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EUROTRUFFA CRIMINALE - Ecco il vero motivo della crisi economica

11/29/2011

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_Questo video-verità trae le proprie informazioni dallo studio realizzato dal giornalista, Paolo Barnard, intitolato "Il più grande crimine", scaricabile gratuitamente al seguente indirizzo: http://www.paolobarnard.info/docs/ilpiugrandecrimine2011.pdf • Tagli alla sanità, tagli alla scuola, tagli ai servizi pubblici e alle pensioni. Tagli alla cultura e alla ricerca. Licenziamenti. Disoccupazione. Privatizzazione dell'acqua e dei servizi pubblici locali. Aumento delle tasse. Questa è l'Italia di oggi. Da dove viene, quindi, la nostra crisi economica? Sui giornali e nelle televisioni nessuno risponde a questa domanda. È necessario quindi sapere la reale causa, che è rappresentata dall'euro. L'euro ha portato la perdita di sovranità monetaria in tutti gli stati che hanno accettato la moneta unica. E sta proprio qui la fregatura, che nessuno ci dice.

Ma cosa significa perdere la propria sovranità monetaria? Significa perdere la possibilità da parte di uno Stato di stampare moneta. Prima, con la sovranità monetaria, succedeva che nei momenti di difficoltà lo Stato stampava moneta, per sostenere le produzioni e i servizi pubblici, e indebitandosi solo con sé stesso. Indebitandosi solo con sé stesso. Quindi il cosiddetto debito pubblico non era un problema. Lo dimostra il fatto che il Giappone, stato a moneta sovrana, oggi ha il debito pubblico più alto del mondo, il doppio di quello dell'Italia. Nonostante ciò il Giappone non è un paese a rischio fallimento e la sua inflazione è pressoché inesistente, allo 0,4 percento.

In Italia, invece, oggi il debito pubblico è un enorme problema. Il perché è presto detto: non potendo più stampare moneta, il nostro paese è obbligato a indebitarsi, non più con sé stesso, ma con i grandi investitori privati di tutto il mondo, come un qualsiasi cittadino che, nel suo piccolo, va in banca per accendere un mutuo. E dunque avendo l'incombenza di ripagare questo enorme debito lo Stato deve necessariamente percorrere due strade: tagliare, tagliare, tagliare e aumentare le tasse. Prende avvio così un circolo vizioso per cui i grandi investitori privati non hanno più la certezza di ottenere il pagamento dei crediti che vantano nei confronti dell'Italia, e così non acquistano più i nostri titoli di stato come Btp e Bot, che l'Italia emette per ottenere nuovo denaro al fine di finanziare la spesa pubblica.

Ecco che cosa sta alla base della nostra crisi e che nessuno ci dice.
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15 milioni di contadini sono succubi degli Ogm e 250mila si sono suicidati.

11/29/2011

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_UN NUOVO RAPPORTO INTITOLATO “L’IMPERATORE OGM E’ NUDO”Redatto da ben 20 organizzazioni internazionali e pubblicato da Navdanya International, fotografa con estrema chiarezza le conseguenze degli organismi geneticamente modificati. Tutte negativeQuindici milioni di contadini sono ostaggio degli Ogm, e 250.000 agricoltori – ridotti sul lastrico – si sono tolti la vita negli ultimi anni. È l’agghiacciante denuncia lanciata dalla studiosa ed attivista indiana Vandana Shiva: il 70% del commercio globale di sementi è ormai controllato da appena tre grandi multinazionali, e gli organismi geneticamente modificati, che dovevano aumentare le produzioni e ridurre i pesticidi, stanno condizionando il sistema agricolo mondiale. Lo afferma senza mezzi termini un nuovo rapporto, intitolato “L’imperatore Ogm è nudo”, redatto da ben 20 organizzazioni internazionali e pubblicato da Navdanya International, associazione con sede a Firenze. Presentati sin dall’inizio come potenziale soluzione alle crisi alimentari globali, all’erosione dei suoli e all’uso di sostanze chimiche in agricoltura, oggi gli Ogm coprono oltre un miliardo e mezzo di ettari di terreni in 29 diverse nazioni. Ma non sembrano aver mantenuto le promesse.


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_TRA LE DELUSIONI DEGLI OGMLa lotta contro i parassiti: le nuove colture hanno favorito la diffusione di specie nocive e ancora più pericolose. In Cina, dove il cotone Bt resistente agli insetti è largamente diffuso, i parassiti sono infatti aumentati di 12 volte dal 1997. Non solo, una ricerca del 2008 dell’International Journal of Biotechnology ha rivelato che tutti i benefici dovuti alla coltivazione di questo tipo di cotone erano stati annullati sia nella Repubblica Popolare che nella vicina India dal crescente uso di pesticidi, necessari in quantità sempre maggiori proprio per combattere questi nuovi “super-parassiti”. Stessa sorte per i coltivatori di soia gm in Brasile ed Argentina che, dalla conversione delle loro colture, hanno dovuto raddoppiare l’uso di erbicidi per disfarsi di super-weeds capaci di crescere anche di un centimetro al giorno (come l’erba infestante pigweed). E ciò senza neppure il vantaggio di avere coltivazioni più resistenti al sole o alla siccità.

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_SECONDO THE GMO EMPEROR HAS NO CLOTHESGlobal Citizens Report on the State of GMOs, gli Ogm hanno solamente portato poche multinazionali ad un inquietante strapotere. Basti pensare che le sole Monsanto, Dupont e Syngenta controllano oggi il 70% del commercio globale di sementi. Un fatto che permette ai tre colossi biotech di stabilire (ed alzare) i prezzi a loro piacimento. Ma che proprio per questo, secondo gli scienziati, sta avendo conseguenze devastanti su molti degli oltre 15 milioni di agricoltori diventati loro clienti.In Africa, Sud America e soprattutto in India, i suicidi di contadini impossibilitati a sostenere i costi sempre più elevati dell’agricoltura intensiva imposta dagli organismi geneticamente modificati sono arrivati a livelli inaccettabili. Solo nel Paese asiatico, ricorda Vandana Shiva (che presiede Navdanya International), negli ultimi 15 anni le persone che si sono tolte la vita per questo motivo hanno superato le 250mila unità: quasi una ogni mezz’ora, dal 1996 ad oggi.

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_OLTRE CHE GLI EFFETTI AMBIENTALI E SOCIALI
Gli studiosi temono conseguenze sulla salute, anche se ufficialmente non ancora dimostrate. Non solo nei Paesi “poveri”, ma anche negli Usa, che 15 anni fa lanciarono le coltivazioni ogm : oggi gli Stati Uniti ne sono il primo produttore mondiale, con il 93% delle coltivazioni di soia, l’80% del cotone, il 62% della colza e il 95% della barbabietola da zucchero.In Europa gli organismi geneticamente modificati non sono ancora penetrati come nel resto del mondo, ma manca poco: “L’Ue – spiega il rapporto – importa il 70% dei mangimi, in massima parte soia e mais provenienti dagli Stati Uniti” e quasi sempre geneticamente modificati. Di conseguenza, anche dove non permessi, gli Ogm “sono potenzialmente presenti nelle farine di mais e di soia, che figurano come ingredienti di tantissimi prodotti alimentari”.Un fatto che non dovrebbe creare allarmismi, per Mark Buckingham della GM’s industry’s Agriculture and Biotechnology Council, che al contrario elogia gli enormi potenziali benefici di queste tecnologie. “Dall’India al Sudafrica, milioni di contadini hanno già valutato l’impatto positivo che la tecnologia degli Ogm può avere sul loro lavoro”, afferma il dottor Buckingham: “La popolazione mondiale raggiungerà i nove miliardi entro il 2050. Un significativo aumento dei raccolti è quindi necessario, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo”.Il continuo progredire della ricerca, inoltre, secondo Buckingham potrà portare gli Ogm a fronteggiare anche sfide come quella dei cambiamenti climatici: “Si sta sviluppando una tecnologia per la tolleranza alla siccità, che permetterà alle colture di affrontare senza problemi periodi di bassa umidità dei terreni”. Ogm come soluzione ai problemi ambientali? Per Vandana Shiva, in realtà “il modello degli Ogm scoraggia i contadini nel provare metodi di coltivazione più ecologici”, e le corporation che lo promuovono stanno “distruggendo le alternative” al solo scopo di “perseguire il profitto”.

Fonte : ecplanet


Tratto da: 15 milioni di contadini sono succubi degli Ogm e 250mila si sono suicidati | Informare per Resistere http://informarexresistere.fr/2011/11/29/15-milioni-di-contadini-sono-succubi-degli-ogm-e-250mila-si-sono-suicidati/#ixzz1f5pNK97d
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!

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MORTO PER IL CORAGGIO DI PARLARE

11/29/2011

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_Lo ammazzarono per questo discorso e perché voleva estirpare questo cancro sociale che da nascosto si nutre dal sistema creato da società segrete che controllano washington e ad oggi il mondo. RICORDIAMOLO e soprattutto COMPRENDIAMONE il suo gesto per renderci LIBERI. Lui s'impose alla FEDERAL RESERVE rendendo nuovamente il dollaro esclusiva della BANCA NAZIONALE AMERICANA con valuta in ORO e non a corso legale. Adesso i grandi esperti dell'ingegneria economica ci vogliono far intendere che è questioni di calcoli e leggi matematiche la causa della crisi nonostante le stesse società segrete hanno ideato col SIGNORAGGIO BANCARIO. E' ora che ci SVEGLIAMO e POSSIAMO VEDERE che la COSPIRAZIONE MONDIALE non è solo una teoria. Usiamo i mezzi tecnologici per informarci e non per sprecare tempo in uno spazio temporale di perdizione.
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L‟INFLAZIONE

11/29/2011

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_L‟INFLAZIONECorrisponde a Mankiw, Cap.30

Che cosa è l'inflazione?
L‟inflazione è il fenomeno di aumento nel livello generale dei prezzi (misurato dal IPC o dal deflatore del PIL). Il tasso di inflazione esprime la velocità di incremento del livello generale dei prezzi in un certo periodo.
Con il termine deflazione si indica invece la diminuzione nel livello generale dei prezzi.
Tale fenomeno si è verificato spesso nel passato (p.e. durante la Grande Crisi degli anni „30); oggi è più raro, ma esistono esempi recenti (Giappone).
L‟inflazione è un fenomeno monetario che riguarda il valore della moneta, più che quello dei beni.
Infatti P, il livello generale dei prezzi, è anche una misura del valore della moneta (pari a 1/P):
se P cresce (= inflazione), il valore della moneta diminuisce perché con un‟unità di moneta si possono comprare meno beni.

Il mercato della moneta
Se l‟inflazione riguarda il valore della moneta, possiamo analizzarla in termini di domanda ed offerta di moneta.
L‟offerta di moneta Ms è controllata (in realtà non perfettamente, ma qui supporremo che lo sia) dalla BC.
La domanda di moneta Md (cioè il fatto che gli agenti desiderino detenere moneta invece che beni) dipende da due delle funzioni della moneta: mezzo di scambio e riserva di valore.
Considerando la sola funzione di mezzo di scambio, la domanda di moneta dipende dal prezzo dei beni: se P cresce, serve più moneta per comprare un dato paniere di beni.
Quindi la domanda di moneta cresce con P e decresce con 1/P (cioè decresce al crescere del suo valore).
Come tutti i mercati, anche il mercato monetario trova nel lungo periodo un equilibrio in cui l‟offerta uguaglia la domanda attraverso l‟aggiustamento del valore della moneta, ovvero del livello generale dei prezzi.
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_L‟effetto di un aumento di Ms
Hp: la banca centrale decide di aumentare Ms attraverso un‟operazione di mercato aperto.
L‟offerta di moneta si sposta a destra.
Data Md, il valore di equilibrio della moneta diminuisce e quindi il livello generale dei prezzi aumenta.
L‟aumento dell‟offerta di moneta, e in generale qualsiasi politica monetaria espansiva (p.e. la riduzione del TUS), motivata dalla volontà di far crescere il PIL, ha dunque un effetto inflazionistico nel lungo periodo.
Quindi l‟inflazione è un fenomeno che origina dal mercato monetario ed è la conseguenza dell‟aggiustamento indotto da un eccesso di offerta di moneta.
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_La teoria quantitativa della moneta
La teoria quantitativa (TQM) è la teoria tradizionalmente usata per spiegare il livello generale dei prezzi e l‟inflazione.
Risale al „600 e venne usata per spiegare l‟inflazione spagnola causata dall‟afflusso di oro dalle Americhe.
Elaborata in modo preciso da David Hume nel „700
E‟ una teoria valida nel lungo periodo.
Due tesi:
1. Il valore della moneta dipende nel lungo periodo dalla quantità di moneta presente nell‟economia.
2. La causa principale dell‟inflazione è l‟aumento della quantità di moneta.

La dicotomia classica
Uno dei cardini della TQM è la tesi secondo cui l‟andamento delle variabili reali dell‟economia è nel lungo periodo indipendente dalle variazioni della quantità di moneta presente nel sistema economico.
Variabili nominali: tutte le variabili economiche espresse in unità monetarie (p.e. il PIL nominale).
Variabili reali: tutte le variabili economiche espresse in unità fisiche (p.e. il PIL reale).
Dicotomia classica: la tesi secondo cui variabili reali e nominali dipendono da forze differenti.
In particolare, si afferma che nel lungo periodo le variazioni della quantità di moneta modificano soltanto le variabili nominali: principio di neutralità della moneta.

La velocità di circolazione della moneta
E‟ la grandezza che misura il numero di volte che un‟unità di moneta (p.e. una banconota) cambia di mano a seguito di transazioni in un dato intervallo di tempo.
V = (PY)/M
 dove il PIL Y è usato come una proxy del numero reale di transazioni che avvengono in un‟economia in un dato periodo di tempo
Se cresce il valore delle transazioni in un‟economia, tali transazioni dovranno essere “finanziate” con moneta. Quindi …
o aumenta la quantità di moneta, parità di V
o cresce la velocità di circolazione, a parità di M
o accadono entrambe le cose.

L‟equazione quantitativa
Dalla definizione di velocità di circolazione discende la equazione quantitativa (detta anche equaz. degli scambi):
MV = PY
Tale equazione (dovuta a Fisher 1892) è alla base della moderna TQM.
Le due tesi della TQM sono infatti che:
1. P dipende da M
2. P è direttamente proporzionale a M
Dimostriamo la seconda (la prima è ovvia).

La TQM spiegata in poche righe
Hp 1 (Hp empirica): la velocità di circolazione della moneta è pressoché stabile nel tempo.
Quindi se la banca centrale aumenta Ms di un ammontare pari a M, ciò induce un aumento proporzionale nel PIL nominale pari a (PY) perché V non varia.
Hp 2 (Hp teorica): vale il principio di neutralità della moneta, per cui M non può modificare il PIL reale Y nel lungo periodo.
Quindi qualsiasi M si “scarica” tutto in un aumento proporzionale del livello generale dei prezzi P:
P  M
L‟aumento di Ms ha quindi nel lungo periodo soltanto un effetto inflazionistico.
Vedremo invece che nel breve periodo l‟effetto è anche su Y.
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_Una verifica empirica della TQM
Con il termine iperinflazione si indicano i casi in cui il tasso di inflazione è maggiore del 50% mensile.
Ovvero: alla fine del primo mese ciò che costava 10, ora costa 15; alla fine del secondo mese costa 22,5; e così via.
Fenomeni di iperinflazione si sono verificati in passato in paese in cui il governo faceva fronte ai propri impegni (p.e. stipendi pubblici e pensioni) semplicemente stampando moneta.
Un esempio classico è l‟iperinflazione tedesca (e di tutta l‟Europa Centrale) degli anni „20.
Gli episodi di iperinflazione convalidano la TQM: il tasso di crescita dei prezzi coincide con il tasso di crescita dell‟offerta di moneta.
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_Il signoraggio e l‟imposta da inflazione
Stampare moneta è un modo con cui un governo può finanziare la propria spesa, in alternativa alle imposte vere e proprie ed al debito pubblico. Tale metodo di finanziamento prende il nome di signoraggio
In pratica, il signoraggio è pari all‟emissione di nuova moneta.
Inoltre, aumentando Ms il governo riscuote una specie di tassa da chiunque detiene moneta, perché la moneta perde valore in termini dei beni che si possono comprare con essa. Tale tassa prende il nome di imposta da inflazione.
In pratica, il governo compra beni e servizi (p.e. il lavoro dei dipendenti pubblici) o salda i suoi debiti pagando con moneta svalutata ovvero riducendo il valore reale di ciò che dà in cambio.
Il signoraggio e l‟imposta da inflazione come metodi di finanziamento della spesa pubblica erano molto diffusi in passato. Oggi sono rilevanti solo per i governi dei paesi con elevata inflazione e sistema fiscale inefficiente.
L‟effetto di Fisher
Sappiamo che la relazione tra interesse nominale i e interesse reale r è: i = r + tasso di inflazione
L‟effetto di Fisher è il fenomeno per cui al crescere del tasso di inflazione aumenta anche l‟interesse nominale, mentre a causa della dicotomia classica il tasso reale rimane invariato.
Quindi, se la banca centrale aumenta Ms il risultato è un aumento sia del tasso di inflazione che del tasso nominale di interesse.
Anche tale effetto è una verifica indiretta della TQM
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L‟inflazione è davvero un male?
In genere si ritiene che l‟inflazione riduca il potere di acquisto dei redditi nominali e peggiori il tenore di vita.
In realtà l‟inflazione dei prezzi di acquisto di beni e servizi significa anche l‟inflazione dei redditi dei venditori (inclusi i venditori di servizi di lavoro).
Quindi, se tutti i prezzi aumentassero contemporaneamente ed in pari misura (caso della perfetta indicizzazione) i redditi nominali varierebbero allo stesso ritmo del livello generale di prezzi: non vi sarebbe alcun effetto reale
Tuttavia, anche se questo fosse vero (e, realisticamente, non lo è…), l‟inflazione sarebbe comunque da evitare perché provoca dei costi rilevanti (e se provoca dei costi, allora essa ha anche un effetto reale).

I costi dell‟inflazione
Possibili costi dell‟inflazione:
1) i c.d. costi della suola delle scarpe;
2) i c.d. costi della variazione dei menù;
3) la distorsione dei prezzi relativi;
4) la redistribuzione arbitraria della ricchezza;
5) il drenaggio fiscale;
6) l‟incertezza (in caso di inflazione instabile).
I costi di tipo 1) e 2) si verificano anche nel caso, del tutto ipotetico, di perfetta indicizzazione.
I costi della suola delle scarpe
Con questo termine si intendono le risorse che vengono sprecate quando l‟inflazione induce gli agenti a minimizzare la detenzione di mezzi liquidi.
Dato che l‟inflazione riduce il valore della moneta (cioè il suo potere di acquisto), gli agenti hanno un incentivo a detenere la loro ricchezza in una forma diversa dalla moneta contante e che sia protetta dall‟inflazione (p.e. depositi indicizzati).
Il circolante è l‟unico asset che non può, per definizione, essere indicizzato!
Questo però significa doversi recare più spesso in banca o al Bancomat per prelevare mezzi liquidi: di qui il consumo della suola delle scarpe!
In generale, qualsiasi operazione di conversione da assets illiquidi a mezzi liquidi è un‟operazione del tutto improduttiva che comporta uno spreco di tempo e risorse. L‟inflazione aumenta il numero di tali operazioni e quindi incrementa lo spreco.

I costi di cambiamento dei menù
I c.d. menu costs sono i costi che si devono sostenere per aggiornare i listini dei prezzi per effetto dell‟inflazione (p.e. il menù di un ristorante).
Questo vale anche in caso di perfetta indicizzazione, anzi è proprio in questo caso che si devono continuamente cambiare i listini dei prezzi.
E‟ questo un nuovo caso di operazione del tutto improduttiva che comporta uno spreco di tempo e risorse.
Un esempio di tali costi, anche se ovviamente non dipendente dall‟inflazione, si è avuto con il passaggio dalla lira all‟euro: tutti i listini prezzo sono stati adeguati, con costi non irrilevanti.
Se l‟inflazione è elevata tale aggiustamento deve essere compiuto molto spesso, aumentando lo spreco.
Il drenaggio fiscale
Il sistema fiscale non è indicizzato, quindi l‟inflazione, aumentando i redditi nominali dei contribuenti, fa crescere il carico fiscale, distorcendo così l‟allocazione delle risorse.
In Italia si parla di drenaggio fiscale (fiscal drag) soprattutto riguardo alla distorsione indotta dall‟inflazione in presenza di imposte sul reddito progressive.
Se per hp i salari sono perfettamente indicizzati, l‟inflazione fa approdare il contribuente ad uno scaglione di reddito nominale più alto (perché il salario nominale è cresciuto), su cui grava un‟aliquota di imposta più elevata: a parità di reddito reale, si pagano più imposte.
Questo fenomeno però non si verifica se anche gli scaglioni di imposta sono a loro volta indicizzati.
Un ulteriore esempio si ha nel caso delle imposte sui guadagni in conto capitale realizzati sul valore di Borsa delle azioni: se l‟aumento dei prezzi delle azioni è solo il riflesso dell‟aumento generalizzato di tutti i prezzi, si pagano tasse su un guadagno puramente nominale.

La distorsione dei prezzi relativi
Uno degli effetti più significativi dell‟inflazione è la distorsione del sistema dei prezzi relativi che si produce ogni volta che non tutti i prezzi crescono allo stesso modo e simultaneamente (ogni volta cioè che il sistema non è perfettamente indicizzato).
Alcuni prezzi si adeguano subito all‟inflazione, ma altri sono molto più difficili da aggiustare (p.e. salari). Si parla in quest‟ultimo caso di prezzi vischiosi.
In caso di inflazione, l‟effetto della presenza di prezzi vischiosi è proprio l‟alterazione dei prezzi relativi.
N.b.: i prezzi relativi (del tipo: p1/p2) sono variabili reali
Il più importante prezzo relativo è il salario reale w/P, ovvero il rapporto tra salario nominale w e livello generale dei prezzi P.
Questo fenomeno distorce le decisioni economiche degli agenti (che, come sappiamo, si basano proprio sui prezzi relativi p1/p2) ed induce un‟allocazione inefficiente delle risorse.
La redistribuzione arbitraria della ricchezza
Uno dei costi più rilevanti dell‟inflazione è la redistribuzione arbitraria della ricchezza a vantaggio dei debitori ed a danno dei creditori.
Tale fenomeno esiste ogni volta che il debito non è perfettamente indicizzato.
Il debitore infatti si impegna contrattualmente a pagare un dato interesse nominale che, in assenza di perfetta indicizzazione, corrisponde però ad un minore interesse reale  vedi equazione di Fisher.
Il principale debitore che si avvantaggia di tale effetto è ovviamente lo Stato stesso, sugli interessi del debito pubblico.
Più in generale, l‟inflazione impoverisce in termini di potere di acquisto reale tutti coloro che, in assenza di indicizzazione, non hanno la possibilità di “aggiustare il proprio prezzo” perché godono di un reddito fisso (p.e. i pensionati o i lavoratori “deboli”).

Inflazione inattesa
I costi dell‟inflazione derivano anche dal fatto che l‟entità del tasso d‟inflazione difficilmente può essere perfettamente prevista dagli agenti. Se tale previsione perfetta fosse possibile, gli agenti ne terrebbero conto nel definire i contratti a lungo termine. In questo caso ideale, sarebbe persino inutile prevedere un meccanismo di indicizzazione ex post, in quanto tutti gli aggiustamenti dei prezzi sarebbero stabiliti ex ante in funzione dell‟inflazione attesa.
Esempio: nel fissare il salario, le parti sociali (sindacati ed associazioni di imprese) si accordano su un dato salario nominale w, ma tutti sono in realtà interessati al salario reale w/P dove P è I‟IPC. Dato però che il contratto, una volta firmato, vale per un certo periodo di tempo, il valore di P di cui tener conto nel fissare w non è l‟IPC effettivo in quel dato momento ma il IPC previsto per il futuro. L‟aspettativa sul tasso di inflazione (o inflazione attesa) riveste quindi un ruolo cruciale in tutti i contratti di durata pluriennale.
Quando, come avviene nella realtà, l‟inflazione è invece inattesa, o comunque non si è certi del tasso preciso a cui essa si manifesterà, l‟unica difesa del salario reale è l‟indicizzazione ex post. Questo però alimenta ulteriormente l‟inflazione

L‟inflazione come fattore di incertezza
La presenza di inflazione inattesa rende più difficile operare le scelte economiche perché il sistema dei prezzi relativi diviene inaffidabile. Si dice quindi che l‟inflazione alimenta l‟incertezza.
In particolare, un‟inflazione molto elevata è anche più variabile (cioè può oscillare maggiormente attorno al valore medio). Ciò induce ulteriori difficoltà ed incertezze nelle decisioni economiche.
P.e. un imprenditore che deve decidere un investimento pluriennale deve anticipare il futuro livello dei prezzi degli input che gli serviranno e dell‟output che vuole produrre. Se l‟inflazione è inattesa e molto variabile, tali previsioni possono essere anche molto lontane dal vero e l‟imprenditore può prendere decisioni sbagliate oppure rinunciare del tutto ad investire.
Ogni errore nell‟allocazione delle risorse è un costo reale indotto dall‟inflazione. Quindi limitare il più possibile il tasso di inflazione e cercare di renderlo prevedibile è un tipo di politica economica che favorisce l‟ottenimento dell‟allocazione ottimale delle risorse.

Domanda lezione 24
Dopo avere definito i concetti di inflazione, deflazione e iperinflazione, spiegare in che senso si può dire che l‟inflazione è un fenomeno che riguarda il valore della moneta
Spiegare quali sono gli effetti dell‟inflazione anche in presenza di una perfetta indicizzazione dei prezzi
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DOSSIER EQUITALIA: suicidi per insolvenza, ingiustizie, scandali e stipendi d'oro.

11/28/2011

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Un editoriale-relazione a cura di nocensura.com che illustra in tutta la sua gravità l'affaire equitalia, ripercorrendo tutti gli aspetti: dall'aumento dei "suicidi degli insolventi", le parti più ingiuste e assurde della legge, come sempre dura e inflessibile con i poveri e morbida nei confronti dei potenti, fino ai gravi scandali che hanno investito l'agenzia. Tutto quello che c'è da sapere su dis-equitalia.

Venerdì scorso in provincia di Padova si è registrato l'ennesimo suicidio. E non si tratta di un caso isolato. Se non sentiamo parlare di casi come questo, è perché generalmente questo genere di notizie trova spazio solo sulla stampa locale, che non approfondisce i motivi alla base del dramma, o lo fanno in modo superficiale. I fatti hanno avuto un po' di risonanza - poca comunque - solo perché quando si è diffusa la notizia, è stata organizzata una manifestazione di protesta davanti alla locale sede di Equitalia. L'indignazione per l'accaduto era fortissima. E nonostante non sia abbiano notizie precise in merito, il fatto che il suicida avesse difficoltà economiche (e il fatto che sia stata organizzata un sit-in di protesta) ci portano a pensare che probabilmente, anch'egli fosse alle prese con Equitalia.
La sua è stata definita "un'impresa edile storica", ed è noto che da qualche mese non riuscisse a far fronte al pagamento della "cassa edile". Temeva di non riuscire a mantenere i livelli occupazionali, e pare che si fosse rivolto a una banca per chiedere un prestito, senza evidentemente ricevere risposte positive; (ultimamente le banche per concedere credito, anche piccole somme, pretendono ampissime garanzie, che spesso chi è in difficoltà non riesce a fornire). 

In un quadro come questo (che in questo periodo di crisi è frequentissimo) ovvero dinnanzi all'impossibilità di far fronte alle spese "ordinarie", le richieste di pagamento da parte di Equitalia (che in base alle normative recentemente approvate dal governo B. può pignorare e svendere all'asta le case dopo soli 2 mesi dall'ingiunzione) costituiscono la definitiva rovina. Uno stato serio dovrebbe aiutare le aziende a superare le difficoltà, per esempio dilazionando/posticipando il pagamento delle tasse. Dovrebbe essere nell'interesse dello stato aiutare la loro "sopravvivenza", visto che se chiudono perdono definitivamente gettito fiscale (e posti di lavoro). Ma invece accade l'esatto opposto. Lo stato, che negli anni ha devoluto alle aziende come la FIAT capitali immensi, provento delle tasse imposte ad aziende come questa, che contribuisce ad affossare.

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_Suicidi, ma non solo. Anche senza arrivare a tanto, sono centinaia di migliaia i cittadini che non vivono tranquilli, perché riescono a far fronte alle cifre richieste dagli "strozzini di stato". Equitalia non vuole storie: pretende soldi anche da chi non ce li ha, e come se non averceli fosse una colpa, punisce i "malcapitati di turno" con penali e tassi di interessi assurdi, tali da raddoppiare l'importo dovuto in breve termine.  Bastano cifre modeste per far scattare il fermo amministrativo dell'automobile del "debitore", rendendo così impossibile, in alcuni casi, persino recarsi al lavoro. E se qualcuno, nell'impossibilità di farne a meno, si azzarda a usare il mezzo sequestrato, scattano sanzioni persino più alte dell'importo dovuto! A causa di queste vessazioni, moltissime persone cadono nel tunnel della depressione, non dormono la notte, come se non bastassero i problemi economici a minarne la serenità! Il 26 Febbraio 2010 un europarlamentare del gruppo PPE (partito popolare europeo) ha presentato una "interrogazione scritta" alla commissione: "oggetto: crescenti episodi di "suicidi per insolvenza" da parte di imprenditori". Ecco la risposta della commissione, datata 19 Aprile 2010, che prometteva di aver intrapreso e di star intraprendendo interventi in questa direzione di cui non si è visto l'ombra, un anno dopo.

Per  un debito di 10.000 Euro arrivano a togliere dieci volte tanto: non si tratta di un "esempio esagerato" ma della PURA REALTA': il meccanismo lo abbiamo illustrato in questo articolo. 
Una vera e propria persecuzione di stato. MAGARI FOSSERO COSI' INTRANSIGENTI CON I "GRANDI EVASORI"... che spesso "contrattano" e riescono a pagare una parte modesta del dovuto. 

Valentino Rossi: accusato di evasione milionaria, secondo Repubblica non aveva dichiarato al Fisco 60.000.000€ e rischiava una multa elevatissima, addirittura 240.000.000€ secondo questo articolo. Se l'è cavata con una cifra di 19.000.000€ secondo questo articolo. E saremmo curiosi di sapere com'è finita la storia del notaio che di milioni di euro, ne avrebbe evasi 300, caso di cui non siamo riusciti a trovare aggiornamenti.

Questa situazione colpisce più persone di quante si possa immaginare: è difficile percepirlo, poiché GRAZIE AL MODELLO CULTURALE IMPOSTO DAI MASS MEDIA, CHI HA PROBLEMI ECONOMICI SI VERGOGNA DI AVERLI. Come se avere problemi a causa della crisi CHE HANNO CAUSATO LORO, fosse "qualcosa di cui vergognarsi". Basta pensare che nella sola provincia di Lucca, secondo i dati snocciolati dal Codacons, sono più di 22.000 le cartelle esattoriali spedite ai cittadini per capire quanto questo fenomeno allarmante sia diffuso. Probabilmente la maggioranza di loro è riuscita a pagare: ma alcune migliaia sicuramente no.

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_Non riescono a pagare 5 e loro gli chiedono 7: poi 8, infine 10. E poi SVENDONO i beni all'asta. Svendono, non vendono. Perché una casa che vale 200.000 Euro (che con gli interessi del mutuo è stata pagata 350.000) viene svenduta all'asta per 70.000 Euro. (per approfondire questi aspetti vedi i nostri editoriali: "IL DRAMMA DI EQUITALIA, TRA FAMIGLIE E AVVOLTOI" pubblicato il 14/07/2011 e "ECCO COME EQUITALIA ROVINA LE FAMIGLIE: UN ESEMPIO PRATICO" pubblicato il 10/10/2011

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_Il problema riguarda prevalentemente piccoli imprenditori, artigiani e commercianti: per chi lavora "in proprio" spesso cessare la propria attività, significa aver contratto debiti. In alcuni casi invece, è proprio Equitalia a dare il "colpo di grazia" alle aziende che riescono ad evitare la chiusura "sul filo di lana". Ma le vessazioni non riguardano solo gli imprenditori. Nella rete di Equitalia ci finiscono anche lavoratori dipendenti non in regola con i pagamenti dell'Irpef (magari a causa di un errore del commercialista che fa le buste paga) e tutti coloro che, a qualsiasi titolo, devono qualche cosa allo stato.

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_A Ottobre 2011 il governo Berlusconi ha persino aumentato i poteri di Equitalia, che adesso può pignorare e svendere una casa all'asta a distanza di appena 2 mesi dal procendimento.  PDL e Lega Nord hanno fornito nuove armi a equitalia, in barba alle promesse fatte agli elettori. Tra l'altro a Giugno 2011, tre mesi prima dell'approvazione di questa legge, in occasione del "raduno di Pontida" i dirigenti leghisti avevano promesso di porre un freno ad equitalia ai militanti leghisti che lo chiedevano a gran voce. Matteo Salvini, in un'intervista del 20 Giugno, parlava di strozzinaggio: evidentemente riconoscere che si tratti di strozzinaggio non basta per indurli a ripristinare una situazione di democrazia: anzi, hanno inasprito le regole... dopotutto - siamo pronti a scommettere - che a casa Salvini (e di tutti i politici vicini al governo) le "cartelle esattoriali" non sono arrivate.

Quello che suscita ancora più indignazione, sono poi alcuni "particolari" riguardanti l'agenzia:

Nei mesi scorsi, emerse un vero e proprio scandalo: una società che comprava (a prezzi stracciati) le case svendute all'asta, era di proprietà di una manager di equitalia. Un conflitto di interessi gravissimo, nonostante ciò la notizia non ha trovato spazio sulla maggior parte dei giornali: per non parlare della TV, dove non ha trovato la minima menzione.

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_E' di pochi giorni fa la notizia - che ovviamente, come al solito, non è stata diffusa dai media - che Equitalia a Torino ha acquistato un vero e proprio palazzo di lusso, vincolato dal ministero dei "Beni Culturali" (in foto) per la "modica cifra" di 31.000.000 di Euro, di cui 29 milioni 920 mila per l’acquisto dello stabile e un altro milione per aggiudicarsi 45 box auto destinati ai dirigenti, a cui forniscono un garage privato per ciascuno. 
SVENDONO LA PRIMA CASA AI CITTADINI E FANNO CHIUDERE LE AZIENDE INSOLVENTI PER ACQUISTARE LUSSUOSE SEDI? EVIDENTEMENTE, SI!

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_Vorremmo potervi dire quanti soldi spende globalmente questa "agenzia" per il "mantenimento" di se stessa: dall'acquisto delle sedi, alle eventuali "auto di servizio", fino agli stipendi di dipendenti, manager, responsabili vari e impiegati: purtroppo però, non siamo in grado di dare una risposta a questo quesito. Non è facile per un blog come nocensura.com trovare la risposta a un quesito come questo, visto che fare i conti in modo preciso è praticamente impossibile. Forse queste risposte dovrebbero darcele le molte testate giornalistiche che vivono di finanziamenti pubblici, che in alcuni casi non sarebbero necessarie per la loro sopravvivenza, visto che alcune hanno ottimi introiti pubblicitari. Ma considerando l'importo speso da Equitalia per comprare una sede a Torino, immaginiamo che non si tratti di "noccioline". E' facile immaginare che buona parte dei soldi che "recuperano" rovinando le famiglie, vengano bruciati per il mantenimento della struttura organizzativa. Lo stipendio dell'Amministratore Delegato di Equitalia, Attilio Befera, ammonta a 456.733 Euro all'anno.  
Alessandro R. per www.nocensura.com

PS: clicca sui vari link contenuti nel testo per approfondimenti sull'argomento di riferimento
Fonti: varie, vedi link contenuti nell'articolo.

Copyleft: diffusione consigliata! Indicando l'autore "Alessandro R. per www.nocensura.com"

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ECCO COME EQUITALIA ROVINA LE FAMIGLIE: UN ESEMPIO PRATICO

11/27/2011

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__"Equitalia", oltre ad applicare tassi di interesse pazzeschi (in pochi anni la cifra dovuta raddoppia, triplica...) strappa alle famiglie in difficoltà economica la casa, spesso pagata in anni e anni di rinunce e sacrifici:

Con le nuove normative approvate recentemente (in silenzio) Equitalia potrà prelevare i soldi direttamente dai conti correnti, e pignolare le case in SOLI 2 MESI dalla partenza delle procedure: (vedi articolo) la cosa che fa ancora più schifo, viene le case dei poveri vengono SVENDUTE all'asta, a qualche ricco speculatore (magari un evasore fiscale che ricicla i soldi sporchi, anche tramite prestanome) che la acquista a prezzo stracciato, per rivenderla con calma, al doppio: anche se impiega 2,3 anni per venderla, è sempre un ottimo investimento...

Facciamo un esempio:

La tua casa vale 200.000 Euro:
con gli interessi di un mutuo ventennale, ne hai restituiti 350.000:

Se la casa non viene venduta alla prima asta, viene ripetuta, e il prezzo di partenza di abbassa di volta in volta: pertanto diventa una prassi, che alla prima non venga mai venduta:

Alla prima asta, il prezzo di partenza è di 130.000: niente!
L'asta si ripete: partendo da 100.000..... niente!
alla terza asta, si parte da 70.000 ... e viene venduta.

Poniamo che il tuo debito nei confronti di equitalia sia stato di 30.000 Euro: (magari l'importo dovuto è di 10.000 ma tra interessi e penali, in qualche anno è arrivato a 30.000) per recuperarli, svendono la tua casa a 70.000, dopodiché ti trattengono i 30.000 che devono, ti addebitano le spese (dell'asta e delle pratiche) per un importo di ulteriori 5.000 e ti restituiscono........... 35.000 euro!

per sanare un debito iniziale di 10.000 Euro, ti hanno privato della tua casa che hai pagato 350.000 euro, restituendoti 35.000 Euro: in pratica, quel debito ti è costato la bellezza di 305.000 Euro, ovvero i 10.000 del debito iniziale sommati ai 35.000 che ti hanno restituito dopo la vendita all'incanto.

TUTTO QUESTO è LEGALE, E AVVIENE NEL TUO PAESE: SI CHIAMA "EQUITALIA".. (potevano risparmiarsi di coinvolgere la parola "equità"...)

DIFFONDI QUESTO ARTICOLO, FALLO LEGGERE AI TUOI AMICI, CONSIGLIALO, CONDIVIDILO SUI SOCIAL NETWORK... FACCIAMO SAPERE A TUTTI COSA AVVIENE NEL NOSTRO PAESE NELLA TOTALE INDIFFERENZA... MOLTA GENTE SI è SUICIDATA DOPO AVERE SUBITO TUTTO QUESTO, ALTRI SI SONO AMMALATI DI CUORE FINO AD AVERE UN INFARTO, ALTRI SONO ENTRATI NEL TUNNEL DELLA DEPRESSIONE... QUESTE COSE NON DOVREBBERO ACCADERE IN NESSUN PAESE DEMOCRATICO!!!

Tutto questo potrebbe essere accaduto anche a qualcuno che conosci, ma non sai niente: PERCHE' GRAZIE ALLA MENTALITA' CHE CI HANNO IMPOSTO ATTRAVERSO I MASS MEDIA, AVERE DIFFICOLTA' ECONOMICHE è CONSIDERATO UNA VERGOGNA... anziché solidarizzare con chi è meno fortunato, sembra quasi che avere problemi dovuti alle vicissitudini della vita sia una colpa... non avere una famiglia ricca, avere la sfortuna di perdere il lavoro... è una colpa?


Francesca Tavanti, collaboratrice di nocensura.com

Vedi anche:
Il governo aumenta i poteri di Equitalia: pignoramento della casa in 2 mesi
Equitalia: storie di ordinaria ingiustizia

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Allarme sanitario: la Sindrome di Stoccolma ha contagiato il Mondo intero!

11/27/2011

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__- di Liberarchia -
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Secondo recenti studi dell’ OMS (Organizzazione Militanti Sovversivi) una strana epidemia si sta diffondendo a macchia d’ olio in tutto il pianeta, e credo ti convenga leggere attentamente questo testo, perchè molto probabilmente SEI GIA’ STATO CONTAGIATO PURE TU!Per chi come me è del tutto ignorante in materia medica, la Sindrome di Stoccolma è una condizione psicologica nella quale una persona vittima di un sequestro può manifestare sentimenti positivi (talvolta giungendo all’innamoramento) nei confronti del proprio sequestratore.
E per quanto possa sembrare incredibile questa patologia è stata riscontrata in intere masse di individui che collettivamente manifestano simili sintomi.

In tutto il Mondo infatti sono state messe in atto complesse pratiche sociali ed economiche tali da non consentire ad alcun individuo di poter guadagnare da vivere senza partecipare a processi di alienazione all’ interno di fabbriche nauseabonde o dentro uffici grandi come scatole dei fiammiferi, spesso in condizioni di sicurezza non idonee, causando più di una morte.
Quello che pare insomma come l’ unico mezzo di sostentamento è a tutti gli effetti una morte a piccole dosi, e nonostante l’ innaturelezza della situazione la maggior parte degli individui continua a considerare tutto ciò come lo stato normale delle cose, come se in realtà tutto ciò non fosse l’ effetto di un processo artificiale costruito in lunghi tempi, determinando quello che possiamo considerare il più grande sequestro di massa della Storia dell’ Uomo.
Per di più, agli occhi dei giovani laureati o dei nuovi sequestrati il mondo lavorativo è quello che può offrire una vera emancipazione, è quello (e il solo) all’ interno del quale un Uomo può diventare un individuo di significato, accettando così come assodato quell’ assioma campeggiante l’ ingresso di uno dei luoghi peggiori del Mondo di sempre.
“Arbeit Macht Frei”.
Che il lavoro renda liberi ormai lo credono tutti, tanto che quando troviamo qualcuno disposto a rubarci i nostri giorni in cambio di pezzi di carta lo ringraziamo e lo veneriamo, mostrando così i sintomi veri e propri della Sindrome.

La situazione sta però ultimamente degenerando.
In Europa per esempio pare che interi Paesi siano stati presi in ostaggio da emissari di un noto gruppo terroristico, la cosiddetta Banda Canaglie Erudite, meglio conosciuta come BCE.
I terroristi hanno inizialmente derubato e saccheggiato i cittadini di ogni avere, sottraendogli ogni tipo di bene e servizio, dopodichè hanno inviato esponenti per compiere un vero e proprio sequestro di massa, durante il quale le vittime continueranno a subire maltrattamenti di vario tipo e a perdere ulteriormente i loro averi.
Tuttavia, inspiegabilmente questo atto di inaudita violenza è stato acclamato dalla moltitudine come una vera e propria salvezza, tanto da arrivare all’ estremo sintomo della Sindrome considerando il loro sequestratore come un liberatore. Altri invece giustificano l’ accaduto definendolo un normale e legittimo sequestro tecnico.
Insomma, un vero caso di demenza collettiva!

Per quanto riguarda la cura, medici autorevoli quali Noam Chomsky, Slavoj Zizek e David Graeber hanno messo in luce come molti miglioramenti possano avvenire tramite la terapia di gruppo.
E’ stato riscontrato infatti che grazie all’ organizzazione di movimenti, eventi largamente partecipati e con l’ aiuto del confronto reciproco la moltitudine può riuscire a realizzare un percorso di emancipazione e di maturazione nel quale grazie ad una presa di coscienza maggiore risulta poi in grado di riconoscere la drammatica situazione di sequestro nella quale sta vivendo.
Altri esperti suggeriscono l’ assunzione di medicinali, quali Senso Critico Spray o Informazione Libera in pillole; tuttavia tali prodotti non vengono distribuiti nelle normali farmacie, in quanto un uso massivo potrebbe spingere il paziente in atti di boicottaggio che danneggerebbero tutte le multinazionali, incluse quelle farmaceutiche.
Utili farmaci di origine erboristica si possono comunque trovare occasionalmente nelle piazze delle città, all’ interno delle Università o in qualche centro sociale, dove appunto vengono fornite indicazioni utili per reagire insieme a questo disturbo psicollettivo.

E’ dunque necessario che ognuno inizi sin da oggi ad auto-diagnosticarsi tale disturbo, e prendere provvedimenti di qualsiasi tipo.
Si avvisa però il gentile paziente che i metodi curativi qui descritti possono provocare inaspettati stati di consapevolezza, che di effetti collaterali ne ha tanti assai.

http://www.liberarchia.net/blog/?p=533


Tratto da: Allarme sanitario: la Sindrome di Stoccolma ha contagiato il Mondo intero! | Informare per Resistere http://informarexresistere.fr/2011/11/27/allarme-sanitario-la-sindrome-di-stoccolma-ha-contagiato-il-mondo-intero/#ixzz1euFLc61a
- Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
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Beni comuni, usurai e pubblici amministratori

11/23/2011

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_Intervento di Paolo Brunetti, Presidente del Comitato “Viva la Porrettana viva” nel novembre 2011 a Pistoia)
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Io credo che se vogliamo comprendere le ragioni che stanno dietro ai tagli del trasporto pubblico, così come ai tagli di tutti gli altri servizi pubblici (e cioè dei Beni Comuni), sia necessario avere un quadro di insieme che individui quale sia il legame tra i problemi locali e quelli nazionali, europei e mondiali.
Non so infatti quando e se ce la faremo ad uscire da questa situazione.
Ma un primo passo è quello di avere il coraggio di dire le cose come stanno.

Il dato che salta agli occhi di ogni persona di buon senso è che, a distanza di un decennio, l’Europa vede ‘fallire’, uno dopo l’altro, la maggior parte degli Stati che la compongono. E i loro Governi, per pagare i debiti alla banche francesi e tedesche, tagliano tutto ciò che in decenni e decenni di lotte era stato conquistato dai lavoratori: dall’istruzione alla sanità… fino al diritto al posto di lavoro, al salario e alla pensione. Ma non ci avevano detto che era un affare andare in Europa? Ma per chi, allora, è stato un affare l’Europa ?

I PASSAGGI CHE HANNO PORTATO ALLA SITUAZIONE ODIERNA

• A partire dagli anni ’70 le Autorità Economiche e Politiche che stanno dietro ai vari Governi dell’Occidente, non sono più in grado di rispondere alla pressione crescente dei loro cittadini che aumentano di continuo la richiesta di una migliore qualità di vita attraverso aumenti salariali e diminuzione dell’orario di lavoro.
Decidono di passare al contrattacco.
Inizia così quel processo di trasformazione della Democrazia in Democrazia Autoritaria e di Centralizzazione del Comando finanziario, energetico e militare che in trent’anni ha portato alla Globalizzazione con la scomparsa del potere degli Stati Nazionali e la concentrazione del Potere Mondiale nelle mani occulte di Organizzazioni poco note come Bilderberg, Trilateral, ecc…, di cui Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale, WTO, Agenzie di Rating e altri analoghi organismi multinazionali sono la faccia pubblica, autorevole e “rispettabile”. Sono questi organismi sovrastatali (e sono migliaia a fronte di 200 Stati !!!) i VERI legislatori globali del terzo millennio.

• Una campagna mediatica di gigantesche proporzioni svalorizza il pubblico (inefficiente, clientelare, conservatore) e “celebra” i vantaggi del privato, sinonimo di efficienza, redditività, spirito innovatore e procede a cambiare il senso delle parole: le Guerre diventano Missioni di Pace, l’Intensificazione dello Sfruttamento si chiamerà Flessibilità del Lavoro, la Distruzione dello Stato Sociale Privatizzazione dei Servizi Pubblici, l’Usura Interesse, la Tangente Provvigione, e il Bene Comune sarà l’Interesse Privato.
L’unica cosa che conta è il denaro, il bilancio in attivo, le entrate che superano le uscite: insomma una visione aziendale di ogni aspetto della nostra vita e di ciò che ci circonda.


• Così tutto è stato privatizzato: innanzitutto le Banche Centrali, e poi Informazione, Poste, Salute, Istruzione, Servizi Sociali, Energia, Trasporti, Telecomunicazioni, Acqua… tutto è diventato MERCE… I Cittadini sono stati trasformati in Consumatori, e la vita stessa di ciascuno di noi è divenuta una attività a pagamento… acqua, terra, aria…le nostre vite trasformate in rendita di pochi.

• Gli Stati hanno rinunciato alla propria Sovranità Monetaria ed essi stessi vengono considerati come Aziende, e “giudicati” con la logica delle entrate e delle uscite… mentre la Legge sulla Banche del 1936, promulgata con il fine di impedire proprio alle Banche di impossessarsi delle Imprese, viene abolita nel 1993 (quando nasce l’Europa) da parte dell’allora Pres.te del Consiglio Ciampi (ex Governatore di Bankitalia) allargando così a dismisura il territorio di caccia delle Banche stesse.

• Nel 2002 l’Euro sostituisce le monete nazionali europee. E immediatamente salari, stipendi e pensioni valgono esattamente la metà di prima. Ma se si credeva veramente nell’Europa la moneta unica doveva essere l’ultima delle azioni da eseguire. Prima si dovevano fare leggi, economie, culture comuni. Si vede oggi con chiarezza che il fine ultimo era ben diverso. Era ed è l’Europa dei Banchieri. E i Governi hanno fatto di tutto per non far conoscere ai propri cittadini i veri scopi dell’Unione Europea.

• Gli Economisti hanno sostituito i Politici alla guida dei Governi (ricordiamo in Italia Prodi, Dini, Ciampi). E chi decide le sorti degli Stati Europei è una Commissione di 20 persone che “non sollecitano né accettano istruzioni da alcun Governo né da alcun organismo” e le cui deliberazioni “sono esecutive” (artt. 157 e 140 Trattato di Maastricht). Siamo alla Dittatura delle Banche. Il Parlamento Europeo è un fantoccio, i Parlamenti nazionali sono svuotati di ogni potere. Compreso il nostro ovviamente. E la fine della Sovranità dell’Italia è stata decretata dall’Europa, altro che dal separatismo della Lega Nord !

• Nel 2008 una grande crisi finanziaria colpisce il mondo della finanza proprio in seguito alle politiche speculative dei Banchieri Internazionali. Di fronte al pericolo di fallimento delle grandi Banche i Governi di tutto il mondo intervengono con cifre da capogiro. Si parla di 13 mila miliardi di dollari (senza parlare di quelli usciti dalle stamperie segrete delle Banche Imperiali – leggasi Federal Reserve in primis). Non intervengono certo nello stesso modo se a pericolo di fallimento è un imprenditore, un artigiano, un semplice cittadino o, da ultimo, uno Stato Sovrano. Per essi valgono le “regole del Mercato”. Ma se le “regole del Mercato” devono valere per tutti perché dare soldi a Banchieri falliti ? (perché dire Mercato significa dire Banche !).

• E siamo giunti così, alla fine del 2011, con gli Stati Europei che sono piombati nelle mani degli Usurai (BCE in testa… Germania uber alles, ancora una volta !), che ne controllano e ne determinano ogni comportamento. Come le Compagnie di ventura e gli eserciti mercenari scorazzavano e saccheggiavano liberamente l’Europa nel Medioevo, facendo valere la legge del più forte, così oggi Banche e Multinazionali (Corporations) saccheggiano le ricchezze dei popoli europei imponendo ai singoli Stati la svendita dei Beni Comuni. Ecco per chi è stato un affare l’Europa ! Le Istituzioni Europee sono nate proprio con questo fine: rendere legale il CRIMINE che si sta perpetrando contro le popolazioni europee.
Di conseguenza, come succede da sempre con gli Strozzini, prima si vendono i Beni Comuni (reti del Trasporto Pubblico, delle Telecomunicazioni, scuole e Università, reti idriche, beni culturali e paesaggistici, ospedali, strutture della difesa, carceri, sistemi di disposizione dei rifiuti, immobili pubblici), che sono i gioielli di famiglia, all’interesse privato multinazionale… ma tutto ciò non basta … ci saranno da tagliare salari, pensioni, posti di lavoro… e non basterà mai… I prestiti usurai vengono concessi sempre dietro minacce e ricatti e le vittime vengono spinte a svendere il proprio patrimonio, a chiedere aiuto ad amici e parenti, fino al collasso o al suicidio. (Ma a Gran Bretagna, Svezia e Danimarca, che non hanno accettato l’euro, com’è che questo non succede ? E ancora, come mai l’Argentina si è ripresa solo quando ha deciso di non accettare le “ricette” della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale ?)


• Ai Pubblici Amministratori che sono nel Governo o negli Enti Locali resta solo una funzione: quella di Esattori, nuovi Robin Hood alla rovescia, che tolgono i soldi dalle tasche dei Cittadini per metterli in quelle delle Banche. Una funzione che ha un solo significato: RUBARE A POVERI E MENO POVERI PER DARE AI RICCHISSIMI.
Perché dunque da 40 anni questa è l’unica soluzione proposta per i mali dell’economia?


DEMOCRAZIA O USUROCRAZIA?
IL DEBITO PUBBLICO, OVVEROSIA LA LEGALIZZAZIONE DELL'USURA


Che le Banche siano vissute dalla gente come le istituzioni legalizzate dello strozzinaggio è una realtà inoppugnabile. Chiunque di voi possegga un conto corrente bancario, o abbia chiesto un prestito, o stia pagando un mutuo lo sa bene.
Cosa significa allora che gli Stati stanno fallendo a causa del loro Debito Pubblico ?   
Che cosa è e come si forma il Debito Pubblico ?
Chi sono i creditori del Debito Pubblico ? E come si può ridurre il Debito Pubblico ?


A – Come si forma il Debito Pubblico ?
•   Quando un Governo, a fronte di forti richieste di reddito da parte di lavoratori o imprese, decide di allargare i cordoni della borsa, se non gli bastano i soldi delle entrate tributarie si indebita (emettendo titoli di stato) con i non produttori (quelli che NON LAVORANO ma detengono il capitale finanziario quali banche, assicurazioni, società finanziarie) per reperire i fondi necessari alle spese pubbliche (opere pubbliche, sanità, scuola, ambiente, ricerca, università, salari dei dipendenti pubblici), o al credito agevolato per alcune categorie. Questo indebitamento si chiama Debito Pubblico. E su questo Debito il Governo paga gli interessi. Calcolando che la maggioranza del debito è detenuta da Banche, ciò significa che il Governo paga la maggior parte degli interessi del debito alle Banche stesse. (E questo Debito, da noi ma non solo da noi, è aumentato a dismisura proprio per pagare i debiti delle Banche nella crisi finanziaria del 2008 !)

B – Chi possiede i titoli che compongono il Debito Pubblico ?
•        I titoli non sono divisi omogeneamente. Semplifico dicendo che i piccoli risparmiatori detengono il 10% dei titoli di stato, mentre le Banche possiedono il 90% dell’intero Debito Pubblico.
Quando si parla dunque del “risparmio delle famiglie italiane" deve essere chiaro che Il "risparmio italiano", per il 90%, è la "rendita finanziaria", che succhia ricchezza alla collettività. Questa si chiama USURA LEGALE !!!

C – Come ridurre il Debito Pubblico ?
•        Se il Governo decidesse di nazionalizzare le Banche - e l’Islanda lo ha  fatto – ecco che la maggior parte del debito sparirebbe… ma è necessaria una decisa volontà politica.

Fino ad oggi ha funzionato così. I soldi dati alle Banche (gli interessi sul debito) invece di essere usati per investimenti produttivi sono finiti regolarmente nelle speculazioni monetarie per essere poi polverizzati nelle cicliche crisi finanziarie. Ultima in ordine di tempo quella del 2008. É impensabile, in altri termini, e ‘contro natura’, che possa durare una situazione in cui il denaro investito in modo improduttivo (titoli di stato o speculazioni finanziarie) renda di più di quello destinato ad investimenti produttivi: alla produzione cioè dei beni e dei servizi che costituiscono l'unico fondamento reale del potere d'acquisto della moneta.

Ma la nascita della Unione Europea è riuscita a fare ancora peggio. L’abitudine di emettere titoli di Stato da fare acquistare alla Banca Centrale (per noi la Banca d’Italia) è stata proibita. Poiché gli Stati che hanno aderito all’ Euro sono OBBLIGATI a mettere sul Mercato Internazionale i titoli di Stato emessi e sarà il Mercato (cioè le Banche stesse) a fissarne il prezzo. Quindi uno Stato non si può permettere più di emettere titoli a volontà, pena dover alzare moltissimo il loro rendimento per poterli fare acquistare (È per questo che si parla di attacchi speculativi, spread tra titoli italiani e tedeschi e via dicendo…) Ma chi non ha l’Euro, nonostante abbia enormi debiti pubblici, più grandi del nostro, non ha questo problema … e nessuno può decidere il suo “fallimento” (default). È questo il caso di Gran Bretagna, USA, Giappone.
Su queste premesse si può comprendere l'esatta portata della lettera spedita da uno dei Rothschild alla Ditta Kleimer, Morton e Vandergould di New York il 26 giugno 1863:
"… Pochi comprenderanno questo sistema, coloro che lo comprenderanno saranno occupati nello sfruttarlo, il pubblico forse non capirà mai che il sistema è contrario ai suoi interessi."

CHE FARE DUNQUE PER USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE ?

È dalla metà degli anni ’70 che gli Economisti di destra e di sinistra ci hanno detto che per "risanare" l'economia era indispensabile: 1) stroncare l'inflazione (la politica del rigore) 2) restringere il credito alzando il costo del denaro (la difesa della lira contro gli speculatori!) 3) contenere gli aumenti salariali entro il tetto programmato d'inflazione (la politica di moderazione salariale!) 4) tagliare la scala mobile (la fonte di tutti i guai!) 5) aumentare il carico di lavoro agli occupati aumentando il numero dei disoccupati (la flessibilità!) 6) tagliare le spese sociali: scuola, casa, sanità, trasporti, ricerca scientifica, pensioni (il vituperato assistenzialismo !) Dare insomma più soldi ai ricchi togliendoli ai poveri!

Ma in 35 anni di queste ricette l'economia non è stata risanata, la situazione è degenerata, e

IL SISTEMA BANCARIO HA ESPROPRIATO LA SOVRANITA’ POLITICA DEGLI STATI DIVENTANDO COSI’ IL PADRONE DEL MONDO.
APPELLO A TUTTI I POLITICI E PUBBLICI AMMINISTRATORI IN BUONA FEDE

Vi diciamo, politici e amministratori del centro e della periferia: Voi dovete innanzitutto difendere la Sovranità del nostro Paese, del nostro territorio, a partire dalla nostra moneta. Che non può più essere questo Euro ! Dovete opporvi a chi vi racconta che per risanare l’economia dovete svendere Beni che sono di tutti noi perché tutti noi e le generazioni che ci hanno preceduto abbiamo contribuito a pagarli. Acqua, Boschi, Spiagge, Immobili pubblici, Sistemi del Trasporto Pubblico, Scuole, Ospedali, Beni culturali non sono vostri, sono di Tutti. E un giorno, quando sarà finita questa ubriacatura di PRIVATO, potreste essere chiamati a risponderne ed a pagarne care le conseguenze. Dovete opporvi al denaro che produce denaro, perché la ricchezza di una società non può fondarsi sul valore dei titoli ma sui frutti della Terra e sul lavoro degli uomini. Uscite da questo girone infernale di bugie costruite ad arte, e diffuse da media asserviti, da chi ci vuole depredare per ridurci schiavi delle Banche e metterci al rango di colonie del Sud Europa, assieme a Portogallo, Spagna e Grecia (e poi toccherà alla Francia), sotto il tacco, ancora una volta, della Germania.

Oggi più che mai Ribellarsi è Giusto e Necessario. Le popolazioni europee, a fronte di Governi imbelli o asserviti, non credono più alla favola dei “sacrifici oggi” e della “crescita domani”. Sono coscienti che si può Lavorare tutti per Lavorare meno. Il mondo e la natura non possono “appartenere” a qualcuno soltanto, ma devono essere condivisi e accessibili a TUTTI.

La situazione in cui ci troviamo oggi è la dimostrazione palese che il capitalismo realizzato, che pone al centro la proprietà privata, è fallito così come è fallito il socialismo realizzato che metteva al centro la proprietà statale. La visione puramente economica del mondo mostra il suo limite proprio in questa, ennesima, crisi. Il Privato e la Rendita finanziaria, il denaro che produce denaro hanno dimostrato che non sono la soluzione di nulla, anzi sono il PROBLEMA.

E allora dobbiamo cambiare visione, privilegiandone una ecologica, in cui la proprietà comune (i Beni Comuni) venga posta al centro, affinché si arresti la distruzione esponenziale delle ricchezze del Pianeta, che ci sono state date in prestito, e sono nell’uso di tutti, e non nella proprietà di pochi. Poiché per colpe che sono unicamente di chi usa il denaro per produrre altro denaro stanno pagando la Natura e la Comunità degli Uomini.

Se vogliamo salvare noi e chi ci succederà dobbiamo “disarmare la finanza”. E dobbiamo farlo a partire, ciascuno, dal proprio ruolo.
Voi sapete che quanto abbiamo detto è la verità, e che un altro mondo è possibile e necessario. Voi, in ogni Consiglio comunale, provinciale, regionale, nel Parlamento, ovunque siete stati da noi eletti, dovete avere uno scatto d’orgoglio, e dire con chiarezza che non volete sottostare al ‘diktat’ degli Usurai. Che non accettate i tagli di fondi agli enti locali, che non accettate di privatizzare i servizi pubblici, l’acqua, i rifiuti, la sanità, le ferrovie… Voi dovete avere la coscienza del fatto che la creazione di grandi Società private per gestire i Beni Comuni  va nell’interesse degli Usurai, e non dei Cittadini.


Noi, che vogliamo essere considerati Cittadini, e non semplicemente Consumatori o peggio Sudditi, vi chiediamo questo. Un sussulto di orgoglio e di dignità, se non altro per i privilegi che tanti di voi hanno rispetto ai semplici cittadini. Compite atti di disobbedienza civile. Su questo, su quanto farete o su quanto vi impegnerete a fare, decideremo al momento del voto. E se gli Economisti, nei loro prospetti e nei loro grafici, si dimenticano dell’esistenza degli Uomini, noi Cittadini gliela faremo tornare in mente.

Concludiamo questo Appello con le parole, quanto mai attuali, che scrisse Papa Pio IX nel 1931. E vi chiediamo di riflettere e agire di conseguenza, ciascuno secondo il ruolo che gli compete.
"E in primo luogo ciò che ferisce gli occhi, è che ai nostri tempi non vi è solo concentrazione della ricchezza, ma l'accumularsi altresì di una potenza enorme, di una dispotica padronanza della economia, in mano di pochi, e questi sovente neppure proprietari, ma solo depositari ed amministratori del capitale, di cui essi però dispongono a loro grado e piacimento. Questo potere diviene più che mai dispotico in quelli che, tenendo in pugno il denaro, la fanno da padroni; onde sono in qualche modo i distributori del sangue stesso di cui vive l'organismo economico, e hanno in mano, per così dire, l'anima dell'economia, sicché nessuno, contro la loro volontà, potrebbe nemmeno respirare". (Enciclica Quadragesimo Anno - nn. 105 e 106, 1931)


www.disinformazione.it


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Uscire dall'euro e riprendesi la sovranità monetaria

11/23/2011

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Di D.ssa Ida Magli - 15/11/2011 - tratto da http://www.italianiliberi.it/
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Non ci sono altre vie d’uscita alla situazione: uscire dall’euro e riprendersi la sovranità monetaria. Il quadro è ormai chiarissimo agli occhi di tutti: lo scopo dell’alta finanza e dei banchieri che guidano il mondo è quello di averlo totalmente nelle loro mani distruggendo gli Stati nazionali e ogni differenza politica ed economica.

La prima a dover essere distrutta è l’Europa; le fasi che stiamo vivendo ne sono la più chiara testimonianza. Siamo pilotati spietatamente dalla Banca centrale europea verso la nostra fine, sotto le vesti del fallimento finanziario. A poco a poco i banchieri prendono il posto dei politici e la democrazia viene messa a tacere, come è successo in Grecia dove invece del referendum annunciato è stato nominato primo ministro un ex vicepresidente della Bce. In Italia, dopo averla spinta nel baratro del debito con gli attacchi ai nostri titoli, è stato inviato dal nido della Bce, dove è stato arroccato per oltre vent’anni, il signor Mario Monti con l’incarico di liquidare qualsiasi volontà di governo democratico e gli ultimi beni che l’Italia possiede.

Dobbiamo chiedere, dunque, nuove elezioni e presentarci in un partito che unisca, al di fuori di ogni ideologia politica, tutti coloro che vogliono raggiungere questo solo scopo:

uscire dall’euro, denunciando come illegittima, e quindi invalida, la rinuncia alla sovranità monetaria da parte di uno Stato sovrano; ricominciare a battere la moneta “Lira” e riservare l’acquisto dei titoli di Stato esclusivamente ai cittadini italiani.

Tutti i soci degli Italiani Liberi, tutti i loro amici e chiunque condivida questa proposta può mandare la propria firma, una e-mail col proprio nome, o il proprio pensiero all'indirizzo degli Italiani Liberi.

Per maggiori informazioni http://www.italianiliberi.it/ 

posta@italianiliberi.it  

stiamo ricevendo le vostre numerose email. potete esprimeteci il vostro pensiero sull'europa che sta trasformando cosI' profondamente le nostre vite e il nostro destino senza averci mai interpellato in merito, senza dibattito politico e imponendoci l'euro senza averne mai sperimentato l'impatto sociale ed economico sulle singole realtà nazionali. da questi stessi esperti ci aspettiamo ora la salvezza? Vai alla pagina dei messaggi dei lettori



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Da Tre-Monti ad un Monti: il Calvario

11/23/2011

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_di Marcello Pamio – 11/11/11
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_Oggi 12 novembre 2011 si è dimesso il Premier Silvio Berlusconi! 
Casualmente, lo stesso giorno di 215 anni fa, Napoleone si arrese agli austriaci nella battaglia di Caldiero! Certamente il parallelo tra il condottiero francese e l'omino di Arcore è una bestemmia, ma la coincidenza della data è veramente interessante...
“Tutta colpa di Silvio Berlusconi. Se l’Italia è in rovina è colpa sua. Non ha fatto nulla per questo paese, se non leggi ad personam”.
La colpa è di una persona e adesso che si è dimesso, avremo risolto tutti i problemi nazionali.
Tale è il messaggio che sta passando, e anche i mercati internazionali danno segnali di questo tipo.
Il presente articolo non ha lo scopo di difendere l’indifendibile, difendere cioè un personaggio (politico?) che non ha fatto nulla per il popolo, se non evitare con tutti gli strumenti possibili la magistratura e farsi leggi ad uso e consumo personale. 
Lo scopo è invece quello di cercare di usare il proprio cervello per pensare fino in fondo e capire cosa sta realmente succedendo nello scenario nazionale e internazionale: quali sono le dinamiche e soprattutto le forze in gioco.


L’agnello sacrificale è stato trovato, e dopo la sua caduta, verrà scannato al pubblico ludibrio.
Festeggiamo con spumante, perché finalmente ci siamo liberati dalla dittatura berlusconiana, dal male per antonomasia.
Ma è proprio così? E’ solo colpa del grembiulino di Arcore o invece c’è dell’altro che non ci dicono? 


Ci sono potentissime forze, in confronto alle quali Silvio è un ridicolo e innocuo cantastorie. Forze che lavorano nell’ombra da decenni e che hanno permesso a Silvio di occupare Palazzo Chigi, perché funzionale al sistema. 
Ora quelle stesse forze che lo hanno voluto, sostenuto e appoggiato, lo hanno abbandonato, perché?


Il cancro della speculazione finanziaria
Mentre noi sbraitiamo, la speculazione selvaggia affonda gli ultimi colpi sulla povera. Mentre perdiamo tempo ed energia vitale, gli sciacalli sentono l’odore del sangue. E dove c’è sangue, c’è guadagno![1] Se poi nel frattempo la gente si scanna, poco importa: il sangue è sempre sangue.

Lo spread con i Bund ha avuto in questi giorni un andamento altalenante, salendo e abbassandosi a seconda delle voci di dimissioni del premier. Il tutto conferma che i mercati e gli speculatori, cioè i veri avvoltoi, non credono nel governo. Come mai credono nell'Italia e non nel governo?

Anche se il fenomeno interessa i cosiddetti P.I.I.G.S., acronimo che sta a indicare “maiali”: Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna, le domande da porci (a proposito di suini) sono le seguenti: perché l’Italia e perché in questo momento?
Ovviamente l'Italia non è la sola e l’esempio della Grecia è lampante: prima i banchieri l’hanno devastata e disintegrata economicamente, per poi comperarsi le ricchezze con gli spiccioli. L’attuale premier greco è Luca Papademus(uomo Goldman Sachs, ha lavorato alla Federal Reserve Bank di Boston) e nientepopodimenoché ex vicepresidente della B.C.E., la Banca Centrale Europea di Francoforte!
La stessa cosa è avvenuta in Italia a partire dal 1992 e continua in questi giorni.


Il momento storico è molto importante: forse per la prima volta nella storia i popoli europei sono stati totalmente privati della loro sovranità politica e monetaria con il Trattato di Maastricht prima e con quello di Lisbona poi.
I governi sono diventate mere finzioni teatrali del Regime per distrarre i sudditi, e le bandierine politiche destra o sinistra sono specchietti per le allodole. I partiti di qualsiasi colore e posizione, sono le ali del medesimo avvoltoio: il potere economico! I politici, come direbbe Ezra Pound, sono i camerieri dei banchieri. Ed è proprio così: a gestire la politica e l’economia in Europa e nel mondo intero, sono i banchieri internazionali.


Perché gli speculatori finanziari, provenienti dai soliti mercati anglo-ebraici-statunitensi, hanno preso di mira i P.I.I.G.S. e soprattutto l’Italia?
Ecco alcune possibili spiegazioni.


1)    La politica energetica italiana dava molto fastidio alle consorelle e ai confratelli che gestiscono e controllano l’energia a livello mondiale.
Il cavaliere, nella sua totale inutilità politica, è però riuscito a instaurare rapporti commerciali energetici con Libia e Russia.
Queste ovviamente non sono cose da fare, e il tragico incidente all’aereo di Enrico Mattei dovrebbe insegnare…
Dopo l’eliminazione fisica del colonnello Gheddafi è rimasta soltanto la Russia di Putin.
Attualmente, e ancora per molto poco, il 30% dell’E.N.I. è in mano pubblica.[2] Un altro 20% lo possiedono gli stessi investitori anglo-statunitensi che vogliono accaparrarsi, grazie alla crisi economica creata ad arte, tutto il malloppo di decine di miliardi.
Vogliono mettere i loro artigli affilati sul gioiello italiano per guadagnare e impedire qualsiasi altro sviluppo energetico del paese.
L’indipendenza energetica è sempre un male da combattere con ogni mezzo, lecito e illecito.


2)    Un’altra cosa da interessante da sapere, e forse il vero bersaglio della speculazione internazionale nei nostri confronti, sono le riserve auree dell’Italia.
Il nostrano Fort Knox, ammonta a circa 2.451,80 tonnellate di oro fisico.
Con quasi 2500 tonnellate di oro, l’Italia possiede la terza maggior riserva di oro al mondo, dopo Stati Uniti e Germania.[3] Un piatto molto invitante...


3)    La svendita di altri importantissimi patrimoni pubblici è sempre invitante per i capitali stranieri, vedi Grecia. E la storia tende a ripetersi, se non compresa.
A poche settimane dalla strage di Capaci (il 23 maggio 1992 perdettero la vita il giudice Giovanni Falcone la moglie e tre agenti della scorta), esattamente il 2 giugno 1992 sul Britannia, il panfilo della Regina Elisabetta II, si organizzò un vero e proprio complotto ai danni dell’Italia.
Personaggi come il “filantropo” George Soros, Giulio Tremonti, il Direttore generale del Tesoro Mario Draghi, Il Presidente dell’IRI Romano Prodi, il Presidente dell’ENEL Franco Bernabé, il Governatore di Bankitalia Carlo Azeglio Ciampi, il Ministro Beniamino Andreatta, svendettero il patrimonio pubblico ai capitali stranieri come Goldman Sachs, Barings, Warburg, Morgan Stanley e pochi altri.
Gli altri “complici” italiani furono il Ministro del Tesoro Piero Barucci, il Direttore di Bankitalia Lamberto Dini, e l’allora capo del governo, Giuliano Amato.  
Partendo dal declassamento dei nostri B.O.T., da parte di Moody’s, l’agenzia statunitense di rating, lo speculatore ungaro-ebraico George Soros, cercò di impossessarsi di 10.000 miliardi di lire della Banca d’Italia, speculando sterlina contro lira.
Carlo Azeglio Ciampi, per “impedire”, diciamo così, tale speculazione, bruciò le riserve in valuta straniera: 48 miliardi di dollari. Ciampi, per questi suoi servigi sarà premiato con la Presidenza della Repubblica...
Su George Soros indagarono le procure di Roma e Napoli, ma sappiamo bene come andò a finire, anche perché trattasi di un uomo di punta del gruppo bancario anglo-francese Rothschild. 
A seguito di questo attacco mirato alla lira, e della sua immediata svalutazione del 30% partì la più grande privatizzazione di Stato a prezzi stracciati (ENEL, ENI, Telecom, ecc.), per opera dei governi Amato (1992-1993) e Prodi (1996-1998).
Continuerà tale svendita con il prossimo governo Monti e/o Dini e/o Amato.


4) Non dimentichiamo mai la madre dell'Euro. La moneta unica europea è nata nel grembo del mondialismo, e lo scopo è quello di frantumare politicamente ed economicamente tutta l'Europa. Uniti per dividerci. L'illusione dell'unione dei popoli e delle culture infatti ci stanno portando alla debacle politica, economica e sociale. Problema-Reazione-Soluzione. E la soluzione qual è? La medicina salvavita per tutti è la moneta unica mondiale, magari elettronica. 
Un ulteriore passo verso l'instaurazione di un Nuovo Ordine Internazionale.


All’ombra della Goldman Sachs
Quasi tutti gli uomini interessati da queste mega speculazioni, sono legati a doppia mandata a banche d’affari internazionali come per esempio l’anglo-ebraica Goldman Sachs.
Nomi come Mario Draghi (vice Presidente Internazionale della Goldman per l’Europa), Romano Prodi (advisor), Gianni Letta (l’ex sottosegretario alla presidenza del governo Berlusconi è advisor di Goldman[4]) e lo stesso Mario Monti…


All’ombra della massoneria
I personaggi che contano non si incontrano solo a bordo dei panfili reali, ma anche in riunioni supersegrete come quelle del Gruppo Bilderberg.
Nel 2004 il Gruppo si è riunito a Stresa, lungo le rive del Lago Maggiore, e ha visto la partecipazione di nomi quali Franco Bernabè, Mario Draghi, Mario Monti, Tommaso Padoa Schioppa (scomparso di recente), Riccardo Passera, Paolo Scaroni, Marco Tronchetti Provera e altri.
Negli anni successivi, a parte qualche nome nuovo, a questi meeting figurano sempre gli stessi..
Attualmente nel Comitato centrale del potente gruppo lobbistico, figurano tra gli italiani: Franco Bernabé (Telecom Italia spa) e l'attuale capo del governo italiano Mario Monti (Presidente Bocconi).
Il Gruppo Bilderberg nasce nel 1952, ma viene ufficializzato nel giugno del 1954, quando un ristretto gruppo di vip dell’epoca si riunisce all’hotel Bilderberg di Oosterbeek, in Olanda. Da quel momento le riunioni si sono svolte una o due volte all’anno, nel più totale riserbo. I primi incontri si sono svolti esclusivamente nei paesi europei, ma dall’inizio degli anni ’60 anche negli Usa. Si tratta di una delle associazioni più controverse dei nostri tempi, accusata di decidere i destini del mondo a porte chiuse. Nessuna parola di quanto viene detto nel corso degli incontri è (quasi) mai trapelata.

Il senatore Mario Monti
Come ha scritto la grande d.ssa Ida Magli nel suo recente articolo: "creare all’improvviso un senatore a vita per far credere che si tratti di un politico e fingere così che l’Italia non si sia consegnata nelle mani dei banchieri, è un sotterfugio intollerabile". 
Il neo senatore a vita (grazie all’intervento provvidenziale del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, uomo politico funzionale*), il prof. Mario Monti (che ha studiato dai gesuiti e poi è finito anche a Yale, università sede della Skull & Bones...), oltre ad essere uomo Goldman Sachs, membro del Bilderberg Group, è anche Presidente europeo della “famigerata Commissione Trilaterale, una specie di massoneria ultraliberista statunitense, europea e nipponica, ispirata da David Rockefeller e Henry Kissinger”[5].
La Commissione Trilaterale, nasceva quasi quarant’anni fa, nel luglio 1973, ed è il cenacolo dell’élite politica ed economica internazionale: un circolo chiusissimo e sempre attivo che si prefigge di diventare un organo privato di concertazione e orientamento della politica internazionale dei paesi della triade (Stati uniti, Europa, Giappone), da qui il nome.

Tra le altre cose fa parte pure del comitato esecutivo del gruppo Aspen Institute Italia[6], un’altra struttura abbastanza ambigua finanziata da Fondazione Ford e Fondazione Rockefeller, il cui presidente attuale è Giulio Tremonti e vicepresidente Enrico Letta[7] nipote del più potente Gianni Letta.
I membri esecutivi del Comitato dell’Aspen Institute sono: Luigi Abete, Giuliano Amato, Lucia Annunziata, Francesco Caltagirone, Fedele Confalonieri, Francesco Cossiga, Gianni De Michelis, Umberto Eco, John Elkann, Franco Frattini, Cesare Geronzi, Enrico Letta, Gianni Letta, Umberto Colombo, Paolo Mieli, Mario Monti, Tommaso Padoa Schioppa (scomparso), Corrado Passera, Romano Prodi, Cesare Romiti, Carlo Scognamiglio, Domenico Siniscalco, Lucio Stanca, Giulio Tremonti, Giuliano Urbani ecc. – tratto dal sito ufficiale dell’Aspen Institute www.aspeninstitute.it/AspenWeb/AspenWeb.nsf/esecutivo?OpenForm&Lingua=E&Area=10000. Tra i membri stranieri, figurano personaggi come Henry Kissinger, Madeleine K. Albright, ecc.

Ricapitolando, Goldman Sachs, la banca privata anglo-ebraica più potente del mondo, ha messo diversi uomini nei posti di comando, i più noti forse sono:Mario Draghi (BCE), Mario Monti (in Italia) e Papademus (in Grecia)

Quindi il nuovo capo del governo italiano, accettato da destra e sinistra, è indiscutibilmente uno degli uomini più potenti d'Italia, forse dopo Mario Draghi (chiamato Mr. Britannia negli ambienti che contano), ed il portavoce dell’ultraliberismo anglo-ebraico-statunitense.
Sotto la brillante immagine del brizzolato rettore e professore di economia, sotto la tunica del senatore, porterà avanti, forse come non mai, la svendita definitiva dell’Italia e di quello che rimane del nostro paese. Il tutto a beneficio dei soliti poteri forti internazionali.
Dalle vergognose leggi ad personam, per la pace di molti, passeremo alle leggi ad massonam…  


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* Giorgio Napolitano, nell'aprile 1978 fu il primo dirigente comunista di alto livello, ad avere il visto d'ingresso negli Stati Uniti. Fu ospite in varie università, come Harvard, Yale, Princeton e tenne una conferenza al C.F.R., il Council on Foreign Relations di New York. Al C.F.R. Napolitano affermò che "Il Pci non si oppone più alla NATO come negli anni Sessanta"
Nel gennaio 1978, al Dipartimento di Stato USA erano molto preoccupati per una partecipazione comunista al governo Andreotti, che proprio in quei giorni era entrato in crisi, e infatti l'operazione segreta era quella di spaccare il Pci. 
Nel marzo 1978 Aldo Moro venne sequestrato e il resto è storia...
Tornato in Italia Napolitano insieme ad altri "moderati" fonderà una corrente interna al Partito, detta "migliorista", mentre Berlinguer guardava alla "terza via", una via capace di andare al di là del capitalismo e della socialdemocrazia. Il progetto di spaccare il Pci formalmente riuscì e grazie a questa corrente, il Partito Comunista sposò la causa della NATO. Tratto da http://www.appelloalpopolo.it/?p=3969 


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Qualche articolo per approfondire:

- Commissione Trilaterale: http://www.disinformazione.it/trilaterale2.htm 
- Gli opachi poteri della Trilaterale http://www.disinformazione.it/trilaterale.htm 
- Gruppo Bilderberg a Stresa 2004: http://www.disinformazione.it/bilderberg.htm 
- Il Bilderberg riunito: cosa deciderà per noi? http://www.disinformazione.it/bilderberg6.htm 
- Bilderberg 2006: http://www.disinformazione.it/bilderberg7.htm 
- I massoni e la sinistra italiana: http://www.disinformazione.it/massoniesinistra.htm 


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[1] “La speculazione affonda gli ultimi colpi sull’Italia”, Filippo Ghira, “Rinascita”, 8 novembre 2011
[2] Idem
[3] “Chi specula sulla crisi e perché”, Lucio Garofalo, “Rinascita”, 9 novembre 2011
[4] Gianni Letta nominato advisor di Goldman Sachs: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2007/06/letta-goldman.shtml?uuid=909fc446-1d74-11dc-ab9f-00000e251029&DocRulesView=Libero
[5] Piergiorgio Odifreddi, www.repubblica.it - http://www.trilateral.org/go.cfm?do=Page.View&pid=32#nag
[6] Aspen Institute Italia - http://www.aspeninstitute.it/istituto/comunita-aspen/comitato-esecutivo
[7] “Mario Monti – Da Goldman Sachs ad Aspen Institute passando per la Trilateral” - http://www.polisblog.it/post/12335/chi-e-mario-monti-aspen-goldman-sachs



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