato nessun additivo chimico. -
QUANDO E’ EFFICACE L’argento agisce su moltissimi microrganismi nocivi alla salute, è un antibiotico naturale a largo spettro ed aiuta le nostre difese immunitarie. Ultimamente molti naturopati si indirizzano all’uso di questa sostanza naturale per risolvere molti dei problemi legati alla mancanza di difese immunitarie e curare moltissimi disturbi dovuti alla presenza di batteri o virus. L’argento ionico non intacca la flora intestinale ma ne è di supporto risolvendo anche infiammazioni dell’intestino e dell’apparato digerente. Non ha gli effetti collaterali degli antibiotici di sintesi. La ricerca biomedica ha dimostrato che batteri, virus e funghi muoiono già dopo qualche minuto in presenza anche di una minuscola traccia di argento. E’ un rimedio per le infezioni e aiuta a ridurre le infiammazioni. Favorisce un sano risanamento dei tessuti infiammati. Non si conosco effetti collaterali o tossicità a meno che non ci siano allergie all’argento stesso. E’ utile in casi come:
infezioni batteriche o virali – mal di gola
raffreddore – influenza
otiti
gengiviti
afte
problemi intestinali coliti
micosi
funghi della pelle
acne
cistiti
candida
vaginiti
herpes ed infine anche per le punture di zanzare.
COME SI ASSUME Usato quotidianamente è un ottimo trattamento preventivo per rendere l’organismo resistente alle infezioni ed alle malattie di stagione. Durante l’inverno ci protegge da virus influenzali e da fastidiosi raffreddori. Si assume per via orale spruzzandolo sotto la lingua e deglutendo dopo qualche minuto anche tre volte al giorno, o per uso topico sulle zone infiammate della pelle o delle mucose. Può essere applicato su verruche, herpes, acne e tutte le malattie cutanee.
USO SUGGERITO: Si assume per via orale spruzzandolo sotto la lingua e deglutendo dopo qualche minuto da una a tre volte al giorno, o per uso topico sulle zone infiammate della pelle o delle mucose. Può essere applicato su verruche, herpes, acne e tutte le malattie cutanee. L’acqua può essere purificata aggiungendo mezzo cucchiaio da cucina ogni 3,5 litri, agitare bene e attendere 6 minuti prima di bere. Avvertenza: Non usare contenitori di metallo per l’Argento. Vanno bene di plastica o di vetro. Assumere giornalmente l’Argento è come avere un secondo sistema immunitario. Allevia il carico del naturale sistema immunitario corporeo ed è efficace nel debellare le tante infezioni presenti nel corpo.
La soluzione di argento è comunque considerata un integratore alimentare e non un medicinale.
Effetti Collaterali Quando si assumono grandi quantità di Argento colloidale bisogna aggiungere all’alimentazione yoghurt o fermenti lattici per compensare la distruzione dei batteri simbionti. Questo non è un problema importante in quanto, diversamente dall’antibioticoterapia, esso non indebolisce il sistema immunitario ma, al contrario, lo rinforza. Questi dati scientifici sono stati ottenuti negli USA.
2 Commenti
Sette anni fa guarisce dal cancro, oggi i giudici decidono che deve restituire i soldi delle terapie: 41 mila 178 euro. Perchè la sua malattia ”non si poteva curare” come ha fatto lei e cioè con il metodo Di Bella.
Barbara Bartorelli, quarantenne bolognese, scopre undici anni fa di avere un linfoma di Hodgkin. Si affida alle cure tradizionali, affronta quattro cicli di chemioterapia ma, dopo pochi mesi, la malattia ritorna più aggressiva. I medici le prospettano la soluzione del trapianto senza però garantirle la guarigione. La donna non vuole rischiare, non se la sente di “farsi ridurre a zero le difese immunitarie e di assumere grandi quantità di antibiotici”, decide di provare con il metodo Di Bella. Dopo pochi mesi migliora. E, piano piano, quei i benefici diventano stabili. Per pagarsi la terapia, sui duemila euro al mese, chiede soldi ad amici e a parenti e c’è è anche chi, per racimolare la cifra, organizza per lei tornei di calcio. Passano altri mesi e, d’accordo con gli avvocati, Lorenzo Tomassini e Luca Labanti, Barbara fa causa alla Asl per ottenere il rimborso. Due le pronunce a lei favorevoli, un decreto d’urgenza nel 2004 e una sentenza di merito nel 2006. I giudici constatano – grazie anche alle perizie di oncologici incaricati dai magistrati – che Barbara è guarita e che non ha un reddito tale da permetterle di pagarsi le cure. La Asl però impugna la decisione. E sei anni dopo, ossia a fine agosto di quest’anno, arriva il verdetto della corte d’appello. Barbara non avrebbe potuto fare quella cura, perché, recita la sentenza ” una sperimentazione ministeriale stabilì che era inefficace”. Non solo. Poche righe più sotto si legge che ” la malattia di Barbara non era fra quelle oggetto di sperimentazione nel 1998″ ( infatti, non venne testato il suo linfoma, ma un altro, il non Hodgkin). Non è finita. I tre magistrati, autori della sentenza d’appello, dichiarano che i loro colleghi non avrebbero dovuto affidarsi a esperti, a medici incaricati di esaminare le cartelle cliniche della paziente, visto che nel 1998 la sperimentazione ministeriale stabilì che la terapia Di Bella non era valida. Testuale: ”All’autorità giudiziaria non compete di accertare, mediante l’ammissione di una consulenza tecnica di uffici, l’efficacia terapeutica del trattamento del prof Di Bella, in relazione alla patologia tumorale in coerenza con il principio dell’ordinamento secondo cui la legge ha attribuito ad appositi organi tecnici il potere di effettuare la sperimentazione…“. L’avvocato Lorenzo Tomassini è stupefatto: “E’ assurdo, come si può stabilire per legge che è vietato indagare? Oserei dire: vietato guarire. Alla base del diritto civile c’è la possibilità di emettere provvedimenti d’urgenza per tutelare i casi limite. Lo stesso diritto civile prevede che si guardi all’obbiettività della situazione, la signora Bartorelli è guarita. Ha ottenuto un indubbio beneficio da quella terapia, invece non sappiamo quali risultati avrebbe avuto con un trapianto… com’è possibile che un giudice non si curi del fatto che un malato di tumore è guarito? Il diritto alla salute è sacro e inviolabile”. E il diritto alla libertà di cura? Barbara Bartorelli annuncia un prossimo ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo: ”Perchè dobbiamo accettare che lo Stato sia tutore della nostra salute? Perchè la commissione del farmaco deve decidere come si deve curare un malato ? Se le terapie non funzionano, il nostro Stato - lo stesso che si interroga sull’opportunità del testamento biologico – ci lascia morire. E che colpa avrei io? Di non aver accettato di andare all’altro mondo a 32 anni? Chiedo la libertà di rivolgermi al medico che scelgo e che sia lui a decidere cosa è meglio per me, non un prontuario stabilito da una azienda farmaceutica!” Preso da: http://www.informarexresistere.fr/2012/09/23/vietato-guarire/#axzz27KI2gdwd Segnalato da Claudia Cecere Squily Questo scienziato si chiamava Otto Heinrich Warburg (1883 – 1970). Gli fu dato il Nobel per la sua tesi: “la causa primaria e la prevenzione del cancro”. Secondo questo scienziato, il cancro è la conseguenza di un’alimentazione antifisiologica e uno stile di vita antifisiologico.. Perché? … perché un’alimentazione antifisiologica (dieta basata su alimenti acidificanti accompagnata da una vita sedentaria), crea nel nostro organismo acidosi. L’acidosi, a sua volta espelle l’ossigeno dalle cellule.. Una sua affermazione: “La mancanza di ossigeno è l’acidosi sono le due facce della stessa medaglia, quando ne avete uno non può mancare l’altro”. Le sostanze acide rifiutano l’ossigeno; in cambio, le sostanze alcaline attraggono l’ossigeno… “Privare una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore può convertirsi in cancerogena”, secondo Warburg. “Tutte le cellule cancerogene possono vivere senza ossigeno, una regola senza eccezione”, e aggiunge: “I tessuti cancerogeni sono tessuti acidi, mentre quelli sani sono alcalini.” Nella sua opera, “Il metabolismo dei tumori”, Warburg dimostrò che tutte le forme di cancro si caratterizzano per due condizioni basiche: l’acidosi e l’ipossia (condizione patologica determinata da una carenza di ossigeno nell’intero organismo), ha scoperto anche, che le cellule cancerogene sono anaerobiche (non hanno bisogno d’ossigeno) e “non possono” sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno. In cambio, sopravvivono grazie al glucosio (è un monosaccaride aldeidico; è il composto organico più diffuso in natura, sia libero sia sotto forma di polimeri), sempre e quando nel suo intorno non c’è traccia di ossigeno. Pertanto, il cancro non sarebbe altro che un meccanismo di difesa, avviene una trasformazione di certe cellule per continuare a farle vivere in un organismo carente di ossigeno e circondato da acido. Riassumendo: Cellule sane vivono in un ambiente alcalino, e ossigenato, il quale permette il suo normale funzionamento. Invece le cellule cancerogene, vivono in un ambiente estremamente acido e carente di ossigeno. Prima di procedere: Una volta terminato il processo di digestione, gli alimenti secondo la qualità di proteine, idrato di carbonio, grassi, minerali e vitamine che forniscono, generano una condizione di acidità o alcalinità al corpo. Il risultato acidificante o alcalinizzante si misura attraverso una scala chiamata PH, i quali valori variano da 0 a 14, dove il PH 7 è un PH neutro. E’ importante sapere come influenzano la salute gli alimenti, per far sì che le cellule funzionino in maniera corretta e adeguata il loro PH dovrebbe essere leggermente alcalino. In una persona sana il PH del sangue ha dei valori che vanno da 7,40 e 7,45. Da tenere in conto che se il PH sanguigno, scende dalla soglia del valore 7, entriamo in uno stato di coma prossimo alla morte. Quindi sarebbe opportuno per noi, controllare la nostra alimentazione o perlomeno conoscere gli alimenti “peggiori” (quelli che acidificano il nostro corpo). Ebbene sapere che, lo zucchero raffinato e tutti i suoi prodotti fanno parte di questi alimenti. E’ il peggiore di tutti perché non contiene né proteine, né grassi, né minerali, né vitamine, solo idrati di carbonio raffinato che stressano il pancreas. Il suo PH è di 2,1, quindi altamente acidificante, la carne (tutte), il latte di mucca e tutti i suoi derivati, sale raffinato, farina raffinata e tutti i suoi derivati (patate, patatine, etc.), i prodotti delle panetterie o forni (la maggioranza contiene grassi saturi, margarina, sale, zucchero e conservanti),caffeina, alcool, tabacco, medicine e qualsiasi alimento cucinato (la cottura elimina l’ossigeno e lo trasforma in acido) incluse le verdure cotte. Tutti gli alimenti che contengono conservanti, coloranti, aromatizzanti, stabilizzanti, etc.. Apro una parentesi prima di proseguire, essendo un po’ scettico su tutti questi alimenti che normalmente utilizziamo quasi quotidianamente, ho eseguito una piccolissima ricerca su internet, sul latte che è quello che mi preoccupava di più, visto che mai nessuno ci ha informati che il latte di mucca può danneggiare l’organismo. Ho trovato un sito, ma penso che le fonti con una piccola ricerca siano parecchie, che descriveva il latte in questa maniera: Il latte possiede una lieve acidità naturale dovuta ai fosfati, citrati, CO2 e proteine; ma, a partire dal momento della mungitura, l’acidità aumenta in quanto il lattosio del latte si trasforma parzialmente in acido lattico. Tale trasformazione è tanto più rapida quanto più il latte è sporco o mantenuto a temperatura favorevole allo sviluppo batterico. Date le gravi conseguenze che l’acido lattico ha sulla conservatività del latte e sulle lavorazioni casearie, l’accertamento dell’acidità riveste grande importanza. La determinazione dell’acidità del latte si basa sulla neutralizzazione con sostanze alcaline (NaOH N/4), mediante titolazione, usando come indicatore la fenolftaleina oppure, metodo da noi seguito in laboratorio, seguendo le variazioni di pH indicate dal nostro pH metro e stabilendo il punto di equivalenza a pH 8,3 (corrispondente al limite inferiore dell’intervallo di viraggio della fenolftaleina) fonte – link http://www.liceotedone.it/nav/scienza_vivere_quotidiano/latte/acidita_%20latte.htm Segue…. In fine: tutti i cibi confezionati. Il sangue si autoregola costantemente per non cadere in acidosi metabolica, in questo modo garantisce il buon funzionamento cellulare, ottimizzando il metabolismo. L’organismo dovrebbe trattenere dagli alimenti solo le basi (minerali) per neutralizzare l’acidosi dal sangue e dal metabolismo, però tutti gli alimenti citati sopra, contengono molto poco di quello che realmente necessita l’organismo, e al contrario demineralizzano l’organismo (soprattutto i prodotti raffinati). C’è poi da considerare, che nello stile di vita moderna, questi alimenti, si consumano più o meno 5 volte al giorno per 365 giorni all’anno!! Curiosamente tutti questi alimenti nominati sono “Antifisiologici”. Il nostro organismo non è disegnato per digerire tutta questa porcheria! Per alimenti alcalinizzanti, si intendono, quelli che ci fanno bene, ad esempio la verdura cruda (alcune sono acide però dentro l’organismo hanno una reazione alcalinizzante, altre sono lievemente acidificanti però consentono di trarne le basi per il suo corretto equilibrio) è che portano ossigeno a differenza di quelle cotte. La frutta è uguale alla verdura, nel senso che, (a parte il limone che contiene un valore di PH approssimativamente di 2,2, che però anche questo dentro l’organismo ha un effetto altamente alcalinizzante) praticamente quasi tutta la frutta una volta ingerita, ha un effetto alcalinizzante, la frutta in più, mangiata cruda, contiene molto ossigeno che fa bene al nostro organismo. Il miele è altamente alcalinizzante, la clorofilla delle piante (di qualsiasi pianta) è altamente alcalinizzante soprattutto l’aloe vera. Naturalmente l’acqua è importantissima per il nostro organismo perché ricca di ossigeno. “La disidratazione cronica è lo stress principale del corpo, è la radice della maggior parte delle malattie degenerative” afferma il Dr. Feydon Batmangheildj. L’esercizio ossigena tutto l’organismo, il sedentarizzo lo consuma. Il dottore George W. Crilie, di Cleveland, afferma che tutte le morti mal chiamate naturali, non sarebbero altro che un punto terminale di saturazione di acidi nell’organismo. Al contrario, è totalmente impossibile che un cancro si proliferi in una persona che libera il suo corpo dall’acidosi, nutrendosi con alimenti che producono reazioni metaboliche alcaline e aumentando il consumo dell’acqua pura; e che, a sua volta, evita gli alimenti che originano detta acidosi, e si riguarda dagli alimenti tossici. In generale il cancro non è contagioso ne si eredita… quello che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e della vita che lo producono. Mencken scrisse: “La lotta della vita va incontro alla ritenzione di acido. L’invecchiamento, la mancanza di energia, l’avere problemi nel ragionare e i dolori alla testa, malattie del cuore, allergie, eczemi, orticaria, asma, calcoli e arteriosclerosi non sono altro che accumuli di acidi”. Il Dr. Theodore A. Baroody scrive nel suo libro “Alkalize or Die” (alcalinizzare o morire): “In realtà non importa il numero dei nomi delle malattie. Quello che è importante e che sono dovute tutte dalla stessa causa basica.. le troppe sostanze acide nel corpo!”. ll Dr. Robert O. Young afferma che: “Il processo di acidificazione nell’organismo è la causa delle malattie degenerative. Quando si rompe l’equilibrio e l’organismo comincia a produrre e mantenere più acidi di quelli che può sopportare, si manifestano diversi mali.” E la chemioterapia? Non voglio entrare nei dettagli, andrò solamente a segnalare le cose ovvie: La chemioterapia acidifica l’organismo in un modo talmente estremo, che il nostro organismo ricorre alle riserve alcaline immediatamente per neutralizzare tanta acidosi, sacrificando minerali basici(Calcio, Magnesio, Potassio) depositati nelle ossa, denti, unghia, articolazioni e capelli. Ed è per questo motivo che si osserva un tale degrado nelle persone che ricevono questo trattamento, e tra le altre tante cose, perdono facilmente, e a volte copiosamente, i capelli. Per l’organismo non significa niente rimanere senza i capelli, non patisce per questo, però un PH acido significherebbe la morte. Probabilmente non vengono rivelate queste cose alla gente perché le aziende che si occupano del cancro, quindi della chemioterapia, sono tra le più multimilionarie che esistono tutt’oggi... Sarebbe opportuno dire che le industrie farmaceutiche e le industrie alimentari sono una sola entità? Mhà... Ti rendi conto di quello che significa questo? Quando si sente parlare di qualche persona che ha il cancro e si dice; “e si… potrebbe capitare a qualsiasi persona…” a qualsiasi? L’ignoranza, giustifica… il sapere, condanna. Che l’alimento sia la tua medicina, che la tua medicina sia il tuo alimento. (Ipocrisia) Read more: http://coscienza-universale.com/notizie-sulla-salute-cancro-una-verita-scomoda/#ixzz252A1I6Px Dottor Mercola – dal sito Effedieffe - agosto 2012 Da tempo sostengo che la strategia migliore per stare in salute consiste prima di tutto nell’evitare di fare visita al vostro medico. Perchè?
Perché in molti casi tutto quello che succede è che ve ne uscirete con una o due ricette e che queste raramente risolveranno il problema. La maggior parte delle visite dai medici producono solo la soppressione dei sintomi, spesso causando effetti e problemi collaterali. Piuttosto che informare i pazienti sulle vere condizioni sottostanti e sulle reali soluzioni che portano alla salute, è come se i medici vi applicassero dei cerotti medicati tossici su ferite aperte. Ci sono quindi molti validi motivi stando ai quali l’interesse della vostra salute consiste nell’evitare il vostro medico... 1. Il PAP test annuale Molti medici continuano a suggerire alle donne di eseguire l’annuale del PAP test, ma le ultime informative dalla U.S. Preventive Services Task Force raccomandano il contrario. Le nuove raccomandazioni suggeriscono che le donne procedano al PAP test una volta ogni 3 anni dai 21 ai 65 anni. Sottoporsi al test più di frequente – o prima dei 21 anni – determina più facilmente l’individuazione del papillomavirus (HPV) e delle lesioni ad esso associate. Se un medico individua lesioni simili, le considera automaticamente pre-cancerose e le “cura” di conseguenza. Al contrario, la maggior parte delle infezioni HPV – e delle lesioni intraepiteliali squamose di basso livello associate – spariscono per conto loro senza bisogno di cure specifiche mentre, al contrario, il trattamento in sé può risultare nocivo. Poiché la maggior parte dei casi di HPV guariscono da soli, questo è un esempio di cura che fa più male che bene. Ciò detto, i PAP tests (che ricercano un tumore della cervice dell’utero generalmente associato all’HPV), sono sicuramente il miglior strumento per evitare di morire di tumore alla cervice, ma un test all’anno è ugualmente inutile: è infatti dimostrato che una frequenza superiore ai 3 anni non aumenta la frequenza di diagnosi del tumore. Donne non a rischio HPV non sono a rischio tumore alla cervice. Inoltre, quand’anche l’infezione non sparisse da sé – cosa rara – occorrono 10 anni prima che evolva in un tumore. I tumori alla cervice crescono molto lentamente, ed è questo il motivo che rende efficaci anche dei test meno frequenti. Nonostante le nuove linee guida, la maggior parte dei medici continuano a consigliare ai propri pazienti l’esame su base annuale, e questo solo perché gli uni e gli altri sono abituati così. Alcuni medici temono che, senza una necessità di PAP test su base annuale, non vedranno i loro pazienti nemmeno per altri esami. In effetti, ci sono anche buoni motivi per ritenere che queste nuove linee guida facciano parte di un piano di salvataggio del Gardasil, il vaccino per l’HPV, le cui vendite sono preoccupantemente basse. Il vaccino HPV è molto costoso ed è stato pubblicizzato con grossi investimenti ma è stato un colossale insuccesso con meno del 27% delle donne che hanno optato per vaccinarsi ed una serie di seri effetti collaterali che continuano a venire alla luce. 2. Mammografia Una recente analisi ha evidenziato che solo 1 donna su 8 con diagnosi di tumore al seno diagnosticata durante una mammografia di routine è stata salvata da tale controllo abitudinario; l’analisi non tiene conto poi, all’opposto, di quanti casi di tumore al seno siano stati indotti dalle mammografie di routine. I ricercatori, utilizzando i dati ufficiali relativi al tumore al seno in possesso del The National Cancer Institute e il The Centers for Disease Control and Prevention, hanno calcolato le probabilità per una 50enne di sviluppare un tumore al seno nei successivi 10 anni, le probabilità che il tumore venga individuato da una mammografia ed il rischio che muoia per tumore al seno nei successivi 20 anni. Nella migliore delle ipotesi, una mammografia ha una probabilità di salvarle la vita pari al 13%, ma potrebbe essere oggettivamente più bassa, a livello di un 3%. Indipendentemente dal tipo di analisi condotta – e considerando donne di età differenti – la probabilità che una mammografia salvi la vita restano comunque sotto al 25%. I ricercatori hanno dunque concluso che: «La maggior parte delle donne alle quali è stato diagnosticato un tumore al seno tramite una mammografia di routine non hanno avuto la vita salvata da tale esame. Al contrario, la diagnosi è stata o talmente precoce da non influire sulla mortalità, o un falso positivo». Vale la pena ripeterlo: «Con le mammografie vengono spesso diagnosticate – come pericolose – lesioni o tumori che non costituirebbero mai una minaccia per la vita della donna. Portano anche spesso a falsi positivi [ovviamente si ricorda che un esame positivo è una notizia negativa per il paziente, ndt] che causano trattamenti non necessari: spesso le donne vittime di queste diagnosi eccessive [sbagliate nei fatti] subiscono mastectomie, radioterapie e chemioterapie non necessarie e che possono avere effetti devastanti sia sulla qualità che sulla durata della loro vita. Come se non bastasse, le mammografia utilizza delle radiazioni ionizzanti che di per sé producono o possono contribuire a produrre lo sviluppo del tumore al seno. 3. Raffreddore e influenza Pensate che sia una cosa furba andare dal medico per queste cose? Ripensateci. Grazie all’abitudine per l’eccessiva prescrizione di antibiotici, ed alla prescrizione di antibiotici inadatti, avete molte probabilità di uscire dallo studio con la ricetta per una medicina che non vi serve. Gli antibiotici NON funzionano contro i virus, dunque contro raffreddore ed influenza sono inutili. Sfortunatamente, sono prescritti alla grande proprio per tali malattie. Se avete un raffreddore od un’influenza ricordatevi che, a meno che non abbiate una seria polmonite batterica secondaria, un antibiotico farà peggio piuttosto che meglio, perchè ogni volta che assumi un antibiotico aumenti la tua vulnerabilità a sviluppare infezioni che siano resistenti a tale antibiotico – fino a diventare portatore sano di una simile infezione, resistente al farmaco e diffonderla agli altri. La prima cosa che devi fare se senti che stai per prenderti un raffreddore od un’influenza è sospendere TUTTI gli zuccheri, i dolcificanti artificiali, gli alimenti industriali. Lo zucchero è particolarmente dannoso per il sistema immunitario, sistema che necessita di essere potenziato e non indebolito, al fine di combattere l’infezione in atto. Negli zuccheri rientra anche il fruttosio dei succhi di frutta, e tutti i tipi di cereali, in quanto nell’organismo vengono smontati in zucchero semplice. Teoricamente, non appena senti che potresti avere un’influenza che si avvicina, dovresti controllare l’alimentazione, il sonno, l’attività fisica e lo stress. Disporre di una grossa quantità di sonno è decisivo ai fini della difesa perchè è la fase nella quale sono più efficaci le strategie di potenziamento immunitario. Inoltre, lo studio scientifico dimostra che più alto è il livello di vitamina D, più basso il rischio di contrarre raffreddore, influenza ed altre infezioni del tratto respiratorio. Sono assolutamente convinto che tu possa evitare raffreddore ed influenza solo mantenendo la vitamina D ai livelli ottimali. 4. Colesterolo Molti medici sono inconsapevoli del fatto che una dieta ad alto contenuto di grassi NON è la causa dei disturbi al cuore. Questi medici sono tratti in inganno nel credere che il colesterolo totale sia un accurato indicatore previsionale di disturbi al cuore. Se vai dal tuo medico ed il tuo colesterolo è alto, ci sono due cose che probabilmente ti sentirai dire: 1. prendi un farmaco a base di statine che abbassi il colesterolo e 2. non mangiare grassi saturi. Se è vero che i farmaci a base di statine abbassano il colesterolo con grande efficacia, il demonio responsabile degli attacchi di cuore non è il colesterolo. Anche una ricerca del MIT, Massachusetts Institute of Technology, chiarisce che non c’è un solo studio scientifico che dimostri che le statine abbiano migliorato la mortalità qualsiasi ne fosse la causa. Detto in altre parole: non prolungano la vita, non più di quanto si sarebbe prolungata senza prenderle. In verità, invece di prolungare la vita, contribuiscono al deterioramento della qualità della tua vita: distruggono i muscoli, danneggiano fegato, reni e funzionalità cardiaca. Il modo migliore per ottimizzare i tuoi livelli di colesterolo e la salute del tuo cuore è collegato al tuo stile di vita: mangiare cibi con pochissimi grassi industriali, evitare grassi vegetali sottoposti ad elaborati processi industriali ed olii caricati di grassi tossici quali gli omega-6. 5. Depressione Ancora una volta, la cosa più probabile è che te ne uscirai dallo studio del tuo medico con la ricetta per un farmaco che sarà più pericoloso del problema in sé [ammesso che tu ce l’avessi, ndt]. Ogni anno vengono compilate 230.000.000 ricette per antidepressivi [nella sola America], il che la rende il farmaco più prescritto degli USA. L’industria psichiatrica stessa è un affare da 330.000.000.000 di dollari; non male per un’industria che fornisce ben pochi risultati... Nonostante tutte queste ricette, gli Americani depressi sono più di 1 su 20. L’80% di tali depressi dice di patire un qualche tipo di calo di prestazione; il 27% lamenta di essere in condizioni tali per cui gli è estremamente difficile essere all’altezza dei normali compiti quotidiani, tipo lo svolgere il proprio lavoro o stare insieme agli altri. Il numero di consumatori di farmaci antidepressivi – la risposta medica alla depressione – è raddoppiato in un solo decennio, passando dai 13.300.000 di Americani del 1996 ai 27.000.000 del 2005. Ma se questi farmaci sono prescritti così diffusamente, come mai i risultati sono così scadenti? Perchè non mirano alle cause alle cause. La ricerca ha confermato che i farmaci antidepressivi non sono più efficaci di semplici pillole di zucchero. Anzi, alcune ricerche hanno evidenziato che semplici pillole di zucchero possono produrre risultati anche MIGLIORI di quelli degli antidepressivi! Penso che il motivo di un tale sorprendente risultato sia da ascrivere al fatto che entrambi i tipi di pillole funzionano per effetto placebo; ma le pillole di solo zucchero hanno molti meno effetti collaterali dannosi. Molti dimenticano che gli antidepressivi conducono a moltissimi effetti collaterali, alcuni dei quali mortali. Ogni anno, nella sola America, tentano il suicidio almeno 750.000 persone, ed in circa 30.000 ci riescono. Assumere dunque un farmaco che non toglie i sintomi e che di fatto può aumentare il rischio che tu ti uccida... non sembra proprio una gran scelta. Inoltre, siccome la maggior parte della cura si incentra sul farmaco, vengono completamente ignorate molte tecniche sicure, naturali e CHE FUNZIONANO, quali: attività fisica, EFT, vitamina D ed un’accurata alimentazione. 6. Ipertensione La definizione di pressione sanguigna alta [ipertensione], si è di molto allargata nel 2003, in modo da permettere alle case farmaceutiche di poter vendere farmaci pieni zeppi di effetti collaterali ad un buon 45.000.000 di persone in più. Dato che il Joint National Committee on Prevention, Detection, Evaluation and Treatment of High Blood Pressure – all’interno di un gigantesco giro di collusione con l’industria farmaceutica – ha deciso che dei valori di fatto relativamente bassi di pressione sanguigna erano diventati dei fattori di rischio cardiaco, di colpo – milioni di persone ed altri milioni a venire – si sono ritrovate etichettate come anormali e bisognose di trattamento per una diagnosi che non sarebbe mai esistita se quel comitato scientifico non si fosse mai riunito. Un’alta pressione sanguigna che non viene curata è sicuramente una cosa seria e può di fatto portare a disturbi cardiaci ed aumenta il tuo rischio di infarto. Ma la buona notizia è che seguendo un buon programma alimentare – insieme ad attività fisica e ad un programma di tecniche di riduzione dello stress – la maggior parte delle persone normalizza la propria pressione sanguigna senza ulteriori conseguenze. 7. Il test PSA per il tumore alla prostata Di fatto questo test rivela ben poco ed un test positivo farlocco porterà senza dubbio ad una rapida biopsia della prostata con la certezza di un rischio di infezioni. Il test PSA (antigene specifico per la prostata), analizza il tuo sangue alla ricerca dell’antigene (PSA) specifico, una sostanza prodotta dalla tua prostata. Quando si riscontrano livelli superiori alla norma, si ritiene sia presente un tumore. Comunque stiano le cose, un test PSA non ha praticamente il minimo impatto sul tasso di mortalità da tumore alla prostata. Non per niente la U.S. Preventive Services Task Force presto raccomanderà che gli uomini non seguano programmi di controllo PAS della prostata. Oggigiorno, molti esperti concordano che il test PSA è nel migliore dei casi inattendibile e nel peggiore assolutamente inutile per una corretta diagnosi del tumore alla prostata. In molti poi concordano che conduca a falsi positivi ed a trattamenti antitumorali inutili e dannosi. Non diversamente dalla mammografia, il test PSA è diventato una nuova abitudine medica. Il tasso di falsi positivi è alto, ed una quantità di danni non è che la conseguenza dei trattamenti non necessari. Quello che può avere un grande impatto sulla salute della vostra prostata è la dieta che può prevenire il suo ingrossamento ed il tumore. Ma troppi medici non si curano di questi aspetti. La dieta deve essere il più possibile organica cioè di cibi naturali, non manipolati industrialmente che comprenda in quantità illimitata verdure fresche ed aromi freschi. Limitate il più possibile gli zuccheri – glucosio e fruttosio – ed i cereali, in modo da mantenere livelli ottimali di insulina, il che riduce in generale il rischio di tumore. Carni trattate o grigliate, latte e derivati pastorizzati industrialmente e derivati dei grassi sintetici non fanno che aumentare il rischio di tumori alla prostata, e vanno evitati. 8. Consigli dietetici inappropriati e malsani Molti medici non hanno la minima idea di come sia fatta una dieta sana. Ne consegue che consigliano delle catastrofi alimentari quali i dolcificanti artificiali, oli vegetali al posto del burro, prodotti latteo-caseari privi di grassi e pastorizzati. Molti non vi diranno nemmeno quali cibi potete mangiare per migliorare la vostra salute, tipo: vegetali fermentati, prodotti latteocaseari freschi, grassi salutari (quali i grassi animali saturi della classe omega 3), la carne da allevamenti ad erba ecc. E, come se non bastasse, la maggior parte dei medici non ha la minima idea dell’effetto dovuto al modo di cucinare i cibi: il modo migliore per cucinare la maggior parte dei cibi è a crudo o poco cotta. Ciò vale anche per le proteine animali tipo uova e carne. Parlare della qualità del cibo è fondamentale per una buona salute: comperare la carne da un piccolo allevatore è ben diverso che non da un CAFO (confined animal feeding operation), ma dal vostro medico non sentirete neanche questo consiglio. Volete sapere cosa mangiano quelli che godono di ottima salute? Leggetevi questo mio programma alimentare. 9. Le ricette mediche ti possono uccidere e non prendono di mira la causa del problema Una ricetta medica solitamente non è che un cerotto che non viene nemmeno appiccicato vicino alla causa del problema. Molti farmaci sono poi solo pericolosi. Un’analisi di dati condotta l’anno scorso dagli U.S. Centers for Disease Control (CDC), ha rivelato che negli Stati Uniti le morti conseguenti a ricette prescritte correttamente ora superano in numero quelle da incidenti stradali! Quando poi si aggiunge il numero delle morti derivanti da altre pratiche mediche – pronti soccorso ed interventi chirurgici, per esempio – ecco che il moderno sistema sanitario americano diventa la prima causa di morte e danni fisici in America. Ed era il 2003. Nel 2010, un’analisi pubblicata sul New England Journal of Medicine rivelava che, nonostante ci fossero stati negli ultimi anni degli sforzi volti a migliorare la sicurezza per i malati, il sistema sanitario nel complesso non era cambiato per nulla. Un esempio per tutti: la pillola contraccettiva Yaz and Yasmin – che è stata appoggiata dal comitato consulente della FDA (Food and Drug Administration), contiene una sostanza denominata drospirenone che rende le donne che l’assumono 7 volte più a rischio di tromboembolia, cioè di un’ostruzione dei vasi sanguigni che può portare ad una trombosi venosa profonda, embolia polmonare, attacchi di cuore e morte. Perchè la FDA ha approvato un farmaco così pericoloso? È saltato fuori che almeno 4 componenti del comitato di consulenti o avevano lavorato per le case farmaceutiche produttrici o loro subappaltatori, oppure avevano ricevuto da queste finanziamenti per la ricerca. Stando alla Alliance for Natural Health: «Ognuno dei 4 membri che avevano ricevuto denaro dalla casa produttrice della pillola ha votato a favore. Degno di nota è che la votazione che ha deciso se i benefici della pillola superassero i danni da essa causati è stata a favore della pillola per 4 voti. È poi grottesco che, mentre la FDA ha permesso di votare ai 4 coinvolti con case che producevano il drospirenone, l’istituto lo ha impedito a Sidney M. Wolfe argomentando che, sulla base di dati raccolti per anni, aveva raccomandato ai suoi lettori di non assumere la pillola Yaz». 10. Forse il tuo medico non ti dice nemmeno la verità Un’indagine telefonica condotta negli Stati Uniti ha rivelato che il 79% degli Americani si fida del proprio medico. Ma una recente indagine su 1.900 medici ha rivelato che alcuni non sono sempre chiari od onesti con i propri pazienti. Per dirla in modo delicato, i risultati del sondaggio sono un tantino sconvolgenti: • il 33% dei medici non è completamente d’accordo nell’ammettere con i pazienti propri errori, anche se gravi; • il 20% non è completamente d’accordo sul fatto che un medico non dovrebbe mai dire al paziente una cosa non vera; • un sorprendente 40% ritiene che di dovrebbero tenere nascosti ai pazienti i legami finanziari con le industrie farmaceutiche e produttrici di apparecchiature; • il 10% ammette di aver detto ai propri pazienti qualcosa di non vero durante lo scorso anno. Quando ci sono da prendere delle decisioni inerenti alla salute, è certo che valga la pena sentire il proprio medico – dopo tutto è pagato per questo. Fortunatamente hai scelto un sistema sanitario che sulla salute la pensa come te e sulla cui esperienza si può contare. Ma ricordati: quando devi prendere una decisione che riguarda la tua salute, devi essere l’avvocato di te stesso: prima di accettare un’esame, delle procedure o delle cure, è importante che tu ponga tutte le domande perché è una tua decisione anche quella di optare per meno trattamenti medici e più metodi naturali per guarire il tuo corpo. Da ultimo, più ti fai carico in prima persona della tua salute – per esempio prendendoti cura dell’alimentazione per prevenire le malattie – meno avrai bisogno di contare sugli assistenti sanitari forniti dal sistema sanitario. Se segui con cura alcuni principi base – cose semplici come un po’ di esercizio fisico, mangiare cibi integrali, dormire a sufficienza, prendere del sole, ridurre lo stress e coltivare relazioni personali – ridurrai drasticamente il bisogno di cure mediche convenzionali, che di per sé ridurrà oltretutto le possibilità di patire conseguenze per effetti collaterali non previsti. Ma nel caso tu necessiti di cure mediche, cerca un professionista che ti aiuti a raggiungere un vero star bene e che ti aiuti a scoprire e comprendere le cause più profonde del tuo star male... ed a mettere a punto, per te ,un programma di cure completo e su misura – per esempio di tipo olistico. Dottor Mercola Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Massimo Frulla, revisione di Lorenzo de Vita Preso da www.disinformazione.it CANADA,TROVATA LA CURA PER IL CANCRO.MA LE BIG PHARMA E I MASS MEDIA FANNO FINTA DI NULLA..7/1/2012 I ricercatori dell'Università di Alberta, a Edmonton, in Canada hanno trovato la cura per il cancro, nel mese di maggio, ma se ne parla pochissimo nei notiziari e alla TV. È una tecnica semplice, si utilizza un farmaco molto semplice. Il metodo impiega dicloroacetato, che è attualmente usato per trattare i disordini metabolici. Quindi, non vi è alcuna preoccupazione per gli effetti collaterali o gli effetti a lungo termine. Questo farmaco non richiede un brevetto, per cui chiunque lo può utilizzare ampiamente ed è economico rispetto ai costosi farmaci antitumorali prodotti da grandi aziende farmaceutiche. Gli scienziati canadesi hanno testato questo dicloroacetato (DCA) sulle cellule dell'uomo, ed ha ucciso le cellule del cancro dal polmone, mammella e cervello ed ha lasciato intatte quelle sane. È stato testato su topi con tumori gravi che si sono ridotti quando sono stati alimentati con acqua integrata con DCA. Il farmaco è ampiamente disponibile e la tecnica è facile da usare. Perché le case farmaceutiche più importanti non sono coinvolte? O i media non ne sono interessati? Nel corpo umano c'è un elementa naturale che lotta contro il cancro: i mitocondri, ma hanno bisogno di essere “spinti” per essere abbastanza efficaci [i mitocondri sono organi contenuti in ogni cellula umana, con una struttura simile a quella dei batteri, e con un proprio DNA mitocondriale; la funzione principale del mitocondrio è quella di produrre energia - N.d.T.]. Gli scienziati hanno sempre pensato che i mitocondri venissero danneggiati dal cancro e quindi hanno pensato di concentrarsi sulla glicolisi che è meno efficace e più dispensiosa. I produttori di farmaci si sono concentrati solo su questo metodo della glicolisi per combattere il cancro. Questo DCA invece non si basa sulla glicolisi ma sui mitocondri, “innesca” i mitocondri che combattono le cellule tumorali. L'effetto collaterale di questo è che viene anche riattivato un processo chiamato apoptosi. Vedete, i mitocondri contengono un fin troppo importante “pulsante di autodistruzione” che viene a mancare nelle cellule tumorali. Senza di esso, i tumori diventano più grandi e le cellule rifiutano di estinguersi. I mitocondri pienamente funzionanti, grazie al DCA invece possono finalmente morire. Le aziende farmaceutiche non investono in questa ricerca perché il metodo DCA non può essere brevettato, senza un brevetto non possono fare soldi, come stanno facendo ora con le cure contro l'AIDS. Dal momento che le case farmaceutiche non se ne interesseranno, altri laboratori indipendenti dovrebbero iniziare a produrre questo farmaco e fare ulteriori ricerche per confermare le conclusioni di cui sopra e produrre i farmaci. La ricerca originale (vedi lo screenshot nel presente articolo) è disponibile sul dello stato di Alberta (Canada). Traduzione dell'immagine:
Le cellule normali (blu) nel bel mezzo della crescita benigna sono affamate di ossigeno, ma possono sopravvivere con la glicolisi, un modo diverso di fare energia. Nel processo i mitocondri, che contengono il meccanismo di autodistruzione cellulare, si spengono. Questo rende le cellule “immortali” e cancerogene (rosso), così esse continuano a replicarsi e il tumore cresce. La Glicolisi genera anche l'acido lattico che permette al cancro di mangiare cellule attraverso il tessuto, e formare tumori secondari in altre parti del corpo. Un farmaco chiamato dicloroacetato rimette in funzione i mitocondri nelle cellule tumorali (blu) in modo che esse fermino la glicolisi e inizino a produrre energia di nuovo dai mitocondri. Il meccanismo di autodistruzione è quindi attivato, e le cellule avvizziscono e muoiono (marrone). L'ARTICOLO ORIGINALE IL VIDEO SULLA NOTIZIA TRADUZIONE A CURA DI ECPLANET L'ARTICOLO DEL 2 SETTEMBRE 2011 DI REPUBBLICA CHE PARLA DI UNA CURA PER IL CANCRO Preso da: http://www.free-italy.info//2011/10/canadatrovata-la-cura-per-il-cancroma.html Tratto da Babycom: http://www.babycomp-italia.blogspot.it/2012/03/la-disinformazione-continua-chi-crede.html
Mentre, giustamente, le case farmaceutiche continuano a cavalcare l'onda alla ricerca della naturalità - dopo Klaira infatti sarà presto disponibile in Italia Zoely, un'altra pillola "naturale" - i media continuano nella loro opera di disinformazione. Largamente decantata dai media, in Zoely ritroviamo un po' le stesse caratteristiche presentate per Klaira e cioèriduzione del flusso abbondante, rispetto per i parametri lipidici, della coagulazione e del metabolismo lipidico. Zoely (conosciuta anche come Nomac/E2), secondo i produttori è la soluzione per chi chiede un prodotto che risponda alle proprie esigenze in modo più naturale". Infatti, l'estrogeno utilizzato come principio attivo di Zoely è il 17 ß-estradiolo, naturalmente prodotto dalle ovaie. Naturale è sempre sinonimo di benefico? Leggendo la presentazione che i media propongono, ci si accorge subito del fatto che le informazioni vengono fornite parzialmente. Zoely, infatti, è presentata come la "pillola amica" o "alleata del benessere della donna" dai molteplici benefici, ma gli effetti collaterali vengono assolutamente ignorati. Trattandosi pur sempre di un farmaco, come tale, comporta sì dei benefici ma presenta contemporaneamente dei rischi e delle controindicazioni che, infatti, ritroviamo elencati nel foglietto illustrativo. Scopriamo, così, come riportato nel paragrafo "Controindicazioni" del foglietto illustrativo, che gli effetti epidemiologici del 17 ß-estradiolo sono ancora sconosciuti e che, quindi, vengono automaticamente presi per buoni gli effetti, le avvertenze e le controindicazioni dei contraccettivi combinati tradizionali. Ma, secondo il CHMP (Il Comitato per i Prodotti Medicinali ad Uso Umano) i benefici superano i rischi ed è stata rilasciata l'autorizzazione al commercio. D'altra parte la cosa importante e che conta è che stiamo parlando di un farmaco che ha come effetto quello di provocare un'alterazione del delicato equilibrio ormonale della donna, e che dovrebbe essere presentato per quello che è veramente, a prescindere dal fatto che sia naturale e testato, oppure non completamente. Ma, allora, perchè ci arriva un'informazione parziale e distorta? Perchè nell'informazione si evita intenzionalmente di parlare dei possibili effetti collaterali? Il nostro dovere è informarci e pretendere chiarezza e rispetto! In questo momento, c'è una ragazza di quindici anni, "Giulia", che è in coma da un anno a causa di una pillola di nuova generazione prescrittale per curare l'ovaio micropolicistico. Una pillola definita, dagli stessi media che decantano Zoely, come innocua, leggera, benefica...(vedi fonti in basso) E, come "Giulia", sono moltissime le ragazze che hanno dovutosubire sulla loro pelle, che hanno dovuto sacrificare la loro giovinezza in nome di un'informazione parziale o fuorviante. Perchè giornali e telegiornali non ne hanno parlato e queste notizie, sembra quasi volontariamente, vengono ignorate? Eppure la loro storia porterebbe ad una maggior sensibilizzazione delle donne, sia per la loro salute che per quella delle loro figlie, e ad una maggior ricerca di informazione e pretesa di controlli clinici soprattutto quando i soggetti possono essere considerati a rischio. Ed è proprio a tal riguardo che abbiamo intervistato la Dott.ssa Alessandra Panozzo, ginecologa omeopata e psicoterapeuta che ci offre una panoramica sugli accorgimenti da adottare e le controindicazioni per quanto riguarda l'assunzione dei contraccettivi ormonali. Linee guida da conservare e condividere con le donne a cui teniamo o che incontriamo nella nostra vita. Ricorda: il cambiamento, quindi, parte anche da te. Inizia oggi stesso! P.S. Trovi interessante questo articolo? Condividilo con i tuoi amici! Fonti:
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Agosto 2016
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