Oltre la manipolazione mentale che subiamo per aiutare le azioni a salire dei potenti del capitale, dobbiamo anche spendere soldi per costoro che ci creano falsi ideali con l'intento di metterci l'uno contro l'altro e speculare sulla nostra ignoranza che ci porta ad essere un gregge che bela felice ad ogni giustificazione che trovano per nascondere i propri interessi. SVEGLIATEVI
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Scandalo a Forum: Marina Villa pagata per fingersi una terremotata aquilana, video Finta aquilana a Forum: Mediaset paga una donna per elogiare l'operato del governo Berlusconi nella ricostruzione dopo il terremoto de L'Aquila. www.uniecampus.it Nuovo scandalo nella trasmissione condotta da Rita Dalla Chiesa, dopo la bestemmia a Forum in diretta, ecco che si scopre un fatto forse molto più grave. Viene mandata in scena una finta causa in cui si una donna si finge una terremotata aquilana e elogia l’operato del governo Berlusconi che ha risolto tutti i problemi della città colpita dal terremoto di due anni fa. La donna è Marina Villa, di 50 anni, e a Forum nella puntata del 25 marzo 2011 dice di essere una “terremotata aquilana e commerciante di abiti da sposa” che è in fase di separazione dal marito Gualtiero lì presente con lei. Ma è bastato poco per scoprire che Marina Villa non è dell’Aquila, non è una commerciante e suo marito è Antonio Di Prata e con lei gestisce un’agenzia funebre in un paesino abruzzese. A smascherare questa recita sono stati gli stessi aquilani che per mezzo dell’assessore alla Cultura dell’Aquila, Stefania Pezzopane, hanno fatto sentire la propria voce scrivendo a Rita Dalla Chiesa: “Nella sua trasmissione, persone che, mi risulta, non hanno nulla a che vedere con L’Aquila, hanno fatto un quadro distorto e assolutamente non veritiero”. Scoppia la polemica inevitabilmente anche su Facebook e viene interpellata anche la signora Maria Villa che, serenamente, racconta la verità: “Ma che vogliono questi aquilani? Ma lo sanno tutti che è una trasmissione finta”. La donna ci tiene a precisare come sono andate le cose: “Io non c’entro nulla. Ho chiesto di partecipare alla trasmissione e quando gli autori hanno saputo che ero abruzzese, mi hanno chiesto di interpretare quel ruolo. Mi hanno spiegato loro quello che avrei dovuto dire”. E per questa recita c’è stato ovviamente un compenso: “Mi hanno dato 300 euro. Come agli altri attori. Anche Gualtiero, che nella puntata interpretava mio marito, recitava. Lui è un infermiere di Ortona. Hanno scelto un altro abruzzese per via del dialetto”. Marina aveva un copione vero e proprio con delle cose assolutamente fondamentali da dire: “Hanno riaperto tutti l’attività. I giovani stanno tornando”. Fa paragoni sul prima e dopo il terremoto: “Durante il terremoto sembrava la fine del mondo, non riuscivo a capire se era la guerra, la casa girava. Si sono staccati i termosifoni dal muro. Ora invece è tutto a posto vorrei ringraziare il presidente e il governo perché non ci hanno fatto mancare niente… Tutti hanno le case con i giardini e con i garage, tutti lavorano, le attività stanno riaprendo”. La Dalla Chiesa forse sapendo che stanno tirando troppo la corda dice di ringraziare anche Bertolaso. Ma la Villa continua il suo elogio dicendo: “Inizialmente hanno messo le tendopoli ma subito dopo hanno riconsegnato le case con giardino e garage. Sono rimasti 300-400 che sono ancora negli hotel e gli fa comodo. Stanno lì a spese dello Stato: mangiano, bevono e non pagano, pure io ci vorrei andare”. Sono queste le frasi che hanno provocato la reazione dei veri aquilani che si sono sentiti offesi da questa scenetta inventata che dà uno scenario inventato sulla ricostruzione del terremoto in Abruzzo. Leggi anche:
continua su: tv.fanpage.it Non da meno tutti gli altri programmi Anche gli Amici di Maria de Filippi, C'è posta per te, ed i vari programmi più seguiti in Italia dall'80% della popolazione hanno esattamente uno scopo specifico di intrattenere le menti per spianare la strada a chi vuol impiantare nel nostro cervello biologico informazioni che facciano compiere precise manovre in ambito finanziario e di destabilizzazione sociale tali da portare a omicidi impensabili, disordini sociali, povertà, pericoli, crisi, false credenze nella nostra quotidianità tali da far approvare e promuovere le misure prese come soluzioni. SVEGLIAMOCI e COMBATTIAMO chi ci inganna e CREA IL PROBLEMA.
Spegni la televisione anche tu! se devi guardare questo schifo. Incontrare vecchi amici e ricordare tempi che sembrano fantasie scritte da qualche autore famoso o un film di Spike Lee ti fa capire come la società ti abbia rieducato usando condanne e la emarginazione da se stessa. Quando parlo ai giovani o coloro più fortunati che non si accorsero come fossero ipnotizzati dalla realtà che veniva loro proposta.
Quasi 35 anni fa ero un bambino con alcuna differenza che però ebbe presto a che fare con la contorta realtà del 1980. Oggi mi sembra ti percorrere un romanzo di Orwell o un film di Kubrick ricordando! e la visione di Guerrieri della Notte. Il periodo mediatico e la musica esprimevano una società di giovani che vivano all'interno di un mondo rovinato dal mondo materiale e di potere economico, dove bande di fuorilegge si combattevano per il potere in strade dove nessuna legge vigeva e dove prosperava l'ignoranza umana che commetteva qualsiasi indegna azione come stupri, omicidi, alcolismo e abusi di droghe varie. Noi giovani dell'epoca crescevamo in quartieri destinati alla classe più povera o in zone dove qualsiasi pensiero comprandolo poteva divenire realtà. Noi quei giovani che avevano da subito il sentore di essere degli schiavi e che ci opponevamo al sistema emulando quei personaggi che ci proponevano le stesse corporazioni che possedevano Alcool, Tabacco, Farmaci, Droghe, Divertimenti.... E' come ci dessero la possibilità di non dover più lavorare per permetterci questi vizi, evadendo dal sistema convenzionale e percorrendo strade più semplici come il fare soldi facili. Noi tutti figli di generazioni che avevano genitori reduci dalla guerra e dove il progresso non aveva cancellato i buoni propositi per il futuro la dove si credeva ancora al miracolo della società moderna. Nella mia città ricordo che molti erano i quartieri ad alta densità di immigrati dal sud per riempire le fabbriche in possesso dalle famiglie ricche del nord. Solo che noi figli di poveri e anche ricchi non credavamo ai nostri occhi che dovevamo obbligatoriamente condurre una vita a fare quello che il meccanismo ci imponeva. Chi in maniera più facile o chi peggio chi non riusciva neanche ad arrivare a fine mese. Tutti impegnati in debiti per il futuro un debito che ci hanno subito stanziato con l'avvento del progresso e dell'industrializzazione. I bar erano popolati da disagiati e prostitute, la dove i nostri padri dentro una corte nebbia di fumo giocavano a carte per ore giocandosi un bicchiere di vino. Chi riusciva non si avvelenava dal etanolo e nicotina ma consumava anche lui in questa società capitale lasciando le mogli a casa che se non avevano le comodità e il sostentamento adeguato si perdevano nell'immenso dispiacere non esplicabile causa del patriarcato e quindi sottomesse ad ogni ricatto e persecuzione. Noi figli siamo cresciuti con stereotipi non molto formanti e soprattutto nelle classi più basse come la mia, dove regnava la povertà, c'era la continuazione storica di disperazione sociale e quindi la piaga intacca maggiormente le famiglie portandole alla catastrofe. Noi figli di catastrofi e gente molto ignorante ci toccava subire spesso tantissime violenze familiare che allora non erano molto divulgate. La nostra rabbia di essere provenienti da questi ceppi sociali allo sbando, portò noi giovani ad essere rabbiosi e violenti che finivamo di essere protagonisti di questi films americani sui quartieri miserabili. Molti miei amici oggi non ci sono più, chi è morto sparato, ucciso da una siringa o dal cappio della depressione, chi marcito dentro una cella di galera. Altri come me oggi ricordano quei tempi balordi che stranamente però ci divertirono nonostante fossero tragici. Ognuno si prodigava per arrivare al sogno di vivere liberi senza alcun obbligo per il sistema, lavorare solo per il piacere di farlo o di bighellonare tutto il tempo comunque artefice di se stessi. Chi rubava stereo, chi automobili, chi spacciava, chi svuotava appartamenti e ville, chi entrava direttamente in banca a prelevare con calza al volto e pistola i soldi. Questo era tutto normale e chiaramente anche le leggi della strada imponevano un certo comportamento, un certo codice. Mi ricordo che molti genitori ci dicevano di non tornare a casa se prendevamo le botte perché loro ce le avrebbero date il doppio, e che se portavamo a casa tanti soldi era giustificato come li ottenevamo. Se non volevamo andare a scuola era perché non eravamo capaci e quindi potevamo andare al lavoro anche se a noi l'idea non calza e molti quindi intrapresero strade in discesa diritte alla perdizione. Quanti pugni dovetti dare per non essere un vigliacco o un diverso, quanti magoni dovetti passare perché derivavo da una famiglia distrutta. Quanto mi è mancato qualcuno che mi insegnasse diversamente la vita e mi fosse d'esempio. Quanto ho voluto che la mia società mi aiutasse come accadeva nelle favole ma che nel reale non si vedeva il lieto fino. Una volta leggere il giornale era divertente vedere se conoscevi qualcuno che avevano arrestato o se pubblicano qualcosa che raccontasse di un crimine che tu eri partecipe e sentire l'orgoglio dentro di essere stato a compierlo. Vedere ogni organo statale era un rigetto interiore immenso e ti chiedevi come era possibile trovarsi con un altro individuo su fazioni diverse. Il tempo e la notte percorrevano distanze che sembravano immense e per passarlo si pensava ad ogni cavolata per riempirlo come inventarsi un modo per far soldi e poi potersi comprare qualcosa di moda da mostrare in discoteca o nei punti di ritrovo urbani in maniera da suscitare interesse alle ragazze che con l'aiuto di uno slang elaborato e una Malboro in bocca si cercava di conquistare. Mentre passavano gli anni a cercare soluzioni nel frattempo il proprio curriculum si macchiava sempre più tale a indurre moltissimi ad accettare la realtà che ci aspettava, i più fortunati economicamente riuscirono a farcela bene o male mentre i più disperati penso che sia uno dei tanti pochi rimasti vivi o liberi. Vedendo le nuove generazioni sprecare tutte le opportunità che fortunatamente hanno, mi viene una sensazione di disagio. Pensando che noi non eravamo messi male come quelli del dopo guerra ma neanche come quelli di oggi che possiedono un telefonino con video chiamata, internet per rimanere su FaceBook ma il gettono per la cabina telefonica e nascondino come gioco da fare non trovo risposta. Oggi vorrei esprimere tutte le mie qualità ma purtroppo la società come al solito mi tiene schiavo e mi obbliga ad essere tagliato fuori perché non possiedo nulla e sono stato giudicato dalla legge e anche se non mi aggrada noto che normalissima gente che un tempo stava bene si e impoverita e si trova in una situazione analoga. Morale il CAPITALISMO è artefice del MODERNO MALESSERE UMANO e continua a mantenerlo per tenerci schiavi e disperati come allora. Oggi è molto peggio perché non c'è un giorno degli ultimi anni che le notizie ci mettono in luce efferati assassinii e tragedie e che pubblicamente rivelano la crisi creata da loro. Bisogna svegliarsi e ribellarsi a questa morsa che il potere ci obbliga, come? Aboliamo le banche private ed i loro prestiti con soldi creati dal nulla. Mandiamo a cagare la politica, le religioni e le differenze etniche sociali, distruggiamo le corporazioni e riprendiamoci i media. Iniziamo a vivere nell'altruismo e buon senso. Ivan Leo Questo capolavoro è ancora attualissimo, mostra coloro che guidano la rivolta verso la libertà come abbiano nel seguito l'interesse a divenire come il tiranno che avevano combattuto usando qualsiasi metodo per convincere le masse a seguirli nella loro ascesa di potere. La fattoria degli animali (in lingua inglese Animal Farm) è un romanzo satirico . In italiano è stato pubblicato per la prima volta nel 1947. Il romanzo è un'allegoria del totalitarismo sovietico del periodo staliniano. È ambientato in una fattoria dove gli animali, stanchi dello sfruttamento dell'uomo, si ribellano. Dopo aver cacciato il padrone, gli animali decidono di dividere il risultato del loro lavoro seguendo il principio marxista «da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni». Il loro sogno utopico verrà poi gettato al vento perché i maiali si impossesseranno della fattoria. Questi, che erano stati gli ideatori della "rivoluzione", prendono il controllo della fattoria, diventando sempre più simili all'uomo, finché persino il loro aspetto diventerà antropomorfo. La satira verso gli ideali utopici della Rivoluzione russa è resa ancora più diretta dal fatto che ogni evento ed ogni personaggio descritti nel romanzo rappresentano l'allegoria di un preciso evento o personaggio della realtà storica.
George Orwell Orwell, socialdemocratico e laburista, combatté nella guerra civile spagnola tra le file del Partido Obrero de Unificación Marxista (POUM), partito d'ispirazione trotskista che subì violente persecuzioni da parte delle formazioni militari staliniste, fino alla sua soppressione da parte delle autorità repubblicane. Dall'esperienza spagnola Orwell ricavò quella viva ostilità nei confronti di Stalin e della sua dittatura, che manifestò già nel 1938 in Omaggio alla Catalogna e che sarà anche alla base di 1984, scritto nel 1948. La fattoria degli animali fu concepita a partire dal 1937, durante la permanenza in Spagna, e conclusa nel 1943. Per il suo contenuto altamente irriverente nei confronti dell'Unione Sovietica, che all'epoca, in piena seconda guerra mondiale, era alleata del Regno Unito contro la Germania nazista, Orwell riuscì a pubblicare l'opera solo nell'agosto 1945, dopo la fine del conflitto. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Caricato da romaunita in data 19/giu/2011
RIVOLUZIONE-ITALIANA. CONDIVIDI: Movimento 16-G , circa 2000 persone hanno protestato pacificamente per le strade di ROMA contro equiitalia , contro il signoraggio bancario e contro le lobby politiche e nessuno ne parla... diffondi il video e dii a tutti cosa è successo veramente quel giorno... questo è solo l'inizio. |
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Agosto 2016
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